Titolo dell'opera musicale/Capitolo 3: differenze tra le versioni

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(Evidenziazione note)
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L’indicazione del ''mezzo di esecuzione'' (o ''organico'') specifica le voci, gli strumenti, i dispositivi, i complessi, etc. per cui la composizione è stata originariamente concepita. Il mezzo di esecuzione si può riportare in forma sintetica o analitica per raggruppare o specificare voci e strumenti.
 
L’indicazione del ''mezzo di esecuzione'' (o ''organico'') specifica le voci, gli strumenti, i dispositivi, i complessi, etc. per cui la composizione è stata originariamente concepita. Il mezzo di esecuzione si può riportare in forma sintetica o analitica per raggruppare o specificare voci e strumenti.
  
Non si prendono in considerazione indicazioni di elaborazione (riduzione, arrangiamento, orchestrazione, trascrizione, etc.), in quanto relative all’''espressione'' non rappresentativa (vedi il par. [[Titolo dell'opera musicale/Capitolo 7#7.1|7.1]]).<ref>In SBN gli elementi relativi all’elaborazione sono parte della notizia bibliografica e non della registrazione di autorità (cfr. gsm [[Guida_musica/Parte_I/Capitolo_3/Pubblicazioni_monografiche/Campi_specifici_del_materiale_musicale/Elaborazione|U9B]]).</ref>
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Non si prendono in considerazione indicazioni di elaborazione (riduzione, arrangiamento, orchestrazione, trascrizione, etc.), in quanto relative all’''espressione'' non rappresentativa (vedi il par. [[Titolo dell'opera musicale/Capitolo 7#7.1|7.1]]).
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{{In SBN|In SBN gli elementi relativi all’elaborazione sono parte della notizia bibliografica e non della registrazione di autorità (cfr. gsm [[Guida_musica/Parte_I/Capitolo_3/Pubblicazioni_monografiche/Campi_specifici_del_materiale_musicale/Elaborazione|U9B]]).}}
  
 
I termini che compongono il mezzo di esecuzione si elencano separati da virgola, spazio; alcune specificazioni (p.es. le voci che compongono il coro) si indicano tra parentesi.
 
I termini che compongono il mezzo di esecuzione si elencano separati da virgola, spazio; alcune specificazioni (p.es. le voci che compongono il coro) si indicano tra parentesi.
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Il termine ''versione'' viene qui utilizzato per indicare una composizione che è stata sottoposta dal suo autore a revisione o parziale rifacimento (con integrazioni, tagli, aggiunte o modifiche) senza l’intenzione di creare una nuova ''opera'', oppure è stata all’origine concepita in due o più varianti (per organico, durata, lingua, etc.).
 
Il termine ''versione'' viene qui utilizzato per indicare una composizione che è stata sottoposta dal suo autore a revisione o parziale rifacimento (con integrazioni, tagli, aggiunte o modifiche) senza l’intenzione di creare una nuova ''opera'', oppure è stata all’origine concepita in due o più varianti (per organico, durata, lingua, etc.).
  
Se si considera opportuno distinguere con differenti titoli dell’opera le versioni di una composizione si possono utilizzare gli elementi di identificazione elencati al par. [[Titolo dell'opera musicale/Capitolo 3#3.3|3.3]]. Nel caso tali elementi non fossero sufficienti alla disambiguazione se ne possono utilizzare altri, tra parentesi uncinate e accompagnati se necessario dal termine ''versione'':<ref>In un catalogo partecipato come SBN, quando sono già presenti titoli dell’opera che non distinguono fra versioni diverse di una composizione, non è opportuno crearne di nuovi.</ref>
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Se si considera opportuno distinguere con differenti titoli dell’opera le versioni di una composizione si possono utilizzare gli elementi di identificazione elencati al par. [[Titolo dell'opera musicale/Capitolo 3#3.3|3.3]]. Nel caso tali elementi non fossero sufficienti alla disambiguazione se ne possono utilizzare altri, tra parentesi uncinate e accompagnati se necessario dal termine ''versione'':
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Versione delle 08:23, 18 set 2023

Home > Titolo dell'opera musicale > Capitolo 3
Capitolo 2 - Formulazione del titolo dell’opera musicale Capitolo 4 - Titoli dell'opera di insiemi di opere, componenti autonome e parti di opere
Il titolo di questa voce non è corretto per via delle caratteristiche del software MediaWiki. Il titolo corretto è Titolo dell’opera musicale: norme per la redazione.

Capitolo 3 - Titoli dell'opera di singole composizioni

(cfr. reicat 9.1)

Contenuto:


1rightarrow blue.svg In SBN ogni elemento del titolo dell’opera si registra in un campo dedicato, la stringa risultante viene ricomposta automaticamente e non è modificabile da chi non ha una specifica autorizzazione, cfr. tom, par. 1.3

Questo capitolo tratta la redazione del titolo dell’opera di una composizione musicale autonoma e completa considerata singolarmente. Per le composizioni che comprendono più composizioni o che fanno parte di un insieme e per gli estratti vedi il cap. 4.

Il titolo dell’opera di una composizione si basa sul titolo con cui la composizione stessa è generalmente identificata. Può trattarsi del titolo originale, scelto dall’autore o assegnato nella prima manifestazione dell’opera, di una sua variante o di un titolo adottato nel corso della sua tradizione editoriale, delle parole iniziali del testo (incipit), di un titolo tradizionale o di un’altra designazione comunemente usata o desunta da repertori e altre opere di consultazione. In molti casi si rende necessaria la formulazione di un titolo (par. 3.1.7 e 3.2).

Le norme contenute in questo capitolo si possono utilizzare anche per formulare i titoli collettivi uniformi (cap. 8), in particolare per quanto riguarda l’uso degli altri elementi di identificazione (par. 3.3).

3.0 Titoli significativi e titoli generici

(cfr. reicat 9.1.2.7 A)

Per le composizioni musicali si adotta come titolo dell’opera:

  1. il titolo con cui sono prevalentemente identificate, se non ha carattere soltanto formale (par. 3.0.1 e reicat 9.1.2.7 B);
  2. un titolo dell’opera formulato dal catalogatore, se l’opera è identificata con un titolo che indica semplicemente la forma musicale, anche se accompagnata da altre specificazioni (p.es. mezzo di esecuzione, tonalità, numeri identificativi, appellativo) (par. 3.0.2 e reicat 9.1.2.7 C);
  3. l’incipit testuale per le composizioni vocali senza titolo o con titolo generico o formale (par. 3.1.5 e reicat 9.1.2.7 H);
  4. il titolo tradizionale per le opere antiche o medievali e per altre opere generalmente note con tale titolo (par. 3.1.3 e reicat 9.1.2).

Il titolo dell’opera può essere significativo o generico; per stabilirlo, il titolo va considerato trascurando indicazioni quali:

  1. il mezzo di esecuzione (par. 3.3.1);
  2. gli elementi di identificazione numerici (par. 3.3.2);
  3. la tonalità (par. 3.3.3);
  4. l’appellativo (par. 3.3.4);
  5. pie invocazioni, motti, dediche, espressioni introduttive o finali e simili (cfr. reicat 9.2.2, gsm U1A.1.3.4).
Otto ordini di Letanie della Madonna che si cantano ogni sabbato nella Santa Casa di Loreto, concertate a doi chori, con le sue sinfonie inanzi, accommodate in modo che le parti de gli instromenti sono per li sonatori et le parti appartate anco per li cantori; facili et commodissime per sonare et cantare et anco per cantare solamente ... di Valerio Bona ...
t.o. Litanie, 2 cori, strumenti / Bona, Valerio
Alla nobilissima dama la signora Eleonora Sansedoni nata marchesa Cennini dama della Croce Stellata e della real corte di Toscana dedica umilissimamente queste due suonate per cimbalo con violino obbligato opera terza Disma Ugolini fiorentino
t.o. Sonate, violino, clavicembalo, op. 3 / Ugolini, Disma

Per le parti di opere vedi il par. 4.5.

Per le opere derivate o connesse ad altre opere vedi il cap. 5.

Per gli elementi del titolo dell’opera e il loro ordine vedi il par. 2.2.

Per le raccolte di più composizioni o parti di composizioni di uno stesso autore (o con la medesima responsabilità principale) si può elaborare un titolo collettivo uniforme (vedi il cap. 8); per le raccolte di opere anonime o di autori diversi vedi il cap. 6.

3.0.1 Titoli significativi

Si considerano titoli significativi:

  1. i titoli che denominano in modo univoco una composizione;
  2. Aida
    Mazeppa
    Gradus ad Parnassum
    Fiori musicali
    Io mi pasco d’amore
    Eri piccola così
    Herz und Mund und Tat und Leben
  3. i titoli costituiti dall’indicazione di una forma musicale o da un termine generico qualificati da un aggettivo o altra espressione aggiunti dal compositore per attribuire all’opera un titolo particolare idoneo a identificarla;
  4. Capriccio italiano
    Capriccio sopra la lontananza del fratello dilettissimo
    Rondò lirico
    Concert champêtre
    Andante funebre
    Piccola suite
    Canzone a ballo
    Ungarische Tänze
    Sacred concert
  5. i titoli costituiti dall’accoppiamento non usuale di due forme musicali o dall’accostamento di più forme;
  6. Preludio e allemanda
    Barcarola et scherzo
    Sicilienne et burlesque
    Allemande et courante
    Preludio adagio e fuga
  7. i titoli corrispondenti a incipit testuali.
Wachet auf, ruft uns die Stimme
Tempro la cetra e per cantar gli onori
Al desio di chi t’adora
Yesterday

3.0.2 Titoli generici

Si considerano titoli generici:

  1. i titoli che indicano la forma musicale o liturgica (cfr.http://www.urfm.braidense.it/risorse/searchforms.php), anche se accompagnata da specificazioni quali il mezzo di esecuzione, la tonalità, gli identificatori numerici, gli appellativi;
  2. Concerto in re maggiore per violino ed orchestra op. 77
    6 sonate per flauto e basso continuo
    String trio
    Streichquartett
    Klavierkonzert
    Canzone alla francese
    Canzone da sonare
    Symphonie nr. 33 B-Dur KV 319
    Il quarto libro de madrigali a cinque voci
    Tema e variazioni per pianoforte
  3. i titoli costituiti da un accoppiamento usuale di due forme, che si possono considerare composizioni unitarie.
  4. Si considerano accoppiamenti usuali:

    Preludio e fuga
    Toccata e fuga
    Fantasia e fuga
  5. i titoli costituiti o accompagnati da diminutivi o vezzeggiativi o aggettivi quali grande, piccolo, e simili;
  6. Sonatina
    Fughetta
    Piccolo concerto

    In caso di dubbio si tiene conto, in particolare, dell’epoca di composizione e della produzione complessiva dell’autore: dalla fine dell’Ottocento ad esempio è frequente l’uso di nomi di forma, anche in formulazioni non tradizionali, come titoli significativi.

    Grande sonata da camera / Salvatore Sciarrino
    t.o. Grande sonata da camera / Sciarrino, Salvatore
    (titolo significativo scelto dal compositore)
    Grande sonata in la maggiore per pianoforte e violoncello op. 69 / composta da L. van Beethoven
    t.o. Sonate, violoncello, pianoforte, op. 69, la maggiore / Beethoven, Ludwig van
    (l’aggettivo grande non è utilizzato all’inizio dell’Ottocento per distinguere forme diverse e pertanto non se ne tiene conto)
    Kammersymphonie für 15 Solo-Instrumente op. 9 / Arnold Schoenberg
    t.o. Kammersymphonie, n. 1, op. 9 / Schönberg, Arnold
    (il titolo Kammersymphonie è stato utilizzato dal compositore per identificare due composizioni con un organico non usuale per una sinfonia)
    Sinfonie N.VI | Da | Camera / Wan Maldere
    t.o. Sinfonie, op. 4 / Maldere, Pierre van
    (Maldere ha scritto numerose sinfonie, e il titolo sinfonie da camera è stato utilizzato solo su questo manoscritto)

    Per i titoli di opere didattiche (p.es. metodi, studi, esercizi) vedi il par. 4.2.

  7. i titoli costituiti da termini di agogica.
Un poco adagio
Allegro
Adagietto
Etwas Lebhaft
Andante cantabile
Sehr rasch

3.1 Trattamento dei titoli significativi

(cfr. reicat 9.1.2.7 B)

3.1.1 Regola generale per il trattamento dei titoli significativi

(cfr. reicat 9.1.2.7 B)

Per le opere musicali con titolo significativo si adotta come titolo dell’opera il titolo identificato sulla base delle fonti delle informazioni (liste d’autorità, cataloghi tematici, etc., nell’ordine specificato al par. 2.1), espresso nella lingua originale, tranne quando esiste un titolo tradizionale generalmente adottato.

Si aggiungono al titolo, ove presenti, il numero d’ordine e il numero di catalogo tematico (in sua assenza il numero d’opera), separati da virgola, spazio (, ) (par. 3.3.2).

Si aggiungono al titolo, separati da virgola, spazio (, ) (par. 3.3.2):

  • il numero d’ordine,
  • il numero di catalogo tematico,
  • il numero d’opera, se assente il numero di catalogo tematico.
Images : premier livre / Claude Debussy
t.o. Images, 1. serie, L 105 / Debussy, Claude
Epitaffio per Federico Garcia Lorca n. 1 / Luigi Nono
t.o. Epitaffio per Federico García Lorca, n. 1 / Nono, Luigi

In presenza di forme varianti del titolo (in lingue o scritture diverse o con variazioni grafiche o errori) si seguono i criteri di preferenza indicati al par. 2.3.5; dalle forme non adottate si fa rinvio (vedi il par. 9.1).

Per le brevi composizioni vocali profane (p.es. cantate, madrigali, canzonette, canzoni leggere) identificate da un titolo si raccomanda di fare rinvio dall’incipit testuale (cfr. il par. 3.1.5).

Il Ratto del Seraglio | Opera semiseria in tre atti di Mozart | composta nel 1782 | Traduzione dal tedesco | Originale
Die Entführung aus dem Serail : komisches Singspiel in 3 Akten : Köchel no. 384 / Musik von Wolfgang Amadeus Mozart
t.o. Die Entführung aus dem Serail, KV 384 / Mozart, Wolfgang Amadeus
< Il ratto dal serraglio, KV 384 / Mozart, Wolfgang Amadeus
Guglielmo Tell | Musica | Del Maes.tro Rossini
t.o. Guillaume Tell / Rossini, Gioachino
< Guglielmo Tell / Rossini, Gioachino
Sicilienne et burlesque : pour flûte et piano / par Alfredo Casella
(accoppiamento non usuale di forme)
t.o. Sicilienne et burlesque / Casella, Alfredo
< Siciliana e burlesca / Casella, Alfredo
Introduzione e tema originale con variazioni per pianoforte / composte da Giuseppe Alinovi
(accoppiamento non usuale di forme)
t.o. Introduzione e tema originale con variazioni / Alinovi, Giuseppe
Baby stop crying / words and music by Bob Dylan
t.o. Baby stop crying / Dylan, Bob

3.1.2 Titoli alternativi

(cfr. reicat 9.2)

Un titolo dell’opera può essere costituito da due parti, ciascuna delle quali si può considerare un titolo autonomo, unite dalla congiunzione o (ovvero, oppure, ossia) o espressioni equivalenti in altre lingue. Il secondo titolo è chiamato titolo alternativo.

Il titolo alternativo si include nel titolo dell’opera se è riportato nei repertori di riferimento (vedi il par. 2.1) o se la composizione si presenta prevalentemente in questa forma.

Il titolo alternativo si riporta separato da una virgola e dalla congiunzione generalmente attestata, con l’iniziale della prima parola in maiuscolo, anche se si tratta di un articolo.

È opportuno fare rinvio dai titoli alternativi, indipendentemente dalla loro presenza nel titolo dell’opera.

La pazza per amore / Giovanni Paisiello
Nina pazza per amore : commedia per musica in due atti / traduzione di Lorenzi ; posta in musica da Giovanni Paisiello
t.o. Nina, o sia La pazza per amore, R 178 / Paisiello, Giovanni
(titolo riportato sui repertori)
< La pazza per amore / Paisiello, Giovanni (rinvio dal titolo alternativo)
< Nina pazza per amore / Paisiello, Giovanni (rinvio facoltativo da titolo presente in numerose fonti)
Bassora, ossia Il fantasma d’Arafat : ballo eroico diviso in prologo e sei atti / di Salvatore Taglioni
t.o. Bassora, ossia Il fantasma d’Arafat / Taglioni, Salvatore
< Il fantasma d’Arafat / Taglioni, Salvatore
Das Liebesverbot, oder Die Novize von Palermo / von Richard Wagner
t.o. Das Liebesverbot, oder Die Novize von Palermo, WWV 38 / Wagner, Richard
< Die Novize von Palermo, WWV 38 / Wagner, Richard
Gli abenceragi / L. Cherubini
t.o. Les abencérages, ou L’étendard de Grenade / Cherubini, Luigi
< L’étendard de Grenade / Cherubini, Luigi
ma
Il viaggio a Reims, ossia L’albergo del giglio d’oro
t.o. Il viaggio a Reims / Rossini, Gioachino
(l’opera è riportata nei repertori senza titolo alternativo)
< L’albergo del giglio d’oro / Rossini, Gioachino (rinvio dal titolo alternativo)
Persée et Andromède, ou Le plus heureux des trois : opéra en deux actes de Nino, d’après les moralités légendaires de J. Laforgue / musique de Jacques Ibert.
t.o. Persée et Andromède / Ibert, Jacques
< Le plus heureux des trois / Ibert, Jacques (rinvio dal titolo alternativo)

Non si considerano titoli alternativi ma parte del titolo quelli che compaiono tra parentesi tonde in particolare nella musica leggera, jazz, rock, pop, etc.

Deep elm (you tell ’em I’m blue) : fox trot / Willard Robison
t.o. Deep elm (you tell ’em I’m blue) / Robison, Willard

3.1.3 Titoli tradizionali

(cfr. reicat 9.1.1)

Le composizioni note prevalentemente con un titolo tradizionale diverso da quello voluto dal compositore hanno come titolo dell’opera il titolo tradizionale.

Si fa rinvio dalle varianti non adottate e dai titoli italiani d’uso corrente, se il titolo dell’opera è in un’altra lingua (vedi il par. 9.1.2).

Il dissoluto punito, ossia Il Don Giovanni : (Don Juan) : dramma giocoso in due atti : KV 527 / Wolfgang Amadeus Mozart ; Text von Lorenzo da Ponte
t.o. Don Giovanni, KV 527 / Mozart, Wolfgang Amadeus
< Il dissoluto punito / Mozart, Wolfgang Amadeus (rinvio dalla forma non adottata)
Nabucodonosor : dramma lirico in four parts by Temistocle Solera / Giuseppe Verdi ; edited by Roger Parker
t.o. Nabucco, H 39 / Verdi, Giuseppe
< Nabucodonosor / Verdi, Giuseppe (rinvio dalla forma non adottata)
Almaviva, ossia L’inutile precauzione : melodramma buffo in 2 atti / libretto di Cesare Sterbini ; tratto dalla commedia omonima di Beaumarchais ; [posto in musica da] Gioachino Rossini
Almaviva, o sia Il barbiere di Siviglia : dramma giocoso ... / parole del Sig. Cesare Sterbini ; musica del Sig. Gioacchino Rossini
t.o. Il barbiere di Siviglia / Rossini, Gioachino
(rinvii dalle forme non adottate:)
< Almaviva / Rossini, Gioachino
< L’inutil precauzione / Rossini, Gioachino

3.1.4 Titoli prolissi

(cfr. reicat 9.2)

I titoli molto lunghi o prolissi si possono abbreviare o ridurre alle parti essenziali, quando è opportuno, con questi criteri:

  1. utilizzando un titolo breve desunto dai repertori;
  2. formulando un titolo, purché rimanga di senso compiuto e grammaticalmente corretto.
Sacro Convito musicale ornato di varie et diverse vivande spirituali a una, tre, quattro, cinque, et sei voci di Hercole Porta bolognese organista, et maestro di capella nella collegiata di S. Giovanni in Persiceto. Opera settima
t.o. Sacro convito musicale, op. 7 / Porta, Ercole
(il titolo dell’opera è desunto dai repertori)
Dogmi di amore, e di dolore, insegnati al genere umano da un monte di durissimo marmo, spezzatosi nella morte del Redentore crocifisso, e contemplati nel monte medesimo, dedicato alla santissima Trinità situato sopra la città di Gaeta, da S. Filippo Neri nella sua prima giovinezza. Meditazione poetica adornata di note musicali per un’oratorio [!] à sei voci, con istromenti, da d. Pietro Pezzòlo maestro di cappella della Congregazione dell’Oratorio di Palermo, da cantarsi nella venerabile chiesa della stessa Congregazione per la solita annuale esposizione del Santissimo Sagramento nella settimana santa di penitenza
t.o. Dogmi di amore e di dolore / Pezzolo, Pietro
Lamentationes, benedictus et evangelia quae publice in ecclesiis diebus dominicis Palmarum et feriae sextae leguntur, ad novum musicae concertum quinque voc. opus primum redacta a R.D. Joanne Bacilerio ferrariensi
t.o. Lamentationes, benedictus et evangelia dominicis palmarum / Bacilieri, Giovanni

3.1.5 Titoli corrispondenti a incipit testuali

(cfr. reicat 9.1.1.2)

Si assegna come titolo dell’opera l’incipit testuale alle composizioni vocali prive di titolo significativo, p.es. quelle che sulle risorse hanno:

  • un titolo corrispondente a un nome di forma,
  • un titolo che denota solamente la circostanza per cui sono state composte,
  • un titolo che si presenta come un elenco di personaggi o una dedica. Questa regola si applica in particolare a cantate, madrigali, canzoni, arie e altre brevi composizioni profane. Le composizioni basate su testi liturgici hanno per titolo l’incipit del testo (anche se la composizione inizia dopo un pezzo in gregoriano, etc.), ma per il resto si trattano come titoli generici con gli altri elementi di identificazione indicati al par. 3.3. Per il trattamento dell’elemento iniziale vedi i par. 3.4.1 e 3.4.2. Quando si preferisce l’incipit testuale a un titolo che denota solamente una circostanza o si presenta come una dedica, si può fare rinvio da quest’ultimo, se considerato utile ai fini dell’accesso (cfr. il par. 9.1.6). Nei casi dubbi, quando si sceglie come titolo dell’opera un titolo ritenuto significativo o un titolo tradizionale, si raccomanda di fare rinvio dall’incipit testuale (par. 9.1.6). Per le forme con varianti grafiche, grafie antiche o errori vedi il paragrafo 2.3.5.4.
    Sudaste invan, sudaste, architetti dell’Asia | cantata per camera del sig.r Antonio Caldara veneto
    t.o. Sudaste invan, sudaste / Caldara, Antonio
    Cantata 3a / [Nicola Porpora]
    t.o. Tirsi chiamare a nome / Porpora, Nicola
    (l’incipit testuale è più identificativo del nome della forma)
    Per l’Accademia data | in occasione della visita delle | LL.AA. il ViceRe e ViceRegina | alle lezioni [...] di Mayr
    t.o. Di luce novella / Mayr, Johann Simon
    (il titolo sul manoscritto si riferisce solo all’occasione)
    Cantate am Reformations-Feste nach Dr. Martin Luther’s Dichtung Ein feste Burg ist unser Gott : Cantate Nr. 80 / [Joh. Seb. Bach]
    t.o. Ein feste Burg ist unser Gott, BWV 80 / Bach, Johann Sebastian
    < Cantate am Reformations Feste, BWV 80 / Bach, Johann Sebastian
    Non havea Febo ancora Amor : (Lamento della Ninfa) : madrigale rappresentativo per soprano, 2 tenori, basso e basso continuo / Claudio Monteverdi ; trascrizione e revisione di Francesco Degrada
    t.o. Lamento della ninfa / Monteverdi, Claudio
    < Non avea Febo ancora / Monteverdi, Claudio
    (si è preferito il titolo tradizionale)
    Cantata a voce sola di Basso | Amante con poca sorte | del S.r Tarantino / [di Nicola Fago]
    t.o. Amante con poca sorte / Fago, Francesco Nicola
    < Miserabile scempio di pene e di tormento / Fago, Francesco Nicola
    (rinvio dall’incipit testuale)
    Donna Incredula | A’ Creder Ch’io t’adoro | Cantata a Voce sola di soprano | del Sig.r Francesco | Mancini
    t.o. Donna incredula / Mancini, Francesco
    < A creder ch’io t’adoro / Mancini, Francesco
    (rinvio dall’incipit testuale)
    Stravaganza di Giuseppe Corsi, detto il Celani
    Era la notte e lo stellato cielo
    t.o. La stravaganza / Corsi, Giuseppe
    < Era la notte e lo stellato cielo / Corsi, Giuseppe
    Cantata pel faustissimo parto di S. M. la Regina delle Due Sicilie : da eseguirsi nel Real Teatro S. Carlo nell’estate del 1838 / [musica del sig. Cavaliere Gaetano Donizzetti]
    t.o. Ve’ come gaio spunta il nuovo dì / Donizetti, Gaetano
    Cantata No. 82 : Ich habe genug : from the Bach-Gesellschaft edition / J. S. Bach
    t.o. Ich habe genug, BWV 82 / Bach Johann Sebastian

    3.1.5.1 Incipit con parole ripetute

    Le parole ripetute molte volte in un titolo tratto da un incipit testuale, e di cui non sia chiara la metrica o non esistano fonti autorevoli per l’esatta redazione del titolo dell’opera, vengono riportate con una sola ripetizione.

    Si si si si ch’io vuo’ darvi il core
    t.o. Si si ch’io vuo’ darvi il core

    3.1.5.2 Titoli di forme politestuali

    Per le forme politestuali il titolo è costituito dall’incipit di tutti i testi, separati da barra, senza spazio (/).

    Si può fare rinvio dagli incipit dei testi successivi al primo.

    S’il estoit nulz/S’amours tous/Et gaudebit cor vestrum : motet for 3 voices / Guillaume de Machaut
    t.o. S’il estoit nulz/S’amours tous amants/Et gaudebit cor vestrum / Machaut, Guillaume de
    (mottetto a tre voci: ogni voce canta un testo differente)

    3.1.5.3 Inni nazionali, canti patriottici e melodie popolari con varianti testuali

    Gli inni nazionali, i canti patriottici e le melodie che hanno assunto una rilevanza particolare (p.es. politica o sociale) e una diffusione popolare, con testi differenti nelle varie nazioni o varianti legate a circostanze storiche, geografiche o altro, hanno come titolo dell’opera quello con cui la versione in esame è tradizionalmente conosciuta o abitualmente citata. è opportuno fare rinvii dagli incipit testuali, rinvii alle versioni originali e richiami tra le versioni parallele (par. 9.1.6.3).

    Per gli inni nazionali si fa inoltre un rinvio da un titolo espresso nella forma normalizzata Inno nazionale, seguito da virgola e dal nome del Paese in cui è usato, ed eventualmente dal periodo in cui l’inno è stato in vigore, tra parentesi uncinate.

    God save the King / arr. Arne ; ed. C. Bartlett
    God save the King : national anthem : S.A.T.B. / arr. by J. M. Rodgers
    God save the King, inno inglese tradotto in versi italiani
    God save the King in French and English, chanté à Toulon, pour trois voix ou pour une seule avec accompagnement de piano forte
    God save the King, as sung by Sigra Banti, etc.
    God save great George our King. God save the King, as sung by Sigra Banti ... for the commemoration of Lord Howe’s victory of the 1st June 1794, publish’d ... with her graces & ornaments
    God save great George our King, a loyal song, sung at both theatres, for two voices
    God save great George our King, the king’s anthem
    God save our gracious King : the national anthem
    t.o. God save the King
    >> God save the Queen (richiamo tra le versioni King/Queen)
    < Inno nazionale, Gran Bretagna
    Nationalhymne des Fürstentums Liechtenstein (seit 1850)
    t.o. Oben am deutschen Rhein
    (inno nazionale del Liechtenstein, che usa la stessa melodia dell’inno britannico)
    < God save the King (rinvio alla versione originale del testo)
    < Inno nazionale, Liechtenstein
    >> Oben am jungen Rhein (richiamo tra le versioni antecedente e seguente il 1963, quando il testo è stato mutato)
    Austrian Imperial Hymn : Gott erhalte unseren Kaiser / Franz Joseph Haydn
    t.o. Gott erhalte Franz den Kaiser, Hob 26a,43 / Haydn, Franz Joseph
    < Gott erhalte unseren Kaiser (rinvio dall’incipit testuale)
    < Inno nazionale, Austria
    Die deutsche Nationalhymne / [Musik: Joseph Haydn ; Text: Heinrich Hoffmann von Fallersleben]
    Deutschland-Lied : deutsche Nationalhymne (Urfassung) / [Interpreten]: Münchner Vokalensemble, Bundesmusikkapelle Kirchbichl ...
    Deutschland-Lied : Deutschland über alles / Haydn, Joseph
    Deutschland, Deutschland über alles / Haydn
    Deutschland ueber alles / [Komp.:] Joseph Haydn ; [Text: Heinrich] Hoffmann von Fallersleben ; English version by P. C. Kullman
    t.o. Deutschland über alles / Haydn, Franz Joseph
    < Gott erhalte Franz den Kaiser, Hob 26a,43 / Haydn, Franz Joseph
    (rinvio all’incipit testuale della versione originale composta su musiche di Haydn)
    < Das Lied der Deutschen (rinvio dalla forma non scelta del titolo)
    < Inno nazionale, Germania <1933-1945>
    >> Einigkeit und Recht und Freiheit (richiamo alla forma usata dal 1952)

    3.1.6 Disambiguazione dei titoli significativi

    (cfr. reicat 9.3)

    Quando occorre disambiguare titoli significativi relativi a composizioni diverse si aggiungono, ove applicabili, uno o più elementi di identificazione indicati al par. 3.3, o, se questi non fossero sufficienti, il complemento del titolo (par. 3.1.7).

    Questo vale in particolare per le composizioni liturgiche con il titolo corrispondente a un incipit testuale (vedi i par. 3.4.1 e 3.4.2).

    3.1.7 Complementi del titolo

    Il titolo dell’opera significativo può essere accompagnato da un complemento, se esiste, solo quando è costituito da una sigla (par. 2.3.7) o quando il complemento è necessario per distinguere titoli di opere diverse con la stessa responsabilità principale (cfr. reicat 9.3.2) che risultano identici anche con l’uso degli altri elementi di identificazione (par. 3.3); l’uso del complemento è preferibile rispetto a quello degli ulteriori elementi di disambiguazione (par. 3.3.5).

    Il complemento del titolo è preceduto da spazio, due punti, spazio ( : ).

    Cielito lindo : il meglio delle canzoni messicane
    (registrazione sonora; il titolo d’insieme coincide con quello di una delle canzoni; il complemento del titolo è utilizzato per disambiguare al posto della qualificazione <album>)
    t.o. Cielito lindo : il meglio delle canzoni messicane

    3.2 Trattamento dei titoli generici

    (cfr. reicat 9.1.2.7 C)

    Per le composizioni con titolo generico (par. 3.0.2) si formula un titolo dell’opera costituito da un elemento iniziale seguito dagli altri elementi di identificazione applicabili (par. 3.3), separati da virgola, spazio (, ).

    Le composizioni con titoli corrispondenti a incipit di testi liturgici si trattano come titoli generici (vedi anche i par. 3.4.1 e 3.4.2).

    L’elemento iniziale del titolo dell’opera si formula con i criteri seguenti:

    1. è il nome della forma musicale o liturgica, l’incipit del testo liturgico o in mancanza di questi l’indicazione di agogica (p.es. adagio, allegro), e può anche essere costituito da un accoppiamento usuale di forme o da una forma al diminutivo, quando questa è significativa nell’ambito della produzione di un compositore (p.es. per le sonatine di Clementi o Busoni);
    2. se è un nome di forma si riporta in italiano se non si tratta di un termine intraducibile come cotillons, potpourris, Lieder;
    3. se è un nome di forma si riporta al plurale;[1] I termini di agogica (p.es. adagio, allegro) e le indicazioni di libri liturgici (p.es. antifonario, graduale, messale) si riportano però al singolare.

    Per un glossario di nomi di forme musicali e per i termini normalizzati da utilizzare di preferenza cfr.http://www.urfm.braidense.it/risorse/searchforms.php.

    Fünfte Symphonie in c-Moll für Orchester / Ludwig van Beethoven
    t.o. Sinfonie, n. 5, op. 67, do minore / Beethoven, Ludwig van
    Flute concerto in D major KV 314 / W. A. Mozart
    t.o. Concerti, flauto, orchestra, n. 2, KV 314, re maggiore / Mozart, Wolfgang Amadeus
    Messa del Signor Maestro Bernardo Bittoni. 1828
    t.o. Messe, 4 voci, orchestra, re minore / Bittoni, Bernardo
    Valzer in la minore op. 34 n. 2 per pianoforte / F. Chopin
    t.o. Valzer, pianoforte, op. 34 n. 2, la minore / Chopin, Fryderyk
    Präludium und Fuge für die Orgel in D-Dur / Johann Sebastian Bach
    t.o. Preludi e fughe, organo, BWV 532, re maggiore / Bach, Johann Sebastian
    Sonatina in do maggiore per pianoforte op. 36
    t.o. Sonatine, pianoforte, op. 36 n. 1, do maggiore / Clementi, Muzio
    Sonatina op. 71 n. 3 per chitarra / Mauro Giuliani
    t.o. Sonatine, chitarra, op. 71 n. 3, re maggiore / Giuliani, Mauro
    4 mazurkas pour piano op. 148 / Stephen Heller
    t.o. Mazurche, pianoforte, op. 148 / Heller, Stephen
    Variazioni per piano forte sopra un tema originale / di H. Herz
    t.o. Variazioni, pianoforte, mi bemolle maggiore / Herz, Henri
    (variazioni su un tema originale)
    Impromptu n. 3 op. 142 / by F. Schubert
    t.o. Improvvisi, pianoforte, D 935,3, si bemolle maggiore / Schubert, Franz
    Alla nobilissima dama la signora Eleonora Sansedoni nata marchesa Cennini dama della Croce Stellata e della real corte di Toscana dedica umilissimamente queste due suonate per cimbalo con violino obbligato, opera terza, Disma Ugolini fiorentino
    t.o. Sonate, violino, clavicembalo, op. 3 / Ugolini, Disma
    Otto ordini di Letanie della Madonna che si cantano ogni sabbato nella Santa Casa di Loreto, concertate a doi chori, con le sue sinfonie inanzi, accommodate in modo che le parti de gli instromenti sono per li sonatori et le parti appartate anco per li cantori; facili et commodissime per sonare et cantare et anco per cantare solamente ... di Valerio Bona ...
    t.o. Litanie lauretane, 2 cori, strumenti / Bona, Valerio
    Allegro appassionato : opus 43 : pour violoncelle et piano / Camille Saint-Saëns
    t.o. Allegro appassionato, violoncello, pianoforte, op. 43, si minore / Saint-Saëns, Camille

    3.3 Altri elementi di identificazione e disambiguazione

    (cfr. reicat 9.3)

    1rightarrow blue.svg In SBN gli altri elementi di identificazione, incluse la forma e la data di composizione, sono obbligatori e si registrano in campi dedicati (cfr. tom, par. 3.1).

    All’elemento iniziale del titolo generico si aggiungono altri elementi di identificazione e disambiguazione, secondo i criteri di seguito indicati, in questo ordine:

    • mezzo di esecuzione (par. 3.3.1);
    • elementi di identificazione numerici (numero d’ordine, numero di catalogo tematico, numero d’opera) (par. 3.3.2);
    • tonalità o modo (par. 3.3.3);
    • appellativo (par. 3.3.4)
    • ulteriori elementi di disambiguazione (par. 3.3.5).

    Oltre al numero di catalogo tematico o d’opera, obbligatori in tutti i casi quando esistono, questi elementi si aggiungono anche al titolo significativo nella misura in cui sono necessari per disambiguare titoli di uno stesso autore che altrimenti sarebbero identici (vedi il par. 3.1.7).

    3.3.1 Mezzo di esecuzione

    (cfr. reicat 9.1.2.7 D)

    1rightarrow blue.svg In SBN le indicazioni relative all’organico si registrano in campi codificati contenenti rispettivamente l’indicazione sintetica e l’analitica, che vengono elaborati automaticamente da un algoritmo per produrre il titolo dell’opera. Il titolo risultante può variare rispetto a quanto prescritto da queste norme e non è modificabile (cfr. tom, par. 1.3.6).

    L’indicazione del mezzo di esecuzione (o organico) specifica le voci, gli strumenti, i dispositivi, i complessi, etc. per cui la composizione è stata originariamente concepita. Il mezzo di esecuzione si può riportare in forma sintetica o analitica per raggruppare o specificare voci e strumenti.

    Non si prendono in considerazione indicazioni di elaborazione (riduzione, arrangiamento, orchestrazione, trascrizione, etc.), in quanto relative all’espressione non rappresentativa (vedi il par. 7.1).

    1rightarrow blue.svg In SBN gli elementi relativi all’elaborazione sono parte della notizia bibliografica e non della registrazione di autorità (cfr. gsm U9B).

    I termini che compongono il mezzo di esecuzione si elencano separati da virgola, spazio; alcune specificazioni (p.es. le voci che compongono il coro) si indicano tra parentesi.

    voce, pianoforte
    flauto, violino, violoncello
    coro (4 voci), orchestra

    Per un glossario terminologico del mezzo di esecuzione cfr. http://www.urfm.braidense.it/risorse/searchmedium.php.

    Quando una composizione prevede l’uso di più voci o di più strumenti dello stesso tipo o della stessa famiglia, il numero delle parti in cifre arabe precede il nome dello strumento o della famiglia, al plurale.

    2 soprani
    3 voci
    12 fiati
    2 flauti, pianoforte
    2 violini, basso continuo

    3.3.1.1 Voci

    Si indicano le voci o il numero complessivo di voci.

    soprano, contralto, tenore, basso
    4 voci

    In mancanza di un’esplicita definizione del registro si possono utilizzare termini generici tipo:

    voce acuta
    voce media
    voce grave
    voce bianca
    voci femminili
    voci maschili
    voci pari
    voci miste
    3.3.1.1.1 Cori

    I complessi corali si indicano aggiungendo una specificazione dei registri vocali, oppure il numero di voci tra parentesi tonde.

    coro
    coro femminile
    coro di voci bianche
    coro (4 voci)
    coro (2 soprani, contralto, tenore, basso)
    2 cori (4 voci)
    4 voci, coro (4 voci)
    soprano, coro (2 tenori, basso)
    3.3.1.1.2 Distinzione tra voci e coro

    Per le composizioni (in genere liturgiche) destinate a voci e orchestra, là dove dalle fonti non si possa evincere la distinzione fra solisti e coro, si utilizza semplicemente la dicitura voci preceduta dal numero, se noto e superiore a 1.

    Credo | a 4o Concertato | e | Strumentato a piena | Orchestra | di | Giacomo Fontemaggi | 1854
    t.o. Credo, 4 voci, orchestra, si bemolle maggiore / Fontemaggi, Giacomo

    3.3.1.2 Strumenti

    Si indicano gli strumenti solisti o i componenti gruppi da camera fino a un massimo di 9 strumenti. In presenza di quattro o più strumenti diversi appartenenti alla stessa famiglia, si fornisce preferibilmente il nome della famiglia, preceduto dal numero complessivo di strumenti che ne fanno parte; questo vale soprattutto quando non vi siano esigenze di disambiguazione e per i complessi con quattro archi nella formazione usuale 2 violini, viola, violoncello. Il numero si può omettere quando è implicito nel titolo (p.es. nel caso dei quartetti d’archi).

    flauto, pianoforte
    violino, viola, basso continuo
    4 fiati, 4 archi, pianoforte - anche: flauto, oboe, clarinetto, fagotto, violino, viola, violoncello, contrabbasso, pianoforte
    archi
    14 strumenti
    fiati, archi, pianoforte
    Quartetti, archi
    (sottinteso: 2 violini, viola, violoncello)
    Quintetti, archi, pianoforte
    (sottinteso: 2 violini, viola, violoncello, pianoforte)
    Quintetti, clarinetto, archi
    (sottinteso: clarinetto, 2 violini, viola, violoncello)
    Notturni, 2 violini, violoncello, pianoforte
    Quartetti, 3 violini, violoncello
    Cassatio (Divertimento) in G für 2 Oboen, 2 Hörner, 2 Violinen, 2 Violen, Violoncello und Baß / Joseph Haydn
    t.o. Divertimenti, 9 strumenti, Hob 2,G1, sol maggiore / Haydn, Franz Joseph
    Quintet A major (The trout - Die Forelle) : for pianoforte, violin, viola, violoncello and bass : op. 114 / by Franz Schubert
    t.o. Quintetti, violino, viola, violoncello, contrabbasso, pianoforte, D 667, la maggiore <Forellenquintett> / Schubert, Franz
    Quintetto I in la maggiore G 265 / Luigi Boccherini
    t.o. Quintetti, 2 violini, viola, 2 violoncelli, G 265, la maggiore / Boccherini, Luigi
    Quintetto in C (2 Violinen, 2 Violen, Violoncello) op. 60, Nr. 1 / Luigi Boccherini
    t.o. Quintetti, 2 violini, 2 viole, violoncello, G 391, do maggiore / Boccherini, Luigi
    3.3.1.2.1 Insiemi strumentali

    Si indicano sinteticamente orchestra, banda e complessi analoghi.

    Marcia per banda / di G. Bianchi
    t.o. Marce, banda, fa maggiore / Bianchi, Giovanni

    Per i complessi strumentali si usano denominazioni quali:

    orchestra (per complessi con archi e altri strumenti, incluso il basso continuo)
    orchestra d’archi (incluso il basso continuo)
    orchestra di fiati
    orchestra da camera (solo quando indicato esplicitamente dal compositore)
    piccola orchestra (per il repertorio leggero d’intrattenimento)
    banda
    fanfara
    big band
    combo
    3.3.1.2.2 Strumenti a percussione

    Le percussioni si elencano analiticamente solo quando è previsto uno strumento per ogni esecutore. In caso contrario si utilizza il termine sintetico percussioni, preceduto dal numero di esecutori. Ulteriori particolari si possono specificare nella nota informativa alla registrazione di autorità.

    Adagio for clarinet, vibraphone/marimba, violin and viola : 1986 / Lowell Dijkstra
    t.o. Adagio, clarinetto, violino, viola, vibrafono o marimba / Dijkstra, Lowell
    Konzert für Pauken und Orchester op. 34 / Werner Thärichen
    t.o. Concerti, timpani, orchestra, op. 34 / Thärichen, Werner
    Concierto para percusión y orquesta / Xavier Benguerel
    t.o. Concerti, percussioni, orchestra / Benguerel, Xavier
    Toccata for vibraphone and marimba / Anders Koppel
    t.o. Toccate, vibrafono, marimba / Koppel, Anders
    3.3.1.2.3 Basso continuo

    Il basso continuo si indica nelle composizioni da camera, senza specificare quali strumenti lo realizzano.

    violino, basso continuo
    4 voci, basso continuo
    Sonate à tre due violini e violone col basso per l’organo / di Arcangelo Corelli da Fusignano detto il bolognese. Opera prima
    t.o. Sonate a tre, 2 violini, basso continuo, op. 1 / Corelli, Arcangelo

    Il basso continuo o la sua realizzazione non si menzionano quando sono parte di un’orchestra o di un’orchestra d’archi.

    Concerto in re minore RV 482 per fagotto, archi e basso continuo / Antonio Vivaldi ; revisione e realizzazione del basso continuo di Graziano Vernizzi
    t.o. Concerti, fagotto, orchestra d’archi, RV 482, re minore / Vivaldi, Antonio
    Concerto per quattro violini, con accompagnamento d’orchestra d’archi ed organo op. 1 n. 12 / Pietro Locatelli
    t.o. Concerti, 4 violini, orchestra d’archi, op. 1 n. 12, sol minore / Locatelli, Pietro
    Dixit : cantata religiosa per soprano, contralto, tenore, coro, orchestra e basso continuo in Fa maggiore / Fedele Fenaroli
    t.o. Dixit, soprano, contralto, tenore, coro, orchestra, fa maggiore / Fenaroli, Fedele
    3.3.1.2.4 Strumenti a tastiera

    Per la denominazione degli strumenti a tastiera è opportuno basarsi su data e contesto culturale e geografico della composizione:

    • per la produzione rinascimentale e barocca destinata a uno strumento a tastiera non specificato (organo, clavicembalo, spinetta, clavicordo, etc.) definito spesso nelle fonti strumento da tasto (p.es. nel caso di Frescobaldi o dei Gabrieli) e per la produzione di compositori preclassici e classici destinata allo strumento definito Klavier in tedesco, clavier in francese o keyboard in inglese (p.es. nel caso di Johann Christian Bach o Cimarosa) e per la produzione che prevede esplicitamente l’uso di uno strumento a tastiera elettrico o elettronico (p.es. per la musica pop, rock o d’avanguardia) si utilizza il termine generico tastiera;
    • per la produzione di compositori precedenti il periodo classico destinata in origine esplicitamente al clavicembalo, si utilizza il termine clavicembalo (p.es. nel caso di Johann Sebastian Bach o Domenico Scarlatti);
    • per la produzione di compositori classici (p.es. Clementi, Haydn o Mozart) che sono tradizionalmente considerati nell’ambito del repertorio pianistico si utilizza il termine pianoforte, anche quando sarebbe più corretto usare il termine fortepiano.

    3.3.1.3 Ordine di presentazione degli elementi di organico

    Sia che si fornisca la formulazione per esteso, sia che si indichino le famiglie vocali o strumentali, si usa l’ordine di presentazione degli elementi di organico che segue, indipendentemente da come appaiono sulle risorse. All’interno dello stesso gruppo si segue un ordinamento per registro dal più acuto al più grave, o, se non applicabile, l’ordine alfabetico.

    • voci soliste (soprano, mezzosoprano, contralto, controtenore, tenore, baritono, basso)
    • complessi vocali (le voci che li compongono si possono indicare tra parentesi tonde, nell’ordine delle voci soliste)
    • strumenti a fiato:
    • legni (ottavino, flauto, oboe, corno inglese, clarinetto, saxofono, fagotto, controfagotto, altri in ordine alfabetico)
    • ottoni (corno, tromba, trombone, tuba, altri in ordine alfabetico)
    • strumenti ad arco (violino, viola, violoncello, contrabbasso, altri in ordine alfabetico)
    • strumenti a percussione (in ordine alfabetico)
    • strumenti a corde pizzicate (in ordine alfabetico)
    • strumenti a tastiera (clavicembalo, pianoforte, organo, altri in ordine alfabetico)
    • basso continuo
    • complessi strumentali
    • altri strumenti e dispositivi
    Duetti | Per soprano, e contralto | Del sig.r D:Fran:co Durante
    t.o. Duetti, soprano, contralto, basso continuo / Durante, Francesco
    Divertissement for flute, oboe, clarinet, bassoon, horn and piano op. 6 / Albert Roussel
    t.o. Divertimenti, flauto, oboe, clarinetto, fagotto, corno, pianoforte, op. 6, sol maggiore / Roussel, Albert
    Trio pour le pianoforte, flûte et violon op. 69 / composé par R. Dressler
    t.o. Trii, flauto, violino, pianoforte, op. 69, la maggiore / Dressler, Raphael
    Octet for clarinet, bassoon, horn, 2 violins, viola, violoncello and double bass : 1952 / Henk Badings
    t.o. Ottetti, clarinetto, fagotto, corno, 5 archi / Badings, Henk
    Serenata | per | Flauto, Clarinetto Fag. Chitarra Violino | Viola e Cello op 3 | S. Pappalardo
    t.o. Serenate, flauto, clarinetto, fagotto, violino, viola, violoncello, chitarra, op. 3, si bemolle maggiore / Pappalardo, Salvatore
    Septuor pour trompette, deux violons, alto, violoncelle, contre-basse et piano op. 65 / par C. Saint-Saëns
    t.o. Settimini, tromba, 5 archi, pianoforte, op. 65, mi bemolle maggiore / Saint-Saëns, Camille

    L’ordine sopra menzionato si può modificare per i piccoli complessi da camera per i quali sia chiara la volontà del compositore di dare una particolare gerarchia agli strumenti.

    Sonata for two pianos and percussion / Béla Bartók
    t.o. Sonate, 2 pianoforti, 2 percussioni / Bartók Béla
    Triosonate F-dur für Violine (Oboe), Fagott oder Violoncello und Basso continuo [für] Cembalo (Pianoforte), Violoncello (Viola da gamba) ad lib. / Georg Philipp Telemann ; Herausgegeben von Hugo Ruf
    t.o. Sonate a tre, violino, fagotto o violoncello, basso continuo, TWV 42,F1, fa maggiore / Telemann, Georg Philipp

    L’ordine di formulazione rimane quello sopra menzionato anche in presenza di composizioni che specificano il ruolo di accompagnatore di uno o più strumenti.

    Tre sonate per pianoforte con accompagnamento di violino e violoncello
    t.o. Sonate, violino, violoncello, pianoforte, op. 27 / Clementi, Muzio

    3.3.1.4 Voci o strumenti alternativi o ad libitum

    Si riporta la presenza di strumenti o voci alternativi o ad libitum; per indicare le alternative si segue di preferenza l’ordinamento specificato al par. 3.3.1.3.

    XII sonatas for two German flutes or violins with a thorough bass op. 3 compos’d by Giuseppe St. Martino
    t.o. Sonate, 2 flauti o 2 violini, basso continuo, op. 3 / Sammartini, Giuseppe
    Trois quintetti à deux violons, deux flûtes ou hautbois et basse continue, deux cors de chasse ad libitum par Gaetano Pugnani
    t.o. Quintetti, 2 flauti o 2 oboi, 2 corni ad libitum, 2 violini, basso continuo / Pugnani, Gaetano
    Sonate a due violini con un bassetto viola se piace ... da Giuseppe Colombi vice maestro di cappella, e capo de gl’instrumentisti del serenissimo di Modana, opera quarta
    t.o. Sonate, 2 violini, viola ad libitum, basso continuo / Colombi, Giuseppe
    Beata Mater : mottetto a voce sola, per soprano o tenore, con accompagnamento d’organo od harmonium : op. 22 / Enrico Crispo
    t.o. Beata Mater, soprano o tenore, organo o harmonium, op. 22 / Crispo, Enrico
    Canone all’unisono a tre et anco a due voci, se piace / [Pierfrancesco Velentini]
    t.o. Ecce natus est hodie, 2 o 3 voci, fa maggiore / Valentini, Pier Francesco
    Invenzione per pianoforte e orchestra ad libitum / Paolo Castaldi
    t.o. Invenzioni, pianoforte, orchestra ad libitum / Castaldi, Paolo

    3.3.1.5 Mezzo di esecuzione implicito

    1rightarrow blue.svg In SBN il mezzo di esecuzione viene comunque specificato, ove possibile, per essere utilizzato ai fini dell’accesso alle risorse, anche se non viene visualizzato nel titolo dell’opera (cfr. tom, par. 1.3.6).

    La formulazione del mezzo di esecuzione si omette nei seguenti casi:

    1. se il mezzo di esecuzione è implicito nel titolo, in quanto tipico della forma in esame, come nel caso di:
    2. Sinfonie o ouvertures (implicito: orchestra)
      Lieder, romanze, canzoni (implicito: una voce solista con accompagnamento di pianoforte, oppure, per la musica leggera, popolare, rock, jazz, etc., una o più voci con accompagnamento strumentale)
      6 Lieder op. 13 / Clara Schumann
      t.o. Lieder, op. 13 / Schumann, Clara
      Il mezzo di esecuzione si indica però quando è diverso da quello implicito;
      Sinfonie, organo
      Sinfonie, 4 voci, coro, orchestra
      Lieder, voce, orchestra
    3. se l’opera consiste di un insieme di composizioni che utilizzano mezzi di esecuzione eterogenei;
    4. Six sonatas, 2 for two violins and a bass, 2 for two flutes and a bass, 2 for two violins, a violoncello obligato and a bass, opera VI, by Giovanni Battista Cirri
      (l’op. 6 consiste di sei sonate con tre diversi gruppi di strumenti).
      t.o. Sonate, op. 6 / Cirri, Giovanni Battista
    5. se il mezzo di esecuzione non è stato precisato dal compositore, oppure è stato lasciato alla discrezione degli esecutori;
      Il primo libro delle canzoni a quattro voci per sonare con ogni sorte de strumenti musicali con il basso generale di Tarquinio Merula cremonese
      t.o. Canzoni da sonare, libro 1. / Merula, Tarquinio
      ma
      Première suitte de pièces à deux dessus, sans basse continue, pour les flûtes-traversières, flûtes-a-bec, violes, etc., par M.r Hotteterre le Romain ... œuvre quatriesme
      t.o. Suites, 2 strumenti, op. 4, si minore / Hotteterre, Jacques-Martin
    6. se l’indicazione del mezzo di esecuzione si presenta difficoltosa e può essere facilmente sostituita da uno degli altri elementi di identificazione (ad esempio il numero di catalogo tematico).
    Seconda messa per defunti ad una voce media in 2 cori, oppure a 2 voci pari ad libitum con organo o armonio / Giacinto Burroni
    t.o. Messe di Requiem, n. 2 / Burroni, Giacinto
    Marches II : per arpa solista, tre voci femminili ad libitum, dodici strumenti e tre percussionisti : (1990) / Franco Donatoni
    t.o. Marches, n. 2 / Donatoni, Franco

    3.3.2 Elementi di identificazione numerici

    (cfr. reicat 9.1.2.7 E)

    Quando l’opera è contraddistinta da uno o più elementi numerici (numero d’ordine, d’opera o di catalogo tematico), corrispondenti a una classificazione stabilita dal compositore, dall’autore di un catalogo tematico, da un curatore o da un editore, i numeri si riportano nel seguente ordine:

    • numero d’ordine
    • numero di catalogo tematico o numero d’opera

    Se si utilizzano più sistemi di identificazione numerici (p.es. numero d’ordine e numero d’opera), si separano con virgola, spazio.

    3.3.2.1 Numero d’ordine

    Il numero d’ordine è il primo degli elementi di identificazione numerici.

    È di solito assegnato a una sequenza di composizioni del medesimo autore, con lo stesso titolo, della stessa forma e per lo stesso organico. Si indica quando è attestato in un catalogo tematico, in un catalogo delle opere, in un repertorio bibliografico di riferimento o quando è utilizzato dal compositore stesso.

    Non si deve confondere il numero d’ordine con il numero progressivo interno al numero d’opera (Sonata op. 2 n. 3), usato quando un’opera raccoglie più composizioni indipendenti (vedi il par. 3.3.2.2.2). Talvolta le due numerazioni coesistono (p.es., nel caso di Beethoven, Sonate, pianoforte, n. 6, op. 10 n. 2).

    Il numero d’ordine è introdotto dall’abbreviazione n., minuscola se non segue un punto, seguita da spazio.

    Seconda sonata per organo con pedale obbligato / Filippo Capocci
    t.o. Sonate, organo, n. 2, la minore / Capocci, Filippo
    Klavier-Konzert nr. 23 (Werk 488) / Mozart
    t.o. Concerti, pianoforte, orchestra, n. 23, KV 488, la maggiore / Mozart, Wolfgang Amadeus
    Zweite Symphonie op. 36 / L. van Beethoven
    t.o. Sinfonie, n. 2, op. 36, re maggiore / Beethoven, Ludwig van
    ma
    Sequenza IX b per sassofono contralto (1980) / Luciano Berio
    t.o. Sequenza IXb, sassofono / Berio, Luciano
    (Berio ha utilizzato un numero d’ordine come parte del titolo per distinguere composizioni con organici differenti)
    In SBN il titolo è Sequenza 9.b
    

    Si tratta alla stregua di un numero d’ordine l’indicazione di libro, tomo, livre, book, livraison, serie e simili per le raccolte di pezzi vocali o strumentali (p.es. madrigali, chansons, mottetti, preludi, studi). L’indicazione, preferibilmente in italiano, è seguita dal numerale e da punto.

    Il quarto libro de’ madrigali a sei voci di Luca Marenzio
    t.o. Madrigali, 6 voci, libro 4. / Marenzio, Luca
    Préludes, deuxième livre / Claude Debussy
    t.o. Preludi, pianoforte, libro 2., L 131 / Debussy, Claude
    Images : premier livre / Claude Debussy
    t.o. Images, 1. serie, L 105 / Debussy, Claude

    3.3.2.2 Numero di catalogo o numero d’opera

    3.3.2.2.1 Numero di catalogo tematico (o di catalogo delle opere)

    Per numero di catalogo tematico si intende un indicatore che identifica in modo univoco le singole composizioni di un autore.

    Il numero di catalogo tematico è formato da una sigla e da un elemento alfanumerico; la prima si riferisce al catalogo delle composizioni dell’autore, il secondo ne identifica ogni opera con l’ausilio di uno o più incipit musicali.

    Un catalogo bibliografico delle opere può non essere identificativo delle composizioni in quanto privo di incipit musicali, ma, in assenza di catalogo tematico, si può utilizzare come repertorio di riferimento.

    Il numero di catalogo tematico può coincidere con il numero d’opera; in tal caso si indica come specificato nel par. 3.3.2.2.2.

    Per la forma della citazione delle sigle utilizzate nei cataloghi tematici vedi http://www.urfm.braidense.it/risorse/searchcattem.php.

    Se il catalogo non è presente nel sito e in mancanza di indicazioni sul catalogo stesso si utilizza come sigla l’iniziale (o le iniziali) del cognome del compilatore del catalogo, non seguita da punto.

    Nella trascrizione del numero di catalogo tematico si seguono i seguenti criteri:

    • la sigla è seguita da spazio e indicazione alfanumerica (p.es.: KV 246);
    • i numeri romani ordinali si trascrivono come numeri arabi;
    • gli elementi numerici subordinati sono separati da virgola, senza spazio, indipendentemente dall’uso nel catalogo stesso (p.es.: Hob 9,4), se il numero di catalogo non coincide con il numero d’opera;
    • per gli estratti si indica il numero di catalogo tematico della composizione completa (par. 4.5).
    3.3.2.2.2 Numero d’opera

    Per numero d’opera si intende un indicatore riferito generalmente all’ordine nel quale le opere di un compositore sono state composte e/o pubblicate. Un numero d’opera può essere accompagnato da un qualificativo riferito a un particolare genere (p.es. op. 23 sacra), e può riferirsi a una composizione in più parti con titoli specifici o a un insieme di composizioni senza titolo specifico (p.es. un gruppo di sonate o di quartetti), ciascuna identificata con un proprio numero progressivo interno al numero d’opera (p.es. op. 23 n. 2).

    Non si deve confondere il numero progressivo interno al numero d’opera con il numero d’ordine, usato per composizioni della stessa forma (vedi il par. 3.3.2.1). Talvolta le due numerazioni coesistono (p.es., nel caso di Beethoven, Sonate, pianoforte, n. 6, op. 10 n. 2).

    Soprattutto nel Diciottesimo secolo, il numero d’opera poteva essere assegnato dagli editori, con criteri propri, spesso in serie legate alla forma delle composizioni stesse, senza una progressione numerica complessiva unica; non sono rari, inoltre, casi in cui diversi editori hanno attribuito numeri d’opera differenti alla stessa composizione o numeri d’opera uguali a composizioni diverse. Quindi in linea di principio il numero di catalogo tematico risponde maggiormente ai principi di univocità necessari all’identificazione della composizione. Per alcuni compositori (p.es. Beethoven e Brahms) il numero d’opera è stato adottato come numero di catalogo tematico.

    In mancanza di un catalogo tematico si riporta il numero d’opera, se documentato nei repertori o da fonti concordi.

    Il numero d’opera si esprime con l’abbreviazione op. seguita da spazio e dal relativo numero arabo. Tale espressione è seguita, se previsto, dal numero progressivo interno che si indica con l’abbreviazione n. preceduta e seguita da spazio (p.es. op. 31 n. 2).

    Sonata for piano : op. 26 / Samuel Barber
    t.o. Sonate, pianoforte, op. 26 / Barber, Samuel
    12 suonate a flauto solo con il suo basso continuo per violoncello o cembalo, opera seconda / Benedetto Marcello
    t.o. Sonate, flauto, basso continuo, op. 2 / Marcello, Benedetto
    4.ème grande simphonie en si bémol majeur oeuvre 60 composée ... par Louis van Beethoven
    t.o. Sinfonie, n. 4, op. 60, si bemolle maggiore / Beethoven, Ludwig van
    Sonata (quasi una fantasia), op. 27, n. 2 : Al chiaro di luna / L. van Beethoven
    t.o. Sonate, pianoforte, n. 14, op. 27 n. 2, do diesis minore <Sonata quasi una fantasia> / Beethoven, Ludwig van
    Piano sonata no. 17 in D minor, op. 31 no. 2 : Tempest / Ludwig van Beethoven
    t.o. Sonate, pianoforte, n. 17, op. 31 n. 2, re minore <La tempesta> / Beethoven, Ludwig van
    Prelude and fugue for the piano forte op. 35 n. 1 / F. Mendelssohn Bartholdy
    t.o. Preludi e fughe, pianoforte, op. 35 n. 1, mi minore / Mendelssohn-Bartholdy, Felix

    3.3.3 Tonalità o modo

    (cfr. reicat 9.1.2.7 F)

    1rightarrow blue.svg In SBN la tonalità e il modo si registrano in forma codificata, cfr. tom, par. 1.3.10 e gsm, Appendice IV.

    La tonalità si indica, se applicabile:

    1. per la musica strumentale con titolo non significativo;
    2. per le composizioni liturgiche;
    3. per distinguere altre composizioni, anche con titolo significativo, non disambiguabili in altro modo, ad esempio in mancanza di un numero di catalogo tematico o d’opera.

    Non si indica la tonalità per opere liriche o oratori (e relativi estratti), cantate, parafrasi, composizioni vocali non liturgiche, composizioni non tonali.

    La tonalità si indica senza abbreviazioni o simboli, come segue:

    1. grado della scala do, re, mi, fa, sol, la, si
    2. eventuale alterazione bemolle, diesis
    3. modo maggiore, minore
    Sonate La chasse pour piano-forté / par Louis van Beethoven
    t.o. Sonate, pianoforte, n. 18, op. 31 n. 3, mi bemolle maggiore / Beethoven, Ludwig van

    Per le composizioni che utilizzano sistemi diversi dalla tonalità classica si utilizzano le formulazioni corrispondenti a ciascun sistema.

    Il modo ecclesiastico o tono si indica quando è riportato dai repertori, con il numerale da 1 a 12 seguito da punto spazio e dal termine modo. In presenza di altri elementi identificativi (p.es. l’appellativo) si può omettere.

       Indicazione Nomenclature teoriche
       1. modo primo autentico Protus dorico
       2. modo primo plagale ipodorico
       3. modo secondo autentico Deuterus frigio
       4. modo secondo plagale ipofrigio
       5. modo terzo autentico Tritus lidio
       6. modo terzo plagale ipolidio
       7. modo quarto autentico Tetrardus misolidio
       8. modo quarto plagale ipomisolidio
       9. modo eolio
       10. modo ipoeolio
       11. modo ionico
       12. modo ipoionico
    Costantij Porta Cremonensis | Min:Con: | Missa quatuor vocum. | Secundi Toni
    t.o. Messe, 4 voci, 2. modo / Porta, Costanzo

    3.3.4 Appellativo

    (cfr. reicat 9.1.2.7 I)

    L’appellativo è un’espressione (p.es. un aggettivo, un motto, una dedica) usata comunemente per fare riferimento a un’opera musicale, sulla base del suo carattere, occasione, destinazione, del materiale compositivo originale, etc. L’appellativo non può dunque essere trattato nel titolo dell’opera come titolo significativo (cfr. il par. 3.0); è tuttavia considerato un canale di accesso e un elemento di identificazione importante, e come tale si indica nella forma adottata dai repertori, selezionati secondo i criteri esposti al par. 2.1.

    Si considerano appellativi le espressioni verbali associate ai nomi di forma quali Sinfonia classica, Sonata patetica, Sinfonia italiana, Missa L’homme armé, Missa Papae Marcelli, Concerto per la notte di Natale, Forellenquintett, se documentate nei repertori.

    Non sono appellativi ma titoli significativi i titoli descrittivi assegnati dall’autore per definire un programma extramusicale che determina in qualche modo lo svolgimento della composizione, quali Biblische Sonaten, Symphonie fantastique, Capriccio sopra la lontananza del fratello dilettissimo.

    L’appellativo si riporta nel titolo dell’opera musicale tra parentesi uncinate (< >), nella lingua e nella forma comunemente usata nei repertori, con l’iniziale maiuscola ed evitando ove possibile di ripetere il nome della forma.

    Si fanno rinvii dagli appellativi e dalle loro varianti linguistiche o formali quando possono costituire un accesso utile per la ricerca (par. 9.1.4). Allo stesso modo si possono fare rinvii anche per le espressioni verbali che non sono riportate nei repertori ma che possono comunque costituire un accesso utile per la ricerca.

    Messe, 4 voci <In te Domine speravi> / Palestrina, Giovanni Pierluigi da
    Messe, 4 voci <Ave Maria> / Palestrina, Giovanni Pierluigi da
    (gli appellativi distinguono due messe diverse)
    Missa super l’homme armé / Gulielmus Dufay
    t.o. Messe, 4 voci <L’homme armé> / Dufay, Guillaume
    < Missa l’homme armé / Dufay, Guillaume
    (il rinvio è giustificato dal fatto che Dufay ha composto molte messe a 4 voci, note anche con un titolo latino; la parola Missa si può omettere dall’appellativo in quanto questo designa il materiale compositivo e non il carattere della messa)
    Messe solennelle à quatre parties, solo et chœur, avec accompagnement à grand orchestre, œuvre 123, par Louis van Beethoven
    t.o. Messe, 4 voci, coro, orchestra, op. 123, re maggiore <Missa solemnis> / Beethoven, Ludwig van
    < Missa solemnis / Beethoven, Ludwig van
    (la parola Missa fa parte integrante dell’appellativo perché è legata grammaticalmente a solemnis)
    Symphonie classique, op. 25
    t.o. Sinfonie, n. 1, op. 25, re maggiore <Classica> / Prokof’ev, Sergej Sergeevič
    < Sinfonia classica / Prokof’ev, Sergej Sergeevič
    Teufelstriller = (Trille du diable) : Sonate für die Violine
    t.o. Sonate, violino, basso continuo, GT 2,g05, sol minore <Il trillo del diavolo> / Tartini, Giuseppe
    < Il trillo del diavolo / Tartini, Giuseppe
    Sonata (quasi una fantasia), op. 27, n. 2 : Al chiaro di luna / L. van Beethoven
    t.o. Sonate, pianoforte, n. 14, op. 27 n. 2, do diesis minore <Sonata quasi una fantasia> / Beethoven, Ludwig van
    < Sonate, pianoforte, n. 14, op. 27 n. 2, do diesis minore <Al chiaro di luna> / Beethoven, Ludwig van
    Grand Quintette (des Truites) Pour Piano, Violon, Alto, Violoncelle & Basse : Op. 114 / de Schubert
    t.o. Quintetti, archi, pianoforte, D 667, la maggiore <Die Forelle> / Schubert, Franz
    < Die Forelle / Schubert, Franz
    < La trota / Schubert, Franz
    Madrigali guerrieri e amorosi : libro 8. : Venezia 1638 / Claudio Monteverdi
    t.o. Madrigali, 1-8 voci, strumenti, libro 8., SV 146-167 <Madrigali guerrieri et amorosi> / Monteverdi, Claudio
    (si è preferito il titolo generico Madrigali'', per uniformità con quello degli altri libri di madrigali di Monteverdi, privi di appellativo)

    3.3.5 Ulteriori elementi di disambiguazione

    (cfr. reicat 9.3.2)

    I titoli dell’opera che si riferiscono a composizioni diverse dello stesso autore ma che risultano identici anche utilizzando gli altri elementi di identificazione e il complemento del titolo (par. 3.1.7) si distinguono utilizzando come ulteriori elementi di disambiguazione una o più qualificazioni fra parentesi uncinate, nel seguente ordine:

    1. un’indicazione che caratterizza l’opera (par. 3.3.5.1);
    2. una data (par. 3.3.5.2);
    3. un’indicazione di forma (par. 3.3.5.3);
    4. il numero di atti o sezioni (par. 3.3.5.4);
    5. un numero distintivo arbitrario (par. 3.3.5.5).

    3.3.5.1 Caratteristiche dell’opera

    Opere simili che si distinguono per una caratteristica particolare (p.es. opere didattiche focalizzate su una tecnica specifica) si disambiguano con un riferimento a tale caratteristica.

    Low register studies for tuba / by Wesley Jacobs
    t.o. Studi, tuba <registro grave> / Jacobs, Wesley
    Etudes for tuba / Wesley Jacobs
    t.o. Studi, tuba / Jacobs, Wesley

    Gli album si distinguono dalle canzoni con lo stesso titolo con la qualificazione album (vedi anche il par. 4.2).

    Terramara / Gualtieri, Davide
    Terramara <album> / Gualtieri, Davide
    (la qualificazione distingue la singola canzone dall’album omonimo)

    3.3.5.2 Date

    Si può indicare la data che distingue differenti composizioni, eventualmente qualificata, scelta con i seguenti criteri:

    • anno/i di composizione
    • anno della prima esecuzione
    • anno della prima edizione
    Inno Tantum ergo F. G. B. M. 1763 Xbre
    t.o. Tantum ergo, soprano, violino, basso continuo, si bemolle maggiore <1763> / Martini, Giovanni Battista
    Inno Tantum ergo C. Solo con Rip. nel Genitori. 1773
    t.o. Tantum ergo, soprano, violino, basso continuo, si bemolle maggiore <1773> / Martini, Giovanni Battista
    (si tratta di due diverse composizioni)

    3.3.5.3 Forma

    Per distinguere due o più composizioni liturgiche non altrimenti disambiguabili si può indicare la forma musicale o liturgica del testo.

    Dominica infra octavam Epiphanie
    (adespoto, come il successivo)
    t.o. Jubilate Deo omnis terra, 4 voci, do maggiore <offertorio>
    Jubilate deo | Psalmus 99
    t.o. Jubilate Deo omnis terra, 4 voci, do maggiore <salmo>

    L’indicazione di forma si usa anche per distinguere composizioni complete e rimaneggiamenti operati dal compositore per realizzare nuove composizioni (p.es. suites di balletti o di soli brani strumentali di composizioni vocali).

    Rimaneggiamenti operati da altri sono trattati come estratti e/o riduzioni (vedi il par. 4.4 e il cap. 5)

    The Sleeping beauty : suite from the Ballet : op. 66a / Peter Ilych Tchaikovsky
    (versione contenente solo alcuni brani orchestrali, selezionati dal compositore)
    t.o. Spjaščaja krasavica <suite>, op. 66a / Čajkovskij, Pëtr Il’ič

    3.3.5.4 Numero di atti o sezioni

    Per distinguere due o più composizioni in più atti, movimenti o sezioni non disambiguabili con i criteri precedenti si può indicarne il numero, se differente.

    3.3.5.5 Numero distintivo arbitrario

    In assenza di altri elementi identificativi univoci, si può utilizzare un numero arbitrario per disambiguare composizioni riconoscibili come differenti, che abbiano mezzo di esecuzione, tonalità e forma identici e di cui non si conosca alcuno studio o edizione utile alla disambiguazione. Tale numero distintivo si riporta tra parentesi uncinate come ultimo elemento del titolo dell’opera.

    Pastorale | per Organo | del Sig.r Melchiore Chiesa
    t.o. Pastorali, organo, do maggiore <n. 2> / Chiesa, Melchiorre
    (la composizione contenuta nel manoscritto ha un incipit musicale differente rispetto a una con identico titolo, mezzo di esecuzione e tonalità già descritta nel catalogo)
    Ave Maris Stella | a due voci con organo | del Maestro Premoli Giovanni | dono al Santuario 17 Maggio 1898
    t.o. Ave maris stella, tenore, basso, organo, fa maggiore <n. 2> / Premoli, Giovanni
    (il numero distintivo è stato introdotto dal catalogatore in quanto la biblioteca possiede un altro Ave maris stella di Premoli con lo stesso organico e la stessa tonalità e in quanto la data del dono non è un valido elemento distintivo)

    3.4 Casi particolari di titolo dell’opera

    3.4.1 Titolo dell’opera per le messe e le loro parti

    (cfr. reicat 9.1.2.7 G)

    Il titolo delle messe complete e delle loro parti è sempre seguito dagli altri elementi di identificazione applicabili indicati al par. 3.3.

    3.4.1.1 Messe complete

    Per le messe complete di tutte le sezioni dell’ordinario (Kyrie, Gloria, Credo, Sanctus, Agnus Dei) si adotta come titolo dell’opera la parola Messe, seguita dagli altri elementi di identificazione.

    Messe h-moll, BWV 232 / Johann Sebastian Bach
    t.o. Messe, 2 soprani, contralto, tenore, basso, coro (8 voci), orchestra, BWV 232, si minore / Bach, Johann Sebastian

    I titoli particolari, i sottotitoli e le dedicatorie (p.es. L’homme armé, Aeterna Christi munera, Papae Marcelli, Solemnis, De confessore) si trattano come appellativi (par. 3.3.4).

    Missa celeberrima vulgo dicta Papae Marcelli : 6 vocibus concinenda / Iohannis Petraloysii Praenestini
    t.o. Messe, 6 voci <Papae Marcelli> / Palestrina, Giovanni Pierluigi da

    3.4.1.2 Messe non complete (Missa brevis)

    Le messe brevi sono generalmente messe di cui il compositore ha posto in musica solo alcune sezioni dell’ordinario; comunemente tali messe hanno titoli come Messa breve o riportano il nome delle sezioni, associato o meno al termine Messa o suo equivalente in altra lingua (p.es. Missa Kyrie et Gloria, Chirie e Gloria).

    Per le messe non complete si adotta come titolo dell’opera la parola Messe seguita da punto, spazio, dal nome delle singole sezioni che le costituiscono e dagli altri elementi di identificazione.

    Per gli estratti di messe vedi il par. 3.4.1.9.

    Se lo si ritiene opportuno sulla base delle indicazioni riportate nei repertori autorevoli, i termini come Missa brevis o simili si possono considerare appellativi e trattare come tali (par. 3.3.4).

    Kyrie e Gloria | del S.gr Francesco Di Donato
    t.o. Messe. Kyrie, Gloria, 4 voci, fa maggiore / Di Donato, Francesco
    Chirie, e Gloria a 3 in B b | Del Sig. Maestro | D’Antonio Toscani
    t.o. Messe. Kyrie, Gloria, 2 tenori, basso, orchestra, si bemolle maggiore / Toscani, Antonio
    Missa in A BWV 234 ; Kyrie-Gloria-Messe ; für Soli (SAB), Chor (SATB), 2 Querflöten, 2 Violinen, Viola und Basso continuo / Johann Sebastian Bach
    t.o. Messe. Kyrie, Gloria, soprano, contralto, basso, coro (4 voci), orchestra, BWV 234, la maggiore / Bach, Johann Sebastian
    Speranza Messa breve a 3
    t.o. Messe. Kyrie, Gloria, 2 soprani, contralto, organo, re minore / Speranza, Alessandro
    Short mass in the Ionian mode, for SATB a cappella / Giovanni Pierluigi da Palestrina
    t.o. Messe. Kyrie, Gloria, 4 voci <Missa brevis> / Palestrina, Giovanni Pierluigi da
    ma
    Missa brevis D major, K 194 / Wolfgang Amadeus Mozart
    t.o. Messe, 4 voci, coro, orchestra, KV 194, re maggiore <Missa brevis> / Mozart, Wolfgang Amadeus
    (la messa è composta di tutti i brani dell’ordinario ma per la sua durata è conosciuta come Missa brevis)
    < Missa brevis, KV 194 / Mozart, Wolfgang Amadeus
    (rinvio dall’appellativo)

    3.4.1.3 Singole sezioni di messa

    Per le composizioni costituite da singole sezioni dell’ordinario della messa si adotta come titolo dell’opera il nome della sezione, seguito dagli altri elementi di identificazione.

    Si adotta il titolo della sezione anche se la composizione vera e propria inizia dopo un’introduzione in canto gregoriano o a partire da un versetto successivo al primo.

    Per gli estratti di messe vedi il par. 3.4.1.9.

    Gloria for soprani and alto soli, chorus and orchestra / Antonio Vivaldi
    t.o. Gloria, 3 voci, coro, orchestra, RV 589, re maggiore / Vivaldi, Antonio

    3.4.1.4 Sezioni di messa non complete

    Per le composizioni costituite da più versetti di una sezione dell’ordinario della messa si adotta come titolo dell’opera il nome della sezione, seguito da punto spazio e dall’elenco dei versetti posti in musica. Seguono gli altri elementi di identificazione.

    Qui Tollis | e | Quoniam | Del M:ro Vincenzo Menghi Ac:o Fil:o di Bologna e Viterbo
    t.o. Gloria. Qui tollis, Quoniam, 3 voci, orchestra, sol minore / Menghi, Vincenzo

    3.4.1.5 Singoli versetti di messa

    Per i versetti di messa posti in musica singolarmente si adotta come titolo dell’opera l’incipit del testo del versetto, seguito dagli altri elementi di identificazione.

    Qui sedes a soprano e organo obbligato / F. Basili
    t.o. Qui sedes, soprano, organo, fa maggiore / Basili, Francesco

    3.4.1.6 Messe di Requiem

    Per le messe con il proprio dei defunti (intitolate p.es. Missa defunctorum, Messa dei morti) si adotta come titolo dell’opera l’espressione Messe di Requiem, seguita dagli altri elementi di identificazione.

    Requiem for four solo voices and chorus / Giuseppe Verdi
    t.o. Messe di Requiem, 4 voci, coro, orchestra, H 3 / Verdi, Giuseppe

    Per tutti gli altri casi si seguono i principi illustrati nei punti precedenti.

    Requiem aeternam per coro misto a cappella a 8 voci / Franco Dominutti
    t.o. Requiem, coro (8 voci) / Dominutti, Franco
    (la composizione consiste della sola preghiera Requiem aeternam)

    3.4.1.7 Messe con il proprio

    Le messe possono comprendere oltre alle sezioni comuni (Kyrie, Gloria, Credo, Sanctus, Benedictus, Agnus Dei) anche le parti destinate a singole festività, celebrazioni o solennità dell’anno liturgico, cioè non solo l’ordinario, ma anche il proprio (introito, graduale, alleluia, tratto, offertorio e communio).

    In questo caso si adotta come titolo dell’opera la parola Messe, seguita dall’indicazione della festività, del santo o dell’occasione liturgica, in italiano, e dagli altri elementi di identificazione. Per la terminologia per l’anno liturgico cfr. Guida a una descrizione uniforme dei manoscritti e al loro censimento, Roma: ICCU, 1994, Appendice III: I manoscritti liturgici, a cura di Bonifacio Baroffio, in particolare Tab. I, pp. 169-170, https://manus.iccu.sbn.it/documents/35234/44369/Guida+alla+Catalogazione+Uniforme.pdf.

    Faeria IV Cinerum ad Missam | A:G: 1787
    t.o. Messe del mercoledì delle ceneri, 4 voci, basso continuo, fa maggiore / Grotto, Antonio
    Missa de nativitate D.N.J.Chr. : für vierstimmigen gemischten Chor mit obligater Orgelbegleitung : op. 65 / komp. von Ludwig Ebner
    t.o. Messe di Natale, coro (4 voci), organo, op. 65 / Ebner, Ludwig

    3.4.1.8 Proprio della messa

    Se la composizione comprende unicamente l’insieme delle parti del proprio per una festività o solennità (introito, graduale, alleluia, tratto, offertorio e communio) e non l’ordinario, si adotta come titolo dell’opera l’espressione Messe. Proprio di, seguita dall’indicazione della ricorrenza a cui il proprio si riferisce.

    In festo S. Francisci Salesii : proprium missae ad chorum trium vocum virilium (T1,T2,B) / presb. T. Tassi
    t.o. Messe. Proprio di S. Francesco di Sales, coro (2 tenori, basso), si bemolle maggiore / Tassi, Torquato

    3.4.1.9 Estratti di messe

    Gli estratti di messe consistono in una o più parti componenti di messe delle quali l’autore ha musicato anche altre sezioni, a differenza dei casi elencati ai par. 3.4.1.2-3.4.1.5 che riguardano composizioni compiute, concepite come tali anche se non sono state poste in musica tutte le sezioni della messa.

    Per gli estratti di messe vedi il par. 4.5.

    Qui sedes aus der h-Moll Messe / von J. S. Bach
    t.o. Messe, 2 soprani, contralto, tenore, basso, coro (8 voci), orchestra, BWV 232, si minore. Qui sedes / Bach, Johann Sebastian
    Sanctus a sei voci nella Messa di Papa Marcello / di G. Pier Luigi da Palestrina
    t.o. Messe, 6 voci <Papae Marcelli>. Sanctus / Palestrina, Giovanni Pierluigi da

    3.4.2 Titolo dell’opera per le altre composizioni liturgiche

    (cfr. reicat 9.1.2.7 H)

    3.4.2.1 Inni, graduali, salmi, etc.

    Per le composizioni liturgiche su testi in uno o più versetti (p.es. inni, graduali, salmi), si adotta come elemento iniziale l’incipit del testo del primo versetto, anche se le prime parole sono in canto gregoriano o sono omesse o se la composizione inizia a partire da un versetto successivo al primo. Seguono gli altri elementi di identificazione (mezzo di esecuzione, tonalità o modo, numero di catalogo tematico o d’opera, etc., vedi il par. 3.3).

    Il nome della forma liturgica non si adotta come elemento iniziale del titolo dell’opera ma, se necessario, solo come elemento di disambiguazione, (cfr. il par. 3.3.5.3).

    1.° Responsorio / [Giovanni Paisiello]
    t.o. Subvenite Sancti Dei, 4 voci, archi, mi minore / Paisiello, Giovanni

    3.4.2.2 Versi alleluiatici

    Per i versi alleluiatici si adotta come elemento iniziale il termine Alleluia, seguito dall’incipit del versetto seguente, con l’iniziale maiuscola, separato da spazio, e dagli altri elementi di identificazione (mezzo di esecuzione, tonalità o modo, numero di catalogo tematico o d’opera, etc., vedi il par. 3.3).

    Post Epistolam | in die Solemnitate Pasquali | a 2 voci eguali | con Organo | di | Federico Chiesa
    t.o. Alleluia Pascha nostrum, 2 voci, organo, do maggiore / Chiesa, Federico

    3.4.2.3 Lamentazioni della Settimana Santa

    Per le lamentazioni della Settimana Santa (o di Geremia, o in Parasceve, dette talora Lezioni, ma da non confondere con le Lectiones, ossia Lezioni o Letture dei morti, né con l’Ufficio delle tenebre o Tenebre) si adotta come elemento iniziale il termine Lamentazioni, seguito dagli altri elementi di identificazione (mezzo di esecuzione, tonalità o modo, numero di catalogo tematico o d’opera, etc., vedi il par. 3.3).

    Se la composizione non comprende tutte le lamentazioni del triduo, si specifica il nome del giorno o dei giorni (separato da punto, spazio); se non comprende tutte le lamentazioni di un giorno, al nome del giorno segue il numero d’ordine della lamentazione o delle lamentazioni contenute.

    Spesso nei manoscritti e nelle stampe musicali i giorni del triduo vengono indicati in maniera difforme rispetto al calendario liturgico; per un prospetto degli incipit e dei giorni vedi Appendice B.

    Le Tre Lamentazioni del Giovedì Santo | Composte dal Maestro | A. Bustini
    t.o. Lamentazioni. Giovedì santo, soprano, organo / Bustini, Alessandro
    Aleph. Ego vir videns | La Terza Lamentazione del Giovedì Santo | per Solo Soprano con Accomp.to d’Organo | Del Sig.r Gio. Giuseppe Nigri
    t.o. Lamentazioni. Venerdì santo, 3., soprano, organo, do minore / Nigri, Giovanni Giuseppe

    3.4.2.4 Litanie

    Per le litanie si adotta come elemento iniziale la parola Litanie seguita da spazio e dal riferimento alla personalità o figura invocata (p.es. Litanie Lauretane, Litanie della Beata Vergine Maria, Litanie di S. Giuseppe, Litanie del Preziosissimo sangue).

    Litanie del S. Cuore di Gesu per tenore e basso / Filippo Mazio
    t.o. Litanie del Sacro Cuore, tenore, basso, organo / Mazio, Filippo

    3.4.2.5 Libri liturgici

    Per il libri liturgici si adotta come titolo il termine italiano, secondo le indicazioni della Guida a una descrizione uniforme dei manoscritti e al loro censimento, https://manus.iccu.sbn.it/documents/35234/44369/Guida+alla+Catalogazione+Uniforme.pdf (Roma, ICCU, 1990), Appendice III, I manoscritti liturgici, vedi anche il par. 6.5.

    I titoli dei libri liturgici (p.es. antifonario graduale, messale) si riportano al singolare.

    3.4.2.6 Composizioni di liturgie diverse dalla cattolico-romana o di altre religioni

    Per le composizioni su testi liturgici di riti diversi da quello cattolico-romano (p.es. ambrosiano, greco-ortodosso) o di altre confessioni religiose si usano criteri analoghi, facendo riferimento ai rispettivi libri liturgici.

    ’Elohim, hashivenu : Psalm 80:4, 8, 20 / Salomone Rossi
    t.o. ’Elohim hashivenu, 4 voci, NR 8 / Rossi, Salomone
    Halleluja Tu es sacerdos / Pontificia schola ambrosiana ; Gianluigi Rusconi [direttore]
    Halleluja Tu es sacerdos, coro
    (testo del rito ambrosiano)

    3.4.3 Titoli delle sonate a tre, a quattro, a cinque, etc.

    Queste composizioni, variamente intitolate nelle fonti del Sei-Settecento, sono scritte per parti acute e basso. Non di rado nelle risorse originali gli strumenti non sono specificati o sono indicati strumenti alternativi. Nel titolo dell’opera ci si riferisce al numero di parti che segue il termine sonate. Quando l’organico non è specificato lo si omette. A partire dalla seconda metà del Settecento è opportuno utilizzare termini quali trii, quartetti, etc.

    Sonates en trio pour les flûtes-traversières, violons, ou haubois, avec la basse, œuvre douzième, par Mr. Boismortier
    t.o. Sonate a tre, op. 12 / Boismortier, Joseph Bodin de
    VI sonate a due flauti traversieri o sia due violini e basso, op. XII, di Carlo Tessarini
    t.o. Sonate a tre, 2 flauti o 2 violini, basso continuo, op. 12 / Tessarini, Carlo
    Triosonate E-moll fur Alt-Blockflöte (Querflöte, Violine), Oboe (Querflöte, Violine) und basso continuo / Georg Philipp Telemann
    t.o. Sonate a tre, flauto, oboe, basso continuo, TWV 42,e6, mi minore / Telemann, Georg Philipp
    (l’organico originale è ricavato dal catalogo tematico)
    ma
    Sonata a 3 | due violini e violoncello | del sig.r Luigi Boccherini
    t.o. Trii, 2 violini, violoncello, G 77 / Boccherini, Luigi
    (le composizioni per due violini e violoncello di Boccherini sono denominate trii nel catalogo tematico Gérard)

    3.4.4 Opere di un autore con varianti del titolo e varianti del contenuto

    (cfr. reicat 9.3, 10.3)

    Le opere di un compositore possono presentarsi nelle risorse con varianti nel titolo o nel contenuto che si possono ricondurre a un unico titolo dell’opera o si possono distinguere, con titoli dell’opera differenti. Si possono presentare i seguenti casi:

    1. titoli differenti attribuiti alla stessa opera (par. 3.4.4.1);
    2. opere diverse con titolo uguale o simile (par. 3.4.4.2);
    3. versioni di un’opera par. 3.4.4.3);
    4. suites di balletti (par. 3.4.4.4).

    3.4.4.1 Titoli differenti attribuiti alla stessa opera

    Le varianti del titolo di una composizione non comportano la creazione di un nuovo titolo dell’opera, anche se l’opera è rimaneggiata nella struttura o nei personaggi, quando nei repertori sono ricondotte allo stesso titolo o quando le varianti sono trascurabili.

    Dai titoli non adottati è opportuno fare rinvio (vedi il par. 9.1.1).


    La traviata / libretto di Francesco Maria Piave ; musica del maestro Giuseppe Verdi
    Violetta : melodramma tragico in tre atti di Francesco Maria Piave / musica del maestro Giuseppe Verdi
    (libretti per musica; Violetta è un titolo utilizzato per alcune rappresentazioni)
    t.o. La traviata / Piave, Francesco Maria
    < Violetta / Piave, Francesco Maria
    Rosmonda d’Inghilterra | Originale | Donizetti | Milano 1834 per Firenze
    Eleonora di Guienna : dramma tragico posto in musica dal Cav.re Donizzetti
    Leonora di Guienna : tragedia lirica di Felice Romani / posta in musica dal Cavaliere Donizetti
    t.o. Rosmonda d’Inghilterra / Donizetti, Gaetano
    < Eleonora di Guienna / Donizetti, Gaetano
    < Leonora di Guienna / Donizetti, Gaetano
    (l’opera è riportata dai repertori come Rosmonda d’Inghilterra; il titolo Eleonora di Guienna è frutto di una trasformazione che non ne ha fatto una nuova opera)
    Lionello | Musica | Del M.o Giu.e Verdi | Atto Primo
    Clara di Perth | M.o Verdi | Preludio | Atto Primo
    t.o. Rigoletto, H 53 / Verdi, Giuseppe
    < Lionello / Verdi, Giuseppe
    < Clara di Perth / Verdi, Giuseppe
    (Lionello e Clara di Perth sono titoli usati in alcune rappresentazioni di Rigoletto)

    3.4.4.2 Opere diverse di un autore con titolo uguale

    Due o più opere diverse dello stesso compositore con titolo dell’opera uguale in tutti i suoi elementi, si disambiguano con opportune qualificazioni tra parentesi uncinate (vedi il par. 3.3.5).

    Tra i titoli si possono fare rinvii reciproci (vedi il par. 9.2).

    Demofoonte / Niccolo Jommelli ; introduction by Howard Mayer Brown
    (riproduzione del manoscritto: Stuttgart, Württembergische Landesbibliothek, MS 240 a-c, relativo alla versione composta e andata in scena a Stoccarda nel 1764)
    t.o. Demofoonte <1764> / Jommelli, Niccolò
    Demofoonte : dramma per musica : (Napoli 1770) / Niccolò Jommelli ; libretto di Pietro Metastasio ; edizione critica a cura di = Kritische Edition von = critical edition by Tarcisio Balbo
    (edizione basata sulla versione composta e andata in scena a Napoli nel 1770, completamente diversa dalla precedente)
    t.o. Demofoonte <1770> / Jommelli, Niccolò

    3.4.4.3 Versioni di un’opera

    (cfr. reicat 9.4)

    Il termine versione viene qui utilizzato per indicare una composizione che è stata sottoposta dal suo autore a revisione o parziale rifacimento (con integrazioni, tagli, aggiunte o modifiche) senza l’intenzione di creare una nuova opera, oppure è stata all’origine concepita in due o più varianti (per organico, durata, lingua, etc.).

    Se si considera opportuno distinguere con differenti titoli dell’opera le versioni di una composizione si possono utilizzare gli elementi di identificazione elencati al par. 3.3. Nel caso tali elementi non fossero sufficienti alla disambiguazione se ne possono utilizzare altri, tra parentesi uncinate e accompagnati se necessario dal termine versione:

    1rightarrow blue.svg In un catalogo partecipato come SBN, quando sono già presenti titoli dell’opera che non distinguono fra versioni diverse di una composizione, non è opportuno crearne di nuovi.
    • data della versione o della revisione;
    • numero di versione;
    • numero di atti o parti;
    • lingua;
    • luogo di composizione, rappresentazione o pubblicazione;
    • nome del curatore o dell’editore;
    • altro.
    Danze ungheresi : per pianoforte a 4 mani / Brahms
    t.o. Ungarische Tänze, pianoforte a 4 mani, WoO 1 / Brahms, Johannes
    (versione per pianoforte a quattro mani)
    Ungarische Tänze : Ausgabe für Klavier zu zwei Händen / Johannes Brahms
    t.o. Ungarische Tänze, pianoforte, WoO 1 / Brahms, Johannes
    (versione per pianoforte a due mani con lo stesso numero di catalogo tematico)
    Quartetto Nei giardini di Kensington : versione per flauto, violino, violoncello e pianoforte / Irlando Danieli
    t.o. Nei giardini di Kensington, flauto, violino, violoncello, pianoforte / Danieli, Irlando
    Quartetto Nei giardini di Kensington : versione per flauto, violino, chitarra e pianoforte / Irlando Danieli
    t.o. Nei giardini di Kensington, flauto, violino, chitarra, pianoforte / Danieli, Irlando
    (si tratta di due versioni paallele della stessa composizione con organici diversi)
    III. Symphonie d-Moll : (Wagner-Symphonie) : Fassung von 1873 / Anton Bruckner
    t.o. Sinfonie, n. 3, re minore <versione 1873> / Bruckner, Anton
    3. Symphonie in d-Moll : 2. Fassung von 1878 : mit Einführung und den Hauptvarianten der Endfassung / Anton Bruckner
    t.o. Sinfonie, n. 3, re minore <versione 1878> / Bruckner, Anton
    3. Symphonie d-Moll : Fassung von 1889 / Anton Bruckner
    t.o. Sinfonie, n. 3, re minore <versione 1889> / Bruckner, Anton
    Brindisi : 1. versione secondo l’autografo / [Giuseppe Verdi] ; versi di Andrea Maffei
    t.o. Brindisi <versione n. 1> / Verdi, Giuseppe
    Brindisi : 2. versione secondo la prima edizione / [Giuseppe Verdi] ; versi di Andrea Maffei
    t.o. Brindisi <versione n. 2> / Verdi, Giuseppe

    3.4.4.4 Suites di balletti, remix, rimaneggiamenti

    Le suites di balletti, i remix e i rimaneggiamenti di opere preesistenti creati dal compositore stesso sono nuove opere e danno luogo alla creazione di nuovi titoli dell’opera. Per gli elementi di disambiguazione vedi anche il par. 3.3.5.

    Questi rimaneggiamenti non si devono confondere con le elaborazioni, per cui vedi il cap. 7.

    Histoire du soldat : lue, joué et dansée: en deux parties / Igor Strawinsky ; texte de C. F. Ramuz
    t.o. Histoire du soldat, K 29 / Stravinskij, Igorʹ Fëdorovič
    (composizione completa per voce recitante e sette strumenti, le altre versioni sono identificate con lo stesso numero di catalogo tematico)
    Suite from l’Histoire du soldat : for clarinet, violin and piano / Igor Strawinsky ; arranged by the composer
    t.o. Histoire du soldat, K 29 <suite per trio> / Stravinskij, Igorʹ Fëdorovič
    (versione rimaneggiata dal compositore contenente solo cinque brani strumentali per clarinetto, violino e pianoforte)
    L’histoire du soldat / Igor Strawinsky ; Proff. Darrieux (violino), Boussagol (contrabbasso), Godeau (clarinetto), Dherin (fagotto), Faveau (tromba), Delbos (trombone), Morel (Tamburi) ; sotto la direz. M.o Igor Strawinsky
    t.o. Histoire du soldat, K 29 <versione per sette strumenti> / Stravinskij, Igorʹ Fëdorovič
    (versione rimaneggiata dal compositore per sette strumenti, senza voce recitante)

    Note

    1. Le reicat privilegiano la formulazione al singolare, lasciando l’opzione per quella plurale, qui preferita secondo l’uso ormai consolidato a livello nazionale e internazionale. L’uso del plurale, anche se è noto che l’autore ha composto soltanto un brano di una determinata forma, è giustificato dall’esigenza di standardizzare i canali di accesso.