Norme musica non pubblicata/Appendici/Appendice F

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Appendice E - Codici e libri liturgico-musicali Appendice G - Prospetto comparativo con l’ISBD
Il titolo di questa voce non è corretto per via delle caratteristiche del software MediaWiki. Il titolo corretto è Norme di catalogazione delle risorse musicali non pubblicate.

Appendice F - Libretti

F.0 Premessa

Anche se queste norme si riferiscono in particolare a risorse di contenuto musicale (cfr. il par. 0.2.1), nella consapevolezza che i libretti per musica sono materiale formalmente ascrivibile ai testi letterari, si è deciso di fornire qualche indicazione di trattamento specifico per la loro natura di testo destinato alla messa in musica e quindi caratterizzato da elementi tanto peculiari da dover essere necessariamente recuperati nella descrizione catalografica, pena lo snaturamento del materiale stesso e la perdita di notizie essenziali.

Questo è giustificato anche alla luce del modello concettuale Library Reference Model (cfr. il par. 0.3.1), in quanto i libretti sono manifestazioni che materializzano un’espressione musicale, come nel caso di un’opera lirica, considerando la stretta interdipendenza tra libretto e rappresentazione (dato di fatto costante almeno fino ai primi decenni dell’Ottocento).

La scelta di includere i libretti tra i materiali musicali è stata peraltro già attuata nell’ambito della procedura SBN Musica realizzata dall’ICCU e confermata in Indice 2, fino a quando le specificità "musicali" dei libretti sono state rese gestibili come dati comuni a tutti i tipi di materiali.

Le caratteristiche più rilevanti possono essere così riassunte:

  • il libretto è spesso l’unica fonte in cui vengono documentati gli agenti che concorrono alla realizzazione di uno spettacolo (il compositore, gli interpreti, lo scenografo, il costumista e tutto il personale tecnico);
  • il testo per ogni singola rappresentazione di una stessa opera può subire modifiche incisive nelle successive riprese;
  • uno stesso testo di partenza può subire modifiche quando viene messo in musica da compositori diversi, anche con l’inserimento di brani attinti da una sorta di repertorio comune.

È bene dunque includere tra i canali di accesso alla risorsa[1] tutti i dati possibili riguardanti:

  • l’identificazione della specifica rappresentazione testimoniata dal libretto (località, sede, data o periodo, occasione);
  • i nomi di chi ha preso attivamente parte alla rappresentazione;
  • le informazioni spesso esplicitate in testi di corredo, accanto a dediche, personaggi, esecutori e responsabili dell’allestimento e dei balli;

e giustificarne, in dettaglio o collettivamente, la creazione, come indicato in questa appendice.

F.1 Elementi di selezione

Exquisite-kfind.png Cfr. Norme musica non pubblicata 4.0.

Tra gli elementi di selezione è bene fare in modo di poter distinguere i libretti per musica dagli altri generi di risorse (cfr. il par. 4.0.15).

F.2 Descrizione

1rightarrow blue.svg Vedi Norme musica non pubblicata Appendice F.2.

F.3 Responsabilità

1rightarrow blue.svg Vedi Norme musica non pubblicata Appendice F.3.

Note

  1. Per la distinzione di ulteriori aspetti specifici, quali versioni successive di un’opera, diverse nel numero di atti e talvolta nel titolo (p.es. Don Carlo e Don Carlos di Verdi), vedi anche Titolo uniforme musicale : norme per la redazione.