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3.1 Scelte di inclusione o esclusione nell’indicizzazione per soggetto 3.3 Scelte in relazione a particolari ambiti disciplinari
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3.2 Scelte in relazione a particolari forme, generi, supporti, ecc.

Pur considerando che singole biblioteche, sulla base delle peculiarità delle proprie raccolte e dei propri compiti, potranno in certi casi escludere dall’indicizzazione alcune tipologie di risorse, si elencano di seguito categorie significative (forme bibliografiche, forme materiali, generi testuali, supporti, ecc.) di risorse sia testuali che non, presentate in ordine alfabetico. Tali tipologie, sia nei vari applicativi di Polo, sia nell’interfaccia di ricerca del catalogo dell’Indice SBN, non sono sempre nominate in modo uniforme[1].

Risorse testuali

  • Autobiografie. Normalmente si classificano con la notazione che rappresenta l’autore e il complesso delle sue opere. Si indicizzano per soggetto a seconda dei contesti documentari e impiegando il termine Autobiografie aggiunto al nome dell’autore solo quando l’opera è davvero tale e non, più genericamente, un testo di memorie o un diario.
  • Bandi, manifesti e fogli volanti. Gran parte delle biblioteche di SBN conserva e tutela collezioni di bandi, manifesti e fogli volanti di un certo rilievo. Per le biblioteche di SBN si consiglia l’adozione di standard e strumenti catalografici di ambito biblioteconomico per favorire sia integrazione che catalogazione partecipata a livello di Poli e di Indice. Per questa ragione sarebbe più che utile corredare le loro descrizioni anche di dati semantici (soggetti e numeri di classificazione) che ne agevolerebbero il recupero da parte dell’utente[2]. Molta parte di questi materiali è costituito da opere antiche (vedi Guida, § 3.6.2.5.1 e C.2, Manuale applicativo, § D) e pertanto verrebbe impiegato anche il termine Opere anteriori al 1900 del Thesaurus.
  • E-book. La scelta di catalogarli è affidata ai singoli Poli e alle Biblioteche in base alle loro priorità; qualora si scelga di indicizzarli per soggetto si seguiranno i criteri generali già indicati, valutando criticamente l’eventuale presenza di parole chiave già proposte dagli editori, normalmente non estratte da vocabolari controllati.
  • Letteratura grigia e materiali minori non compresi in altre tipologie. Non sono classificati, né indicizzati per soggetto, ma le scelte possono differire in contesti documentari specialistici[3]. Vi rientrano: cataloghi di fiere e di mostre di prevalente interesse commerciale, cataloghi di gallerie private, programmi di spettacoli, materiale turistico; cataloghi editoriali e di antiquariato che non abbiano intendimenti storici o scientifici; documenti ciclostilati, estratti, dispense universitarie e testi di lezioni e materiali simili, materiali pubblicati per uso interno e destinati a particolari categorie di persone.
  • Lettere e carteggi. Informazioni sul trattamento di questo tipo di opere si trovano nel documento La catalogazione semantica in SBN - note a cura della BNCF-BNI. La BNI attualmente classifica sempre pubblicazioni che li contengono e indicizza per soggetto soltanto le raccolte di lettere di più autori (prive di responsabilità principale) in cui sia ravvisabile un tema comune di significativa rilevanza. È comunque possibile per Poli e Biblioteche operare scelte di tipo diverso in base alle proprie specifiche esigenze. L’impiego del termine Lettere e del termine Carteggi avverrà nel rispetto delle relative Note d'ambito del Thesaurus.
  • Libri per ragazzi. Può essere utile la soggettazione e classificazione da parte delle biblioteche di settore, distinguendo tra opere letterarie e opere non letterarie per le quali la soggettazione è sempre raccomandata. Le due Biblioteche nazionali centrali, che ricevono per deposito legale l’intero patrimonio che afferisce a questa ricca famiglia editoriale, al momento non sottopongono ad indicizzazione nessuna tipologia di libri per bambini e ragazzi.
  • Libri scolastici. Premesso che in linea di principio nulla impedisce l’indicizzazione per soggetto e la classificazione dei libri scolastici (manuali destinati ad alunni e studenti della scuola primaria e secondaria), la prassi è in realtà purtroppo poco seguita. Anche le due Biblioteche nazionali centrali, che ricevono per deposito legale l’intero patrimonio che afferisce a questa ricca famiglia editoriale, al momento non indicizzano i libri scolastici[4]. Il loro soggetto, spesso riferito al nome di una disciplina e corredabile del termine Testi scolastici del Nuovo soggettario, potrebbe comunque essere attribuito, insieme alla relativa classe, da biblioteche che ricevono e conservano questo materiale.

Il termine Testi per l’insegnamento non va usato nella soggettazione dei libri scolastici destinati ad alunni e studenti, ma per quelli ad esclusivo uso degli insegnanti.

Il termine Testi universitari non viene impiegato dalla BNI per la soggettazione di testi di una disciplina (cosiddetta manualistica universitaria).

  • Manuali a scopo pratico. Normalmente vengono classificati e indicizzati per soggetto nel caso in cui sia ravvisabile un argomento specifico. Vi rientrano: manuali di amministrazione, contabilità, diritto, economia, materia fiscale, cosmesi e igiene, culinaria, hobbistica, informatica, psicologia applicata, test psicologici, manuali di conversazione in varie lingue e di corrispondenza commerciale, manuali di ingegneria, etc. Le scelte possono differire in contesti documentari specialistici.
  • Manuali, quiz e test per concorsi. Normalmente non sono classificati né indicizzati per soggetto anche nel caso in cui sia ravvisabile un argomento specifico. In ogni caso le scelte possono differire per contesti documentari specialistici.
  • Periodici. Si consiglia di assegnare al primo numero o fascicolo una stringa di soggetto esaustiva rispetto ai temi che il periodico, anche sulla base di quanto dichiarato nell’editoriale, si ripromette di affrontare, tenendo sempre presente che, laddove sia possibile individuare informazioni adeguate, il principio della specificità andrebbe comunque rispettato. Il numero di classificazione attribuito risponderà agli stessi criteri.

Sarebbe molto utile indicizzare anche i singoli contributi di ogni numero qualora essi vengano descritti (spogli), una scelta che alcune biblioteche possono adottare ed eventualmente condividere e comunicare.

Nei periodici, soprattutto se in formato digitale, vengono spesso indicate parole chiave attribuite dalla redazione della rivista o dagli autori dei contributi purtroppo, generalmente, senza l’impiego di criteri uniformi né di un vocabolario controllato. Il riferimento a tali parole chiave è dunque da impiegarsi con cautela in fase di indicizzazione.

  • Tesi di dottorato. L’indicizzazione è particolarmente importante per il loro carattere specialistico. La modalità post-coordinata, con l’attribuzione di parole chiave estratte dal Thesaurus, appare la più appropriata. È inoltre consigliabile impiegare la Classificazione Decimale Dewey (integrale o ridotta, quest’ultima applicata nella serie BNI Tesi di dottorato). Le università conservano e tutelano ciascuna le proprie collezioni di tesi di dottorato, le due biblioteche nazionali centrali le acquisiscono tutte in base alla Legge sul Deposito legale (L. 106/2004), in prevalenza in formato digitale. La BNI tiene conto anche delle corrispondenze con la classificazione del Ministero dell’Università e della Ricerca.

Risorse non testuali

Sono elencati di seguito alcuni materiali non testuali per i quali è particolarmente importante attribuire soggetti e numeri di classificazione ai fini del recupero dell’informazione.

  • Fotografie. Per le biblioteche di SBN si consiglia l’adozione di standard e strumenti catalografici ufficiali di ambito biblioteconomico, per favorire sia integrazione che catalogazione partecipata a livello di Poli e di Indice nazionale. Gran parte di queste biblioteche conserva, tutela e mette a disposizione fotografie e collezioni di un certo rilievo. Soprattutto in occasione di progetti di digitalizzazione, in certi casi tuttora in corso, vengono catalogate anche intere collezioni[5]. In certi contesti documentari. anche in relazione a tipologie particolari, potrebbe essere preferita un’indicizzazione per soggetto di tipo post-coordinato. Vedi Guida, §F.1.
  • Materiale audiovisivo, sonoro e multimediale. Per questa tipologia di materiale la Guida alla catalogazione in SBN. Materiale sonoro e audiovisivo fornisce indicazioni puntuali sulle norme di descrizione e il trattamento in SBN ma non tratta aspetti di indicizzazione. In generale, è possibile indicizzare per soggetto e classificare tipologie particolari di tali risorse. Qualora venga fatto, è consigliabile adottare i citati standard e strumenti condivisi.
  • Materiale cartografico. Gran parte delle biblioteche di SBN conserva e tutela carte geografiche di un certo rilievo, sia manoscritte che a stampa. Sarebbe più che utile corredare le loro descrizioni anche di dati semantici (soggetti e numeri di classificazione) che ne agevolerebbero il recupero da parte dell’utente. Sono stati realizzati e sono tuttora in corso progetti per la digitalizzazione di tali collezioni[6]. Il sistema del Nuovo soggettario offre indicazioni ed esempi di soggettazione di queste tipologie di materiali e dell’utilizzo di termini del Thesaurus previsti dalla gerarchia di Carte geografiche e del termine Carte geografiche antiche. Per l’impiego di termini riferiti a toponimi o entità politico-territoriali è raccomandato comunque l’impiego di liste di autorità e altri strumenti di controllo tenendo presenti anche le scelte della BNI[7].
  • Musica a stampa. La scelta di indicizzare la musica notata è affidata ai singoli Poli e alle biblioteche che possono classificare con la DDC ridotta o integrale; il riferimento nazionale è, da un lato, la serie BNI musica (che non soggetta, ma classifica con DDC 15 ridotta), dall’altro il Gruppo di lavoro specifico. L’eventuale soggettazione della musica a stampa potrebbe basarsi sull’impiego di terminologia riferita ai generi e/o alle forme musicali, vedi Guida, § A.

Note

  1. Per quanto riguarda i codici di qualificazione bibliografica previsti dalle Norme per SBN vedi qui.
  2. Sull’argomento Manuela Grillo, Indicizzazione semantica di bandi, manifesti e fogli volanti, Cargeghe : Documenta, 2014.
  3. Si vedano, ad esempio, le scelte compiute dalla Biblioteca della Biennale di Venezia, dalla Biblioteca del Museo MAGA di Gallarate, ecc..
  4. In realtà la BNI per alcune annate (fino al 2004) ha incluso anche la descrizione, soggettazione e classificazione di libri scolastici all’interno della serie Monografie e successivamente in una serie appositamente dedicata. Si veda Anna Lucarelli, Il libro scolastico nella Bibliografia nazionale italiana: cronaca di un’avventura, Firenze : L. S. Olschki, 1998, p. 236-254
  5. Presso la BNCF, ad esempio, è stato interamente digitalizzato, catalogato, in parte indicizzato per soggetto (con modalità pre-coordinata) il fondo fotografico dell’Archivio de Il mondo, diretto da Mario Pannunzio e donato alla Biblioteca.
  6. Sull’argomento Laura Manzoni, Il deposito legale dei materiali cartografici in Italia e il loro censimento da parte del Bollettino delle pubblicazioni italiane ricevute per diritto di stampa e della BNI, «AIB Studi», 61(2021), n. 2 (maggio-agosto), p. 283-297. DOI: 10.2426/aibstudi-13277. Presso l’ICCU è attivo il Gruppo di lavoro per la catalogazione del materiale cartografico ed è stata di recente pubblicata la normativa aggiornata
  7. Si veda anche l'Authority File dei nomi di luogo dell'ICCU che fornisce i dati di autorità relativi ai luoghi di pubblicazione, stampa o distribuzione indicati come tali nelle risorse anteriori al 1831