Norme musica non pubblicata/Capitolo 1
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Capitolo 1 - Oggetto e modalità della descrizione bibliografica
Cfr. REICAT 1. |
1.1 Oggetto della descrizione bibliografica
Cfr. REICAT 1.1. |
1.1.1 Descrizione bibliografica
La descrizione bibliografica delle risorse musicali non pubblicate ha per oggetto, di norma, ciascun esemplare (cfr. il par. 0.6}, così come è risultato dalle intenzioni del processo produttivo, per quanto è possibile desumere in base a come si presenta nelle sue condizioni attuali.
1.1.2 Aggregati e risorse composite
Una risorsa musicale non pubblicata può essere costituita di più elementi, prodotti anche in tempi successivi o con caratteristiche differenti (p.es. manoscritti compositi, supporti audiovisivi comprendenti più registrazioni, CD-ROM contenenti opere differenti, risorse in più parti, più supporti o più unità).
1.1.3 Tipi di risorse
La descrizione bibliografica tiene conto del tipo di risorsa, delle sue modalità di produzione e fruizione e della sua condizione di completamento (cfr. REICAT 1.3-1.6).
1.1.4 Livelli di descrizione
La descrizione può essere redatta a livelli diversi (cfr. i par. 1.5 e 1.6) e può essere posta in relazione con altre (cfr. il par. 4.7.0.6 e REICAT 4.7.0.6).
Per il livello o grado di completezza della descrizione, vedi REICAT 0.1.5.
1.2 Analisi dell’esemplare
Cfr. REICAT 1.2. |
La descrizione bibliografica deve basarsi sull’analisi dell’esemplare, per registrare correttamente le caratteristiche che lo contraddistinguono, così come è stato prodotto e diffuso originariamente, e così come si è trasformato nel tempo. L’analisi dell’esemplare deve essere verificata, per quanto possibile, su fonti bibliografiche; se necessario può essere integrata da confronti con altre fonti o avvalersi dell’analisi di riproduzioni.
1.2.1 Esemplari incompleti o imperfetti
Se l’esemplare è incompleto o imperfetto si redige ugualmente, per quanto possibile, la descrizione bibliografica completa della risorsa, ricorrendo a riproduzioni, a copie di riserva o a descrizioni pubblicate o comunque disponibili dell’esemplare quando era ancora integro; altrimenti la descrizione si redige sulla base degli elementi disponibili.
La fonte utilizzata per redigere la descrizione si specifica in area 7 (par. 4.7.10). Per l’indicazione dell’incompletezza o imperfezione dell’esemplare, vedi il par. 4.7.9 e REICAT 7.3.
1.2.2 Esemplari integrati
Se la risorsa in esame, incompleta, è stata integrata ricorrendo ad altre risorse (p.es. un manoscritto mutilo le cui lacune sono state sanate con integrazioni appartenenti ad altre fonti) si redige, di norma, un’unica descrizione, specificando in area 7 la presenza delle integrazioni (cfr. il par. 4.7.9.4).
1.3 Modalità di composizione materiale
Cfr. REICAT 1.4. |
Le risorse musicali non pubblicate possono presentarsi:
- in una sola (unica) unità (p.es. una partitura in un unico volume o in un unico file, la registrazione di un concerto su un unico disco);
- in più unità separate prodotte insieme oppure prodotte (o che si prevede di produrre) in tempi successivi;
- in un’aggregazione di più unità prodotte individualmente.
Si considerano in una sola unità anche le risorse costituite o corredate da partizioni fisiche o componenti materialmente staccate ma che non si considerano unità autonome (p.es. la singola parte in un insieme di parti, le parti associate ai una partitura). In particolare risorse costituite da componenti staccate, dello stesso genere o di genere diverso, si descrivono come un’unica unità se esiste un termine appropriato per designare il materiale nel suo complesso (di solito secondo la sua funzione) che non sarebbe applicabile alle singole componenti (cfr. i par. 4.5.0.5 e 4.5.1).
Quando si è incerti sulla modalità di descrizione di una risorsa con componenti staccate si preferisce la descrizione come un’unica unità (con componenti staccate):
- se le componenti sono prive di propri elementi d’identificazione, o recano solo elementi insufficienti a identificarle, mentre esiste una fonte d’informazione d’insieme idonea a identificare la risorsa nel suo complesso (p.es. un fascicolo di una partitura non legata), oppure
- se le componenti non sono utilizzabili da sole (p.es. una risorsa multimediale su supporti diversi).
Si preferisce invece la descrizione come risorsa in più unità se la designazione del materiale appropriata all’insieme è la stessa che si applica alle singole unità oppure sarebbe più generica (p.es. una partitura in più volumi).
Nel considerare se la risorsa è costituita da una sola unità o da più unità non si tiene conto:
- di eventuali componenti staccate non autonome anche prodotte in tempi successivi (p.es. fascicoli slegati destinati a costituire un volume);
- di eventuali contenitori o custodie, anche virtuali (p.es. cartelle o file compressi contenenti più file);
- di eventuali allegati (p.es. parti allegate alla partitura, vedi il par. 4.5.4).
1.3.1 Musica notata
Vedi Norme musica non pubblicata 1.3.1. |
1.3.2 Registrazioni sonore o audiovisive
Vedi Norme musica non pubblicata 1.3.2. |
1.3.3 Risorse musicali in formato elettronico
Vedi Norme musica non pubblicata 1.3.3. |
1.3.4 Allegati
Vedi Norme musica non pubblicata 1.3.4. |
1.4 Tipi di emissione
Cfr. REICAT 1.5. |
Le risorse musicali non pubblicate possono essere realizzate in una sola parte o come multiparte, come finite oppure come continuative, ovvero destinate a chiudersi o a continuare, e possono esserre prodotte in una sola volta o in più riprese.
Una risorsa in una sola parte è una risorsa che viene prodotta come una singola unità.
Una risorsa finita è una risorsa il cui piano produttivo ha una conclusione predeterminata.
Una risorsa multiparte è una risorsa composta di parti distinte concepite, create, realizzate o organizzate come unità. Una risorsa multiparte può essere una risorsa monografica multiparte o un seriale.
Una risorsa continuativa è una risorsa che è realizzata nel tempo senza alcuna conclusione predeterminata. Le risorse continuative comprendono i seriali e le risorse integrative ad aggiornamento continuo.
1.4.1 Risorse monografiche
Cfr. REICAT 1.5.1. |
Una risorsa musicale non pubblicata ha carattere monografico se:
- è completa in una sola (unica) unità, oppure
- è completa in più unità realizzate tutte insieme o contemporaneamente, oppure
- è completa in più unità realizzate in tempi successivi, oppure
- è concepita o progettata per raggiungere il completamento o conclusione con la realizzazione di un certo numero di unità prodotte in successione.
1.4.2 Risorse seriali e risorse monografiche multiparte
Cfr. REICAT 1.5.3. |
1.4.2.1 Definizione
Cfr. REICAT 1.5.3.1. |
Una risorsa musicale non pubblicata ha carattere seriale se è costituita di un insieme di risorse indipendenti, realizzate di solito in tempi successivi, dallo stesso centro di produzione, con caratteristiche materiali omogenee e affinità di genere e facenti parte di una risorsa continuativa (in senso fisico e cronologico), di un progetto di produzione in più parti (pure in senso fisico e cronologico) o una risorsa reciprocamente integrata e in sé finita.
Il concetto di serie si usa soltanto quando tutte le componenti della serie o l’insieme di più risorse siano state realizzate intenzionalmente o dall’origine nella stessa unità complessiva, cronologicamente continua e fisicamente molteplice.
Sono esempi di serie il corpus dei manoscritti dei cosiddetti balletti di corte sabaudi redatti tra il 1640 e il 1681 in coincidenza con gli spettacoli di corte, come copie destinate alle Madame Reali di casa Savoia, conservati presso la Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino, e le registrazioni delle prove di concorso ripetute sistematicamente in anni successivi oppure dei concerti di un festival o della stagione di un teatro.
Un insieme di risorse musicali non pubblicate ha il carattere di risorsa monografica multiparte se è stato concepito e prodotto come unità in un numero di parti fisicamente distinte, ma, a differenza delle risorse seriali, destinato a concludersi; le parti distinte possono presentare propri titoli e proprie indicazioni di responsabilità. Nessuna parte distinta è identificabile come primaria.
Sono esempi di risorse monografiche multiparte le prese di una registrazione e i successivi riversamenti, giuntature e modifiche effettuati fino alla produzione definitiva, o gli abbozzi, stesure successive, bozze e correzioni di una composizione, per giungere alla stesura definitiva.
Il concetto di serie e di risorsa monografica multiparte non si applica quando il collegamento fra gli elementi sia stato costituito a posteriori, e neppure nel caso di risorsa composita, di antologie o miscellanee.
1.4.2.2 Trattamento
Cfr. REICAT 1.5.3.3. |
Le serie possono essere trattate, a seconda delle esigenze, secondo due modalità:
- soltanto come elemento della descrizione delle singole risorse che ne fanno parte (par. 4.6), assicurando possibilmente l’identificazione e il recupero di tutte le risorse appartenenti a una stessa serie, oppure
- anche come oggetto di registrazione autonoma (collegata a quelle delle risorse che ne fanno parte), con una descrizione completa, analogamente alle risorse seriali pubblicate, o limitata agli elementi essenziali per la loro identificazione e con l’assegnazione del titolo uniforme e delle relazioni appropriate.
Per il trattamento delle risorse multiparte, vedi il cap. 5.
1.5 Modalità di descrizione
Cfr. REICAT 1.6. |
1.5.1 Descrizione d’insieme, a più livelli, analitica
Cfr. REICAT 1.6.1. |
La descrizione bibliografica delle risorse musicali non pubblicate può essere redatta:
- come unica descrizione d’insieme (o complessiva), per qualsiasi tipo di risorsa, che può comprendere ulteriori informazioni sul suo contenuto o eventualmente sulle unità o parti da cui è composta (par. 4.7.1.5 e REICAT 4.7.1.8) ed essere collegata ad altre descrizioni;
- come descrizione a più livelli, in una registrazione unica o in più registrazioni collegate tra loro, per le risorse in più unità o parti, inclusi i manoscritti compositi, quando si ritiene opportuno descrivere individualmente le singole unità, o loro gruppi (par. 5.1 e REICAT 5.1)
- come descrizione analitica (o di spoglio), per le componenti non realizzate separatamente e che per la loro identificazione richiedono l’indicazione della risorsa che le contiene (par. 5.6 e REICAT 5.6). Rientrano in questo caso le raccolte manoscritte e le risorse contenenti un’opera principale e contributi aggiuntivi.
Per esigenze particolari possono essere redatte anche descrizioni collettive, che registrano cumulativamente, in maniera sintetica, più risorse indipendenti e separate, o altri materiali distinti, che non sia possibile o non si ritenga opportuno descrivere individualmente con le procedure ordinarie (cfr. REICAT, cap. 6).
1.6 Riproduzioni non editoriali, copie di conservazione
Cfr. REICAT 1.7.1.6 C. |
Le riproduzioni di risorse musicali pubblicate o non pubblicate di qualsiasi genere, eseguite in un unico esemplare o comunque non pubblicate o diffuse (p.es. copie di conservazione o prodotte per uso interno), possono essere descritte come risorse musicali non pubblicate, oppure si può utilizzare la descrizione della risorsa originale e indicare nelle informazioni relative all’esemplare che si possiede una riproduzione, con le relative caratteristiche (cfr. par. 4.7.2.3 e REICAT 7.1.4, 7.2 D e 7.3 D).
Si preferisce di solito la seconda soluzione quando si possiede anche l’originale o quando la riproduzione integra mancanze o lacune nell’esemplare o nel posseduto di una risorsa in più unità. Se la risorsa originale è pubblicata si seguono le regole previste per la catalogazione delle pubblicazioni musicali.
Per i duplicati manoscritti delle parti orchestrali, vedi il par. 0.5.2.
Per le riproduzioni o stampe non pubblicate di risorse musicali non pubblicate, vedi il par. 0.5.5.
Per le riproduzioni non pubblicate di risorse musicali pubblicate, vedi il par. 0.5.6.