Norme musica non pubblicata/Capitolo 3/3.2.1

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3.2.2 Fonte delle informazioni per le registrazioni sonore e audiovisive
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3.2.1 Fonte delle informazioni per le risorse di musica notata

Exquisite-kfind.png Cfr. REICAT 3.2.1.

3.2.1.1 Frontespizio

Exquisite-kfind.png Cfr. REICAT 3.2.1 A.

Per frontespizio si intende la pagina di una risorsa destinata a presentare formalmente il titolo e altre informazioni essenziali sulla risorsa stessa e posta generalmente prima dell’inizio del contenuto. Insieme al titolo vi compaiono di solito altre informazioni rilevanti sulla risorsa stessa (o sulle opere che questa presenta o comunque sul suo contenuto), l’indicazione della o delle responsabilità più significative e, a volte, le indicazioni relative alla realizzazione (luogo, produttore e data).

Nelle risorse in più unità (monografiche o seriali) il frontespizio contiene di solito anche indicazioni numeriche o cronologiche o informazioni d’altro genere relative alla singola unità.

Si considera frontespizio, nelle norme che seguono, la pagina che presenta il titolo, anche se manca di tutti o quasi tutti gli altri elementi. In alcune risorse il frontespizio può essere all’origine interamente o in parte stampato (o realizzato con altre modalità grafiche o tipografiche) e non esclusivamente manoscritto.

Non rientrano nella definizione di frontespizio:

  1. la coperta, ossia una parte esterna, in genere scritta separatamente e su materiale differente;
  2. una pagina (p.es. il recto di una carta di guardia) che reca un titolo breve (ed eventualmente altre informazioni) ma che precede un frontespizio con dati più completi;
  3. una pagina iniziale di indice o sommario, anche se reca il titolo;
  4. la pagina iniziale del testo, anche se reca il titolo (intitolazione, per la quale vedi par. 3.2.1.5).

Per la presenza di più frontespizi nella stessa unità, vedi il par. 3.2.1.6; per le risorse in più unità, vedi il par. 3.2.1.7.

3.2.1.2 Informazioni distribuite

Exquisite-kfind.png Cfr. REICAT 3.2.1 B.

In alcuni casi le informazioni normalmente presenti sul frontespizio sono distribuite graficamente su due pagine a fronte, di solito senza ripetizioni, che si considerano nel loro insieme come frontespizio. La particolarità si può segnalare in area 7 (cfr. il par. 4.7.1.8.3).

Sono esclusi, però, i casi nei quali il frontespizio, sulla pagina di destra, è accompagnato da una pagina a fronte che presenta un altro frontespizio (p.es. in una lingua o scrittura diversa) o è preceduto dall’equivalente di un’antiporta o da una pagina che reca informazioni accessorie, in analogia a un occhietto o al verso del frontespizio (cfr. il par. 3.2.1.5).

In alcune circostanze, inoltre, più frontespizi separati vengono trattati come un unico frontespizio (cfr. il par. 3.2.1.5.1).

3.2.1.3 Frontespizi riprodotti

Exquisite-kfind.png Cfr. REICAT 3.2.1 C.

Si considera frontespizio della risorsa anche una pagina che riproduce interamente o in parte il frontespizio di una pubblicazione di cui la risorsa è copia fedele.

Informazioni presenti sul frontespizio ma che non si applicano alla risorsa da descrivere (p.es. il nome dell’editore, la data o un’indicazione di serie dell’originale) si riportano in area 7, quando indicato (cfr. il par. 4.7.2.3), e non nelle altre aree della descrizione.

3.2.1.4 Assenza di frontespizio

Exquisite-kfind.png Cfr. REICAT 3.2.1 D.

Per le risorse prive di un frontespizio si sceglie come fonte primaria per la descrizione un’altra parte della risorsa, che si utilizza come sostituto del frontespizio (cfr. il par. 3.2.1.5).

Si ricorre a un sostituto del frontespizio, da utilizzare come fonte primaria per la descrizione, anche nei casi in cui la risorsa presenta un frontespizio (o più frontespizi, vedi il par. 3.2.1.6) non idoneo a essere utilizzato come fonte primaria, p.es. perché non contiene un titolo d’insieme (complessivo).

3.2.1.5 Sostituto del frontespizio

Exquisite-kfind.png Cfr. REICAT 3.2.2.

Per le risorse di musica notata che non hanno frontespizio, o nelle quali il frontespizio non risponde al criterio dell’autenticità (cfr. il par. 3.2) (o per le quali occorre scegliere come fonte primaria per la descrizione una fonte diversa) si considera sostituto del frontespizio la parte che ne svolge le funzioni secondo i criteri di preferenza indicati, sempre tenendo come prioritario il criterio dell’autenticità:

  1. per le risorse moderne, cfr. il par. 3.2.1.5.1;
  2. per i manoscritti antichi, cfr. il par. 3.2.1.5.2;
  3. per le risorse monografiche multiparte, cfr. il par. 3.2.1.7.2.

Per le risorse costituite da un solo foglio (scritto su una o entrambe le facce), non piegato come in un fascicolo, si considera sostituto del frontespizio l’intero foglio.

Si può utilizzare come sostituto del frontespizio solo una delle parti della risorsa. Quando si utilizza come sostituto del frontespizio una coperta, una cartella o un contenitore, si intende la parte di essa che reca formalmente il titolo (di solito la parte anteriore o frontale), mentre le altre parti (p.es. il retro o il dorso) si considerano fonti complementari (cfr. il par. 3.2.1.8).

Gli elementi trascritti dal sostituto del frontespizio si riportano come quelli trascritti dal frontespizio, senza parentesi quadre.

3.2.1.5.1 Sostituto del frontespizio per le risorse di musica notata e i manoscritti a partire dal 16.-17. secolo

Per le risorse musicali monografiche di musica notata e per i manoscritti a partire dal 16.-17. secolo che non hanno frontespizio il sostituto del frontespizio si sceglie secondo il seguente ordine di preferenza:

  1. l’intitolazione, ossia il titolo (con eventuali altre informazioni) che figura in testa o al principio della prima pagina del testo o della musica;
  2. altre pagine o testi preliminari;
  3. la sottoscrizione, rubrica finale o colophon, ossia la pagina o parte di pagina posta alla fine della risorsa che fornisce informazioni sulla risorsa (di solito soprattutto riguardo alla redazione);
  4. la coperta, il dorso o etichette sovrapposte, compresa una cartella o custodia staccata.

L’incipit, così come altre pagine o documentazione allegate possono essere tenuti in considerazione per l’elaborazione del titolo, ma non come sostituto del frontespizio.

Si indica in area 7 quale parte della risorsa è stata scelta come sostituto del frontespizio (cfr. il par. 4.7.1.7.1) nei seguenti casi:

  1. se la risorsa presenta più parti che potevano essere scelte a questo scopo (p.es. sia una coperta che un’intitolazione, o un’intitolazione e una sottoscrizione);
  2. se la risorsa presenta uno o più frontespizi che non sono stati utilizzati come fonte primaria (cfr. il par. 3.2.1.4) oppure una o più pagine che potrebbero essere considerate un frontespizio.

3.2.1.5.2 Sostituto del frontespizio per i manoscritti fino al 15.-16. secolo

Per i manoscritti fino al 15.-16. secolo che non hanno frontespizio (e neppure una pagina iniziale che rechi anche soltanto un titolo breve) si sceglie come sostituto del frontespizio la parte che presenta le informazioni sul manoscritto nella maniera più completa e con la maggiore evidenza formale: p.es. l’intitolazione, o più raramente la sottoscrizione, l’incipit o l’explicit (ossia le frasi iniziali o finali nelle quali si fa riferimento all’opera o al testo), il taglio dei fogli o nel periodo più recente una coperta originale.

La fonte scelta si indica in area 7 (cfr. il par. 4.7.1.7.1).

3.2.1.5.3 Sostituto del frontespizio per i manoscritti orientali o in scritture diverse

Nei manoscritti orientali o col testo in scritture diverse dall’alfabeto latino non si considera frontespizio una pagina che reca soltanto il titolo (oppure il titolo ed eventuali altri elementi) in forma calligrafica o in una lingua occidentale, mentre le informazioni complete si trovano nella sottoscrizione.

In questi casi, di norma, si utilizza come sostituto del frontespizio la sottoscrizione; in mancanza si segue l’ordine di preferenza per i manoscritti antichi. La fonte scelta si indica in area 7 quando non è la sottoscrizione (cfr. il par. 4.7.1.7.1).

3.2.1.6 Manoscritti con più frontespizi (o altre fonti primarie) nella stessa unità

Exquisite-kfind.png Cfr. REICAT 3.2.3.

Quando un manoscritto costituito da una sola unità presenta più frontespizi (o altre fonti primarie dello stesso tipo) si sceglie quello relativo specificamente al manoscritto da descrivere: p.es. quello della monografia invece di quello della serie, quello complessivo invece di quelli relativi a singole componenti del suo contenuto. Se si descrivono individualmente le unità di un manoscritto in più unità si individua per ciascuna la fonte primaria appropriata (vedi Capitolo 5 - Descrizione di risorse in più unità).

3.2.1.6.1 Manoscritti con frontespizi per ogni componente

Quando il manoscritto presenta più frontespizi (o altre fonti primarie) relativi ciascuno a una diversa componente del suo contenuto (p.es. un frontespizio per ciascuna opera nei manoscritti che contengono più opere), senza un frontespizio complessivo o d’insieme:

  1. si sceglie come fonte primaria (sostituto del frontespizio) una fonte interna d’insieme di tipo diverso (p.es. un contenitore), se esiste e presenta un titolo complessivo (non semplicemente i titoli delle singole componenti), avvertendo in area 7, oppure
  2. in mancanza di una fonte interna d’insieme che presenti un titolo complessivo, la fonte primaria si considera costituita dalla serie dei frontespizi relativi alle diverse componenti, nell’ordine in cui si presentano o vanno considerati.

3.2.1.6.2 Manoscritti bifronti

Per i manoscritti bifronti, o quando comunque non è evidente l’ordine in cui si presentano le componenti del manoscritto o le relative fonti, si tiene conto di qualsiasi elemento materiale che indichi quale componente vada considerata per prima (p.es. una numerazione di serie o d’altro genere, le diciture sul dorso, la presenza o assenza e la disposizione dei preliminari o di dati informativi sulla redazione, o, in mancanza di altre distinzioni, la prevalenza quantitativa nel contenuto).

Non si considerano privi di un frontespizio (o altra fonte primaria) d’insieme, però, i manoscritti che hanno:

  1. un frontespizio (o altra fonte primaria) generale, anche se non comprende l’intero contenuto (p.es. se non menziona testi aggiunti o altre componenti accessorie dotate di un proprio frontespizio), oppure
  2. più frontespizi (o altre fonti primarie) in diverse lingue o scritture con informazioni corrispondenti (cfr. il par. 3.2.1.6.1), anche se ciascun frontespizio è premesso alla parte nella relativa lingua (p.es. in manoscritti bifronti o quando si succedono versioni in lingue diverse ciascuna con un proprio frontespizio).

3.2.1.6.3 Manoscritti con frontespizi in diverse lingue o scritture

Quando il manoscritto presenta più frontespizi (o altre fonti primarie) in diverse lingue o scritture, con informazioni sostanzialmente corrispondenti, a parità di autenticità si preferisce di norma:

  1. quello nella lingua o scrittura del contenuto del manoscritto (o del suo contenuto principale),
  2. oppure, se il criterio precedente non è applicabile o non è sufficiente (p.es. perché il contenuto non utilizza il linguaggio o è in più lingue o scritture in maniera all’incirca uguale),

  3. il frontespizio (o altra fonte primaria) in italiano, se esiste, o altrimenti quello nella lingua preferita secondo il seguente ordine: latino, inglese, francese, spagnolo, tedesco, altre lingue romanze, altre lingue in alfabeto latino, greco, russo, altre lingue in alfabeto cirillico, lingue in altri alfabeti o sistemi di scrittura.

3.2.1.6.4 Frontespizi diversi

Negli altri casi o a parità di altre condizioni si preferisce:

  1. tra due frontespizi a fronte, quello di destra (recto), salvo quando le due pagine vanno considerate nel loro insieme come frontespizio (cfr. il par. 3.2.1.2);
  2. tra due o più frontespizi in successione quello che si presenta per primo o che ha maggiore rilievo grafico.

3.2.1.7 Fonte primaria e base della descrizione per manoscritti in più unità

Exquisite-kfind.png Cfr. REICAT 3.3.

Per i manoscritti in più unità si sceglie come fonte primaria, possibilmente, quella di una sola unità, secondo le indicazioni che seguono. L’unità scelta fornisce la base della descrizione per gli elementi che si riferiscono al manoscritto nel suo insieme, da integrare con le informazioni fornite dalle altre unità come indicato dalle norme.

Eventuali variazioni fra le unità si segnalano come indicato dalle norme specifiche.

Per i manoscritti che non presentano il titolo d’insieme sulle fonti primarie delle singole unità, vedi il par. 3.2.1.6.1.

3.2.1.7.1 Manoscritti monografici in più unità

Exquisite-kfind.png Cfr. REICAT 3.3.1.

Per la descrizione d’insieme di manoscritti monografici in più unità (redatte insieme o in tempi successivi) si sceglie come fonte primaria, se esiste, la fonte che presenta gli elementi dell’area del titolo e delle indicazioni di responsabilità per il manoscritto nel suo complesso.

Se il titolo d’insieme e le informazioni connesse si trovano sulla fonte primaria per le singole unità (in genere insieme a informazioni specifiche su ciascuna unità), si utilizza come fonte primaria:

  1. quando un manoscritto presenta più unità successive (p.es. una partitura di un’opera in tre atti suddivisa in tre volumi), il frontespizio della prima unità;
  2. quando un manoscritto presenta un’unità complessiva e più unità parziali (p.es. partitura e parti), il frontespizio dell’unità complessiva;
  3. quando un manoscritto presenta più unità allo stesso livello e destinate a una lettura parallela e contemporanea ai fini dell’esecuzione (p.es. un manoscritto in parti), il frontespizio più completo.

Se unità successive sono redatte in componenti staccate (pecie, fascicoli di una partitura, brani di uno stesso volume non legati, etc.) destinate a essere unite insieme si preferisce, se possibile, il frontespizio (o il suo sostituto) corrispondente all’unità compiuta, non quello della prima pecia, fascicolo, etc.

Se gli elementi dell’area del titolo e delle indicazioni di responsabilità per il manoscritto nel suo complesso non si trovano sulla fonte primaria per le singole unità ma su una fonte complementare dedicata a presentarle (p.es. la pagina contro il frontespizio oppure quella che lo precede a mo’ di occhietto) si utilizza questa come fonte primaria, sempre basandosi, in caso di variazioni, sulla prima unità. Una fonte di questo tipo si preferisce alla fonte primaria dell’unità (p.es. al frontespizio del primo volume che reca sia il titolo d’insieme sia quello del volume stesso) quando presenta formalmente informazioni più complete sul manoscritto nel suo complesso; la fonte scelta in questo caso si segnala in area 7 (cfr. il par. 4.7.1.7.1).

Altrimenti, se le singole unità non presentano l’informazione complessiva sulla fonte primaria o in una fonte complementare dedicata a essa, si sceglie come fonte primaria una fonte d’insieme di tipo diverso, di solito un contenitore (o documentazione allegata), segnalandolo in area 7 (cfr. il par. 4.7.1.7.1).

Se oltre alla descrizione d’insieme si redigono descrizioni distinte per le singole unità (vedi Capitolo 5 - Descrizione di risorse in più unità) si individua per ciascuna la fonte primaria appropriata.

3.2.1.7.2 Manoscritti monografici multiparte e seriali

Exquisite-kfind.png Cfr. REICAT 3.3.3.

Per i manoscritti monografici multiparte e seriali si sceglie come fonte primaria per la descrizione della serie, se possibile, il frontespizio (o il suo sostituto) della prima unità o componente (primo volume, fascicolo, etc.).

Se la prima unità o componente non è disponibile si seguono le indicazioni del par. 1.2.1, specificando in area 7 la fonte utilizzata o, in mancanza, l’unità o componente su cui la descrizione è basata (cfr. par. 4.7.9).

3.2.1.7.3 Manoscritti compositi

La descrizione di un manoscritto composito riflette la situazione corrente del manoscritto stesso, con ulteriori informazioni relative al suo inizio o a periodi precedenti. Si sceglie quindi come fonte primaria quella dello stato corrente.

3.2.1.8 Fonti complementari per le risorse di musica notata

Exquisite-kfind.png Cfr. REICAT 3.4.

Sono fonti complementari per le risorse di musica notata, in ordine di preferenza:

  1. l’intitolazione, ossia il titolo (con eventuali altre informazioni) che figura in testa o al principio della prima pagina del testo o della musica,
  2. i preliminari, ossia le pagine che precedono la prima pagina di musica (o dell’introduzione o prefazione, dell’indice, etc.): comprendono di solito il verso del frontespizio, la pagina contro il frontespizio, quella che lo precede a mo’ di occhietto e, in alcuni casi, il recto della carta che segue il frontespizio, se reca informazioni analoghe a quelle che compaiono in genere sul verso del frontespizio o nella pagina analoga a un occhietto;
  3. la sottoscrizione (o la pagina o parte di pagina che comprende l’indicazione di redazione);
  4. la coperta, compresi il dorso, il piatto posteriore ed eventuali risvolti, e, se presenti, la sovraccoperta, la custodia o altri contenitori facenti storicamente parte della risorsa.

Sono compresi tra i preliminari eventuali altri frontespizi oltre quello scelto come fonte primaria (cfr. il par. 3.2.1.6) e, quando la coperta è utilizzata come sostituto del frontespizio, il piatto posteriore (cfr. il par. 3.2.1.5).

Le fonti complementari si utilizzano nell’ordine sopra indicato. Inoltre si preferisce il piatto anteriore della coperta al dorso e questo al piatto posteriore, l’esterno della coperta alla parte interna e la coperta stessa alla sovraccoperta e alla custodia.

Non è compreso tra le fonti complementari il titolo corrente.

Per i manoscritti seriali sono fonti complementari anche la parte superiore della prima pagina, l’intitolazione, la pagina o la parte di una pagina in cui compaiono, insieme al titolo, informazioni sulla proprietà etc., la pagina del sommario ed eventuali altre pagine preliminari.

Per i manoscritti costituiti da un solo foglio, non piegato come in un fascicolo, vedi il par. 3.2.1.5.

3.2.1.9 Altre fonti

Altre fonti di informazione sono fonti esterne alla risorsa, cioè componenti o indicazioni che non fanno parte della risorsa alla sua origine, discografie, bibliografie, enciclopedie, dati e informazioni forniti dal catalogatore, etc. Rientrano tra le fonti esterne materiali che possono essere stati acquisiti insieme alla risorsa (p.es. cataloghi o altra documentazione) ma non ne sono parte integrante.