Titolo uniforme musicale/Capitolo 0: differenze tra le versioni

Da GuidaSBN.
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Per ''opera'', secondo FRBR e REICAT, si intende una creazione intellettuale o artistica che si riconosce per mezzo di singole realizzazioni o ''espressioni''. L’''opera'' è dunque un’entità astratta; non esiste un singolo oggetto materiale che si possa definire tale, ma l’''opera'' in se stessa consiste solo nell’identità di contenuto tra le sue diverse ''espressioni''. Un’''opera'' può quindi realizzarsi in un testo, una musica o un’altra forma di espressione (p.es. un film, un balletto) o in un oggetto materiale o un manufatto (p.es. un disegno, una scultura).
 
Per ''opera'', secondo FRBR e REICAT, si intende una creazione intellettuale o artistica che si riconosce per mezzo di singole realizzazioni o ''espressioni''. L’''opera'' è dunque un’entità astratta; non esiste un singolo oggetto materiale che si possa definire tale, ma l’''opera'' in se stessa consiste solo nell’identità di contenuto tra le sue diverse ''espressioni''. Un’''opera'' può quindi realizzarsi in un testo, una musica o un’altra forma di espressione (p.es. un film, un balletto) o in un oggetto materiale o un manufatto (p.es. un disegno, una scultura).
  
Allo stesso modo rappresentano la medesima ''opera'' tutte le realizzazioni che, secondo le norme, sono considerate versioni o modificazioni (''espressioni'') che non danno origine a un’''opera'' nuova (cap. 1).
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Allo stesso modo rappresentano la medesima ''opera'' tutte le realizzazioni che, secondo le norme, sono considerate versioni o modificazioni (''espressioni'') che non danno origine a un’''opera'' nuova ([[Titolo uniforme musicale/Capitolo 1|cap. 1]]).
  
 
Dato l’oggetto di queste norme, il termine “opera” è spesso utilizzato, nel corso della trattazione, nel suo significato di forma musicale; per evitare possibili ambiguità, quando esso indica un’entità secondo la definizione di FRBR, è scritto in ''corsivo ''o sostituito dal termine ''composizione''.
 
Dato l’oggetto di queste norme, il termine “opera” è spesso utilizzato, nel corso della trattazione, nel suo significato di forma musicale; per evitare possibili ambiguità, quando esso indica un’entità secondo la definizione di FRBR, è scritto in ''corsivo ''o sostituito dal termine ''composizione''.
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Il ''titolo uniforme musicale'' è una registrazione di autorità che riunisce le informazioni relative a un’''opera'' musicale o a una sua ''espressione''<ref>In SBN gli elementi relativi all’espressione sono parte della notizia bibliografica e non della registrazione di autorità (cfr. GSM I.4.2 Titolo uniforme musicale 1.2).</ref>, e che costituisce un elemento di accesso controllato alle registrazioni bibliografiche; è dunque il titolo con cui una composizione, una sua parte o un insieme di composizioni, vengono identificati ai fini catalografici e per il recupero dell’informazione.
 
Il ''titolo uniforme musicale'' è una registrazione di autorità che riunisce le informazioni relative a un’''opera'' musicale o a una sua ''espressione''<ref>In SBN gli elementi relativi all’espressione sono parte della notizia bibliografica e non della registrazione di autorità (cfr. GSM I.4.2 Titolo uniforme musicale 1.2).</ref>, e che costituisce un elemento di accesso controllato alle registrazioni bibliografiche; è dunque il titolo con cui una composizione, una sua parte o un insieme di composizioni, vengono identificati ai fini catalografici e per il recupero dell’informazione.
  
Titoli che si riferiscono a composizioni diverse ma che risulterebbero identici vengono distinti mediante qualificazioni (par. 3.1.7 3 e 3.2.2) o altri elementi appropriati, quando non è sufficiente la visualizzazione della relativa responsabilità principale (par. 2.4).
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Titoli che si riferiscono a composizioni diverse ma che risulterebbero identici vengono distinti mediante qualificazioni ([[Titolo uniforme musicale/Capitolo 3#3.1.7|par. 3.1.7]] e [[Titolo uniforme musicale/Capitolo 3#3.2.2|3.2.2]]) o altri elementi appropriati, quando non è sufficiente la visualizzazione della relativa responsabilità principale ([[Titolo uniforme musicale/Capitolo 2#2.4|par. 2.4]]).
  
 
::Low register studies for tuba / by Wesley Jacobs
 
::Low register studies for tuba / by Wesley Jacobs
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::''t.u.m.'' '''Studi, tuba '''&lt;legato&gt; / Jacobs, Wesley
 
::''t.u.m.'' '''Studi, tuba '''&lt;legato&gt; / Jacobs, Wesley
  
Altri titoli o forme varianti del titolo adottato come titolo uniforme sono registrati come titoli di rinvio (cap. 9). Per eventuali forme parallele in più lingue o scritture vedi il par. 9.1.2.
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Altri titoli o forme varianti del titolo adottato come titolo uniforme sono registrati come titoli di rinvio ([[Titolo uniforme musicale/Capitolo 9|cap. 9]]). Per eventuali forme parallele in più lingue o scritture vedi il [[Titolo uniforme musicale/Capitolo 9#9.1.2|par. 9.1.2]].
  
 
==== {{Ancora|0.1.4.3}} Qualificazioni ====
 
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(cfr. REICAT 9.1.3.3 A)
 
(cfr. REICAT 9.1.3.3 A)
  
Se il titolo di un’''opera'' presenta o ammette varianti nella grafia, (p.es. tra risorse, repertori o uso moderno), tenuto conto di quanto indicato ai par. 0.2.4.2-0.2.4.3, per il titolo uniforme musicale:
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Se il titolo di un’''opera'' presenta o ammette varianti nella grafia, (p.es. tra risorse, repertori o uso moderno), tenuto conto di quanto indicato ai par. [[Titolo uniforme musicale/Capitolo 0#0.2.4.2|0.2.4.2]]-[[Titolo uniforme musicale/Capitolo 0#0.2.4.3|0.2.4.3]], per il titolo uniforme musicale:
  
 
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==== {{Ancora|0.2.4.2}} Criteri particolari ====
 
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Tenuto conto dei criteri generali esposti al par. 0.2.4.1, per la formulazione del titolo uniforme si fa riferimento alle fonti di informazione, secondo il seguente ordine di preferenza:
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Tenuto conto dei criteri generali esposti al [[Titolo uniforme musicale/Capitolo 0#0.2.4.1|par. 0.2.4.1]], per la formulazione del titolo uniforme si fa riferimento alle fonti di informazione, secondo il seguente ordine di preferenza:
  
 
:#repertori;
 
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::«Ne te doubtes», se dist elle, de moy
 
::«Ne te doubtes», se dist elle, de moy
 
::''t.u.m.'' '''Ne te doutes, se dit-elle, de moi'''
 
::''t.u.m.'' '''Ne te doutes, se dit-elle, de moi'''
::''(per l’omissione delle virgolette vedi il par.'''' 0.4)''
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::''(per l’omissione delle virgolette vedi il [[Titolo uniforme musicale/Capitolo 0#0.4|par. 0.4]])''
  
 
<li>si ripristinano le lettere ''p'', ''s'', ''t'', ''x'', ''z'' mute secondo l’uso moderno;</li>
 
<li>si ripristinano le lettere ''p'', ''s'', ''t'', ''x'', ''z'' mute secondo l’uso moderno;</li>
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(cfr. REICAT 0.6)
 
(cfr. REICAT 0.6)
  
Di norma il titolo uniforme non prevede l’uso di abbreviazioni<ref>Per tutti questi elementi in SBN si prevede un trattamento specifico (cfr. GSM I.4.2 Titolo uniforme musicale 2.14 e 2.19).</ref>. Le uniche abbreviazioni previste sono i termini ''op.'' e ''n.'' per l’indicazione di numero d’opera e di numero d’ordine (cfr. il par. 3.2.2) e la citazione dei cataloghi tematici per i quali si utilizzano le sigle indicate nell’Appendice A. Il mezzo di esecuzione, le indicazioni di alterazione (''bemolle'' e ''diesis''), di tonalità (''maggiore'' e ''minore'') e di elaborazione non si abbreviano.
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Di norma il titolo uniforme non prevede l’uso di abbreviazioni<ref>Per tutti questi elementi in SBN si prevede un trattamento specifico (cfr. GSM I.4.2 Titolo uniforme musicale 2.14 e 2.19).</ref>. Le uniche abbreviazioni previste sono i termini ''op.'' e ''n.'' per l’indicazione di numero d’opera e di numero d’ordine (cfr. il [[Titolo uniforme musicale/Capitolo 3#3.2.2|par. 3.2.2]]) e la citazione dei cataloghi tematici per i quali si utilizzano le sigle indicate nell’Appendice A. Il mezzo di esecuzione, le indicazioni di alterazione (''bemolle'' e ''diesis''), di tonalità (''maggiore'' e ''minore'') e di elaborazione non si abbreviano.
  
Per abbreviazioni e simboli usati negli esempi di queste norme (ma da non usare nei cataloghi) vedi il par. 0.4.1.
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Per abbreviazioni e simboli usati negli esempi di queste norme (ma da non usare nei cataloghi) vedi il [[Titolo uniforme musicale/Capitolo 0#0.4.1|par. 0.4.1]].
  
 
== {{Ancora|0.4}} Punteggiatura ==
 
== {{Ancora|0.4}} Punteggiatura ==
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(cfr. REICAT 0.7)
 
(cfr. REICAT 0.7)
  
Per la redazione del titolo uniforme si utilizzano alcuni segni di punteggiatura convenzionali (vedi anche il par. 2.3.1)<ref>Per la punteggiatura utilizzata in SBN vedi i singoli paragrafi.</ref>:
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Per la redazione del titolo uniforme si utilizzano alcuni segni di punteggiatura convenzionali (vedi anche il [[Titolo uniforme musicale/Capitolo 2#2.3.1|par. 2.3.1]])<ref>Per la punteggiatura utilizzata in SBN vedi i singoli paragrafi.</ref>:
  
 
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<li>la ''virgola'' (, ), seguita da spazio, è il separatore standard degli elementi del titolo uniforme musicale e dei termini all’interno di ciascun elemento;</li>
 
<li>la ''virgola'' (, ), seguita da spazio, è il separatore standard degli elementi del titolo uniforme musicale e dei termini all’interno di ciascun elemento;</li>
  
<li>il ''punto'' (. ), seguito da spazio, precede un titolo subordinato (par. 4.3.2) o il titolo di un estratto (par. 4.4) e l’indicazione della sezione di messa (par. 3.3.1.2, 3.3.1.4, 3.3.1.8 e 3.3.2.3);</li>
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<li>il ''punto'' (. ), seguito da spazio, precede un titolo subordinato ([[Titolo uniforme musicale/Capitolo 4#4.3.2|par. 4.3.2]]) o il titolo di un estratto ([[Titolo uniforme musicale/Capitolo 4#4.4|par. 4.4]]) e l’indicazione della sezione di messa ([[Titolo uniforme musicale/Capitolo 3#3.3.1.2|par. 3.3.1.2]], [[Titolo uniforme musicale/Capitolo 3#3.3.1.4|3.3.1.4]], [[Titolo uniforme musicale/Capitolo 3#3.3.1.8|3.3.1.8]] e [[Titolo uniforme musicale/Capitolo 3#3.3.2.3|3.3.2.3]]);</li>
  
<li>i ''due punti'' (: ), seguiti da spazio, precedono il titolo di un’opera parafrasata (par. 6.1.2);</li>
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<li>i ''due punti'' (: ), seguiti da spazio, precedono il titolo di un’opera parafrasata ([[Titolo uniforme musicale/Capitolo 6#6.1.2|par. 6.1.2]]);</li>
  
<li>i ''due punti'' ( : ), preceduti e seguiti da spazio, precedono un complemento del titolo (par. 2.3 A);</li>
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<li>i ''due punti'' ( : ), preceduti e seguiti da spazio, precedono un complemento del titolo ([[Titolo uniforme musicale/Capitolo 2#2.3 A|par. 2.3 A]]);</li>
  
<li>il ''punto e virgola'' ( ; ), preceduto e seguito da spazio, separa più elementi di ''espressione'' (cap. 5);</li>
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<li>il ''punto e virgola'' ( ; ), preceduto e seguito da spazio, separa più elementi di ''espressione'' ([[Titolo uniforme musicale/Capitolo 5|cap. 5]]);</li>
  
<li>'le ''parentesi tonde'' (( )) racchiudono gli elementi di ''espressione'' (par. 2.0.4 e cap. 5);</li>
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<li>'le ''parentesi tonde'' (( )) racchiudono gli elementi di ''espressione'' ([[Titolo uniforme musicale/Capitolo 2#2.0.4|par. 2.0.4]] e [[Titolo uniforme musicale/Capitolo 5|cap. 5]]);</li>
  
<li>le ''parentesi uncinate'' (&lt; &gt;) racchiudono le qualificazioni e gli appellativi (par. 3.2.2.4, 3.2.2.5, 3.3.1.1 e 3.3.4);</li>
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<li>le ''parentesi uncinate'' (&lt; &gt;) racchiudono le qualificazioni e gli appellativi ([[Titolo uniforme musicale/Capitolo 3#3.3.2.4|par. 3.2.2.4]], [[Titolo uniforme musicale/Capitolo 3#3.2.2.5|3.2.2.5]], [[Titolo uniforme musicale/Capitolo 3#3.3.1.1|3.3.1.1]] e [[Titolo uniforme musicale/Capitolo 3#3.3.4|3.3.4]]);</li>
  
<li>le ''parentesi quadre'' ([ ]) contraddistinguono i titoli uniformi collettivi (cap. 7).</li>
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<li>le ''parentesi quadre'' ([ ]) contraddistinguono i titoli uniformi collettivi ([[Titolo uniforme musicale/Capitolo 7|cap. 7]]).</li>
 
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Versione delle 10:56, 31 ott 2020

Home > Titolo uniforme musicale > Capitolo 0
Titolo uniforme musicale/Avvertenze Capitolo 1 - Opera e espressione
Il titolo di questa voce non è corretto per via delle caratteristiche del software MediaWiki. Il titolo corretto è Titolo uniforme musicale: norme per la redazione.

Capitolo 0 - Introduzione

(cfr. REICAT 0)

0.1 Oggetto delle norme

(cfr. REICAT 0.1)

0.1.1 Scopo e struttura delle norme

(cfr. REICAT 0.1.1)

Queste norme forniscono indicazioni per la redazione e l’assegnazione del titolo uniforme alle composizioni musicali contenute nelle risorse. Esse si riferiscono cioè al trattamento in campo musicale delle informazioni relative alle opere e alle espressioni - e alle relative responsabilità - ai fini della loro identificazione.

La struttura di queste norme ricalca nelle linee fondamentali gli omonimi capitoli di REICAT.

Riferimenti a REICAT sono presenti sia quando si sia ritenuto utile riportarne interi brani, sia quando si siano operati rinvii ad esse per approfondimento.

0.1.2 Definizioni

(cfr. REICAT 0.1.2)

0.1.2.1 Risorsa

(cfr. ISBD Appendice E)

Per risorsa si intende ogni entità, tangibile o intangibile, che comprende un contenuto intellettuale e/o artistico fruibile mediante la lettura, l’ascolto, la visione o il tatto, concepita, prodotta o riprodotta in più esemplari con qualsiasi procedimento tecnico e su qualsiasi supporto o messa a disposizione per l’accesso a distanza (trasmissione tramite una rete informatica), quali che siano le sue modalità di edizione, distribuzione o diffusione. Sono compresi in tale definizione sia i documenti pubblicati, posti in commercio o diffusi gratuitamente, destinati al pubblico generale o a categorie determinate, oltre l’ambito esclusivamente privato, sia i documenti non pubblicati, i manoscritti e gli altri materiali prodotti manualmente e singolarmente, anche se destinati alla commercializzazione o realizzati “in serie”.

Una risorsa può essere costituita da più unità o parti materialmente separate e può contenere al proprio interno componenti o contributi non materialmente separati. Tali aggregati e componenti costituiscono a loro volta delle risorse.

0.1.2.2 Risorsa musicale

Per risorsa musicale si intende qualsiasi risorsa che contiene una o più composizioni musicali o loro parti, o testi direttamente connessi a composizioni, in forma scritta, sonora, audiovisiva, elettronica o codificata.

Sono risorse musicali:

  • la musica notata in forma leggibile dall’occhio umano o in forma a rilievo ad uso dei non vedenti, stampata, manoscritta o in formato elettronico (nativo o come riproduzione), in qualsiasi tipo di notazione (p.es. neumatica, mensurale, alfabetica, grafica) o di codifica (p.es. alfanumerica, informatica);
  • i libretti, i testi per musica e le notazioni coreografiche, a stampa, manoscritti o in formato elettronico;
  • le registrazioni sonore musicali in forma analogica o digitale (codificata o meno), su qualsiasi supporto o fruibili a distanza;
  • i video musicali, cioè le registrazioni di esecuzioni di composizioni musicali e di rappresentazioni di opere musicali comunque destinate alla scena (p.es. opere liriche), memorizzate con qualsiasi modalità tecnica e su qualsiasi supporto (p.es. videocassetta, videodisco, DVD-Video) o fruibili a distanza;
  • la musica codificata per strumenti meccanici o informatici (p.es. rulli di pianola, cartoni forati per carillon, files MIDI);
  • le risorse elettroniche quali i file che contengono musica notata prodotti e leggibili con software di notazione musicale (p.es. Finale® o LilyPond).

Sono assimilabili alla musica notata anche gli studi e i metodi per strumenti o voci e i testi accompagnati da accordi (anche se indicati con simboli alfabetici o grafici), mentre non si considerano generalmente risorse musicali i metodi di teoria musicale, armonia, contrappunto e composizione (anche se formati in tutto o in gran parte di esempi musicali), i trattati sulla musica, i saggi musicologici (anche se contenenti esempi musicali) e i moderni programmi di sala; questo non esclude che risorse musicali in essi contenute possano essere rese accessibili collegando i relativi titoli uniformi musicali direttamente alla risorsa che le contiene o attraverso registrazioni analitiche.

Anche se non contengono notazione musicale, i libretti, i testi per musica e le notazioni coreografiche sono tradizionalmente trattati come risorse musicali per la specificità del loro contenuto informativo, la stretta connessione tra parole e musica e i dati di rappresentazione che contengono. La catalogazione dei libretti per musica richiede pertanto correlazione tra elementi descrittivi e legami di responsabilità, tra la composizione e la sua rappresentazione.

Non si considerano di norma risorse musicali quelle che hanno come principale oggetto la presentazione esemplificativa di notazioni o grafie musicali, o di suoni provenienti da strumenti, da voci, dalla natura o dall’ambiente, concepiti come prodotto materiale o artistico invece che come supporto o mezzo di esecuzione della musica.

0.1.2.3 Opera

(cfr. REICAT 0.1.2.3, 8.1.1, FRBR 3.2.1)

Per opera, secondo FRBR e REICAT, si intende una creazione intellettuale o artistica che si riconosce per mezzo di singole realizzazioni o espressioni. L’opera è dunque un’entità astratta; non esiste un singolo oggetto materiale che si possa definire tale, ma l’opera in se stessa consiste solo nell’identità di contenuto tra le sue diverse espressioni. Un’opera può quindi realizzarsi in un testo, una musica o un’altra forma di espressione (p.es. un film, un balletto) o in un oggetto materiale o un manufatto (p.es. un disegno, una scultura).

Allo stesso modo rappresentano la medesima opera tutte le realizzazioni che, secondo le norme, sono considerate versioni o modificazioni (espressioni) che non danno origine a un’opera nuova (cap. 1).

Dato l’oggetto di queste norme, il termine “opera” è spesso utilizzato, nel corso della trattazione, nel suo significato di forma musicale; per evitare possibili ambiguità, quando esso indica un’entità secondo la definizione di FRBR, è scritto in corsivo o sostituito dal termine composizione.

0.1.2.4 Espressione

(cfr. REICAT 0.1.2.3, 8.2.1, FRBR 3.2.2)

Per espressione si intende la realizzazione intellettuale o artistica di un’opera in forma alfanumerica, musicale, coreografica, sonora, visiva, oggettuale, in movimento, etc. o qualsiasi combinazione di queste forme. In senso stretto si possono considerare espressioni distinte tutte le realizzazioni di un’opera che comportano differenze nel contenuto testuale (o musicale, visivo, etc.).

0.1.3 Destinazione e applicazione delle norme

(cfr. REICAT 0.1.4)

Queste norme sono destinate a biblioteche di ogni tipo e dimensione e ad altri istituti di qualsiasi natura che raccolgono, conservano o documentano risorse musicali.

Queste norme tengono conto particolarmente delle esigenze di una catalogazione dettagliata, rigorosa e uniforme che caratterizza i cataloghi di sistemi bibliotecari o reti di cooperazione, nei quali in genere immettono dati numerosi catalogatori attivi indipendentemente in più istituti o sedi; pertanto alcune indicazioni possono risultare difficilmente praticabili in mancanza di strumenti informativi e tecnologici adeguati.

Come prescritto dalle REICAT stesse, queste norme ne dettagliano le indicazioni, operano scelte normative nei casi lasciati aperti, e danno istruzioni nei numerosissimi casi specifici non trattati dalle regole generali; inoltre costituiscono la base per la redazione del titolo uniforme musicale in SBN, dando tutti i riferimenti normativi sui quali si fonda la Guida alla catalogazione in SBN. Musica e aggiornandone alcuni particolari. Per questo si è sottolineata la diversa applicazione delle regole in SBN nei casi in cui esse si discostino dalle presenti norme; vengono, inoltre, fornite indicazioni sulle scelte da operare e tutti i necessari rinvii ai paragrafi della Guida.

Due appendici, infine, contengono i rinvii incrociati alle REICAT e alla Guida per facilitare il confronto tra i manuali.

0.1.4 Elementi di accesso controllati

(cfr. REICAT 0.4.3)

Queste norme prevedono il controllo di tutti gli elementi di accesso costituiti da titoli e nomi di persone o enti responsabili per l’opera o una sua espressione. Gli elementi di accesso controllati considerati in questo documento sono costituiti da titoli uniformi musicali, responsabilità connesse e titoli di rinvio ad essi. Per le intestazioni uniformi vedi REICAT 0.4.3.2, 0.4.3.3 e 0.4.3.4.

0.1.4.1 Registrazioni di autorità

(cfr. REICAT 0.2.3)

Le registrazioni di autorità riuniscono le informazioni relative a un’entità (p.es. persona, ente, opera) il cui nome o titolo costituisce un elemento di accesso controllato. Comprendono nomi e titoli (e loro forme varianti) con i quali l’entità è indicata o conosciuta, altre informazioni utili per identificarla (p.es. le date di nascita e morte di una persona e la sua professione o attività) ed eventuali indicazioni di relazioni con altre entità. Includono inoltre, di solito, l’indicazione delle fonti consultate, o da cui sono tratte le informazioni, e delle normative di riferimento.

0.1.4.2 Titolo uniforme musicale come registrazione d’autorità

(cfr. REICAT 0.4.3.1)

Il titolo uniforme musicale è una registrazione di autorità che riunisce le informazioni relative a un’opera musicale o a una sua espressione[1], e che costituisce un elemento di accesso controllato alle registrazioni bibliografiche; è dunque il titolo con cui una composizione, una sua parte o un insieme di composizioni, vengono identificati ai fini catalografici e per il recupero dell’informazione.

Titoli che si riferiscono a composizioni diverse ma che risulterebbero identici vengono distinti mediante qualificazioni (par. 3.1.7 e 3.2.2) o altri elementi appropriati, quando non è sufficiente la visualizzazione della relativa responsabilità principale (par. 2.4).

Low register studies for tuba / by Wesley Jacobs
t.u.m. Studi, tuba <registro grave> / Jacobs, Wesley
Low legato etudes for tuba / [from the vocalises of Marco Bordogni] ; Wesley Jacobs
t.u.m. Studi, tuba <legato> / Jacobs, Wesley

Altri titoli o forme varianti del titolo adottato come titolo uniforme sono registrati come titoli di rinvio (cap. 9). Per eventuali forme parallele in più lingue o scritture vedi il par. 9.1.2.

0.1.4.3 Qualificazioni

(cfr. REICAT 0.4.3.5, 9.3)

Le qualificazioni sono elementi che in un titolo uniforme si aggiungono al titolo di un’opera per distinguerla da altre con lo stesso titolo e la stessa responsabilità principale.

Terramara / Gualtieri, Davide
Terramara <album> / Gualtieri, Davide
(la qualificazione distingue la singola canzone dall’album omonimo)
Tantum ergo, soprano, violino, basso continuo, si bemolle maggiore <1763> / Martini, Giovanni Battista
Tantum ergo, soprano, violino, basso continuo, si bemolle maggiore <1773> / Martini, Giovanni Battista
(l’anno di composizione distingue due diverse composizioni)
Messe, 4 voci <In te Domine speravi> / Palestrina, Giovanni Pierluigi da
Messe, 4 voci <Ave Maria> / Palestrina, Giovanni Pierluigi da
(gli appellativi distinguono due messe diverse)

0.1.4.4 Rinvii e richiami

(cfr. REICAT 0.4.3.6)

Per rinvio si intende una variante del titolo di un’opera espressa dal suo titolo uniforme, ossia un titolo (o forma del titolo) con il quale un’opera è conosciuta e che differisce dal titolo scelto come forma preferita, e ha lo scopo di indirizzare l’utente di un catalogo, di una bibliografia, di un archivio, di una lista, etc. da una forma variante (vedi) alla forma autorizzata. Un titolo uniforme può presentare uno o più rinvii, mentre un rinvio può rimandare ad un unico titolo uniforme.

Per richiamo (o rinvio reciproco) si intende il collegamento tra due o più titoli uniformi in relazione tra loro (p.es. i titoli uniformi di due opere derivate l’una dall’altra). Un richiamo ha lo scopo di indirizzare l’utente da una forma autorizzata del titolo ad un’altra forma autorizzata, reciprocamente correlata (vedi anche).

0.1.4.5 Titoli uniformi facoltativi

(cfr. REICAT 0.4.3.7)

Queste norme indicano i titoli uniformi da considerare obbligatori per assicurare il soddisfacimento delle funzioni del catalogo come indicato in REICAT al par. 0.1.3 B.

Sono considerati facoltativi i titoli uniformi che incrementano l’informazione fornita dal catalogo ma non sono ritenuti necessari in tutte le circostanze. Molte norme, comunque, segnalano intestazioni o titoli uniformi facoltativi che può essere opportuno aggiungere.

Non si ritiene indispensabile assegnare titoli uniformi per tutte le opere contenute in una risorsa (p.es. in alcuni casi di raccolte antologiche o didattiche o per titoli particolari di risorse in più unità) quando non costituiscono un elemento di accesso importante per la ricerca della risorsa.

0.2 Lingua e scritture

(cfr. REICAT 0.5 e 9.1.3)

0.2.1 Lingua

(cfr. REICAT 0.5.1 e 9.1.3.1)

Queste norme si rivolgono in primo luogo a cataloghi di istituti italiani o che comunque utilizzano la lingua italiana come lingua preferita o di lavoro.

Come sistema di scrittura preferito prevedono quindi l’alfabeto latino, comprese lettere modificate e segni speciali in uso nelle diverse lingue o per la traslitterazione o trascrizione da altre scritture, se disponibili (cfr. REICAT 2.5).

Istituti che utilizzano un’altra lingua come lingua preferita (p.es. perché rivolti a un’utenza non italofona) la sostituiranno all’italiano quando le norme indicano una preferenza linguistica. Per istituti che intendano utilizzare due o più lingue (o scritture) in maniera tendenzialmente paritaria (p.es. biblioteche istituzionalmente bilingui) vedi REICAT 0.5.4.

Per il trattamento di altre lingue e scritture vedi i punti successivi.

I titoli significativi o ricavati dall’incipit del testo, gli appellativi e i titoli degli estratti si danno nella lingua originale, come pure i titoli generici intraducibili (p.es. Ouvertures, Lieder, Pot-pourri). Se si presentano tradizionalmente in lingue diverse si possono fare rinvii dalle lingue non scelte.

I titoli generici e gli elementi aggiunti dal catalogatore come le qualificazioni, il mezzo di esecuzione, la tonalità o il modo si riportano in italiano.

6 Brandenburg concertos / Johann Sebastian Bach
t.u.m. Brandenburgische Konzerte, BWV 1046-1051 / Bach, Johann Sebastian
< Concerti brandeburghesi, BWV 1046-1051 / Bach, Johann Sebastian
Symphonie Nr. 38 D-dur KV 504 : Prager / Wolfang Amadeus Mozart
Symphony D major K 504 : “Prague” / Wolfgang Amadeus Mozart
Sinfonia in re maggiore K.504 : Praga / Mozart
t.u.m. Sinfonie, KV 504, re maggiore <Prager> / Mozart, Wolfgang Amadeus
Gente è qui l’uccellatore : Arietta nell’opera Il Flauto magico / di W.A. Mozart
t.u.m. Die Zauberflöte, KV 620. Der Vogelfänger bin ich ja / Mozart, Wolfgang Amadeus
Symphonie n. 82 C dur : Der Bär / Haydn
t.u.m. Sinfonie, n. 82, Hob 1,82, do maggiore <L’ours> / Haydn, Franz Joseph
Moderato aus der Sonate Opus 90 / Beethoven
t.u.m. Sonate, pianoforte, op. 90, mi maggiore. Nicht zu geschwind und sehr singbar vorgetragen / Beethoven, Ludwig : van

0.2.2 Traslitterazione o trascrizione da altre scritture

(cfr. REICAT 0.5.3 e 9.1.3.2)

Informazioni che devono essere riportate o fornite in lingue che utilizzano sistemi di scrittura diversi dall’alfabeto latino si danno, per quanto possibile, sia nella scrittura originale sia in forma traslitterata o trascritta in alfabeto latino[2].

A seconda dei casi e dei sistemi utilizzati le informazioni in scritture diverse possono essere riportate vicine l’una all’altra o in punti diversi della registrazione bibliografica. Si raccomanda di mostrare l’informazione in entrambe le forme e di permetterne la ricerca indifferentemente, invece di prevedere una scelta di partenza tra modalità diverse di visualizzazione o di ricerca o di mostrare alternativamente l’una o l’altra.

Пиковая дама : опера в 3-х д. и 7-ми карт. / П.И. Чайковского
La dama di picche : opera in 3 atti e 7 quadri / musica di P. Tciaikowsky ; testo di Modesto Tciaikowsky
Pique dame / Peter Ilyich Tchaikovsky ; libretto Modest Tchaikovsky
t.u.m. Pikovaja dama = Пиковая дама, ČW 10 / Čajkovskij, Pëtr Ilʹič
< La dama di picche, ČW 10 / Čajkovskij, Pëtr Ilʹič

Per la traslitterazione o trascrizione da scritture diverse dall’alfabeto latino si raccomanda di seguire le indicazioni fornite nell’Appendice F delle REICAT.

Negli esempi che coinvolgono scritture diverse dall’alfabeto latino viene sempre presentata la forma traslitterata o trascritta, accompagnata in alcuni punti, a fini dimostrativi, dalla forma nella scrittura originale.

0.2.3 Forme parallele in più lingue o scritture

(cfr. REICAT 0.5.4)

Quando è possibile e opportuno (p.es. per istituti o servizi bilingui o multilingui) titoli uniformi nella lingua originale e nella forma italiana (oppure nella forma italiana e in una particolare altra lingua) possono essere registrati come elementi di accesso paralleli (invece di registrare una sola forma come uniforme e l’altra o le altre come rinvii), regolandone la visualizzazione secondo le esigenze. Si possono trattare come forme parallele anche quelle nella scrittura originale e quelle traslitterate o trascritte in alfabeto latino.

Quando si utilizzano titoli uniformi paralleli o intestazioni parallele si raccomanda, per quanto possibile, di mostrare tutte le forme parallele (quando opportuno mutandone l’ordine), piuttosto che mostrare, a seconda della ricerca o delle opzioni di visualizzazione, soltanto quella richiesta o preferita.

Sonata n. 3 op. 108 per violino e pianoforte / Brahms
Sonata opus 108, violin and piano / Brahms
t.u.m. Sonate, volino, pianoforte, n. 3, op. 108, re minore = Sonaten, Violine, Klavier, n. 3, op. 108, d moll / Brahms, Johannes
(registrazione di una biblioteca con catalogo in italiano e in tedesco)
Lo schiaccianoci : suite dal balletto / Ciaikovski
Suite tirée du ballet Casse-noisette : op. 71a / P. Tschaïkowsky
t.u.m. Ščelkunčik <suite> = Щелкунчик <suite>, op. 71a / Čajkovskij, Pëtr Ilʹič
< Lo schiaccianoci <suite>, op. 71a / Čajkovskij, Pëtr Ilʹič
< Casse-noisette <suite>, op. 71a / Čajkovskij, Pëtr Ilʹič
< Nussknacker <suite>, op. 71a / Čajkovskij, Pëtr Ilʹič
< The nutcracker <suite>, op. 71a / Čajkovskij, Pëtr Ilʹič
La danza delle sciabole : per orchestra : dal balletto Gayaneh / Kaciaturian
Danza delle sciabole : da Gayne ballet / Aram Kaciaturian
t.u.m. Gajanè. Tanec s sabljami = Гаянэ. Танец c саблями / Hačaturjan, Aram Ilʹič
< Gajane. La danza delle sciabole / Hačaturjan, Aram Ilʹič
< Gajane. Danza delle spade / Hačaturjan, Aram Ilʹič
< Gayaneh. Sabre dance / Hačaturjan, Aram Ilʹič
(altro titolo con cui è noto il brano)

0.2.4 Forme con varianti grafiche, grafie antiche o errori

(cfr. REICAT 9.1.3.3)

La musica vocale presenta problematiche particolari di accesso, in quanto lo stesso testo si può presentare in forme grafiche diverse, per esempio perché è stato messo in musica da compositori diversi e in epoche diverse; di qui la necessità di facilitare la ricerca da parte degli utenti fornendo un canale di accesso il più intuitivo possibile.

In questo paragrafo si forniscono indicazioni di massima, da vagliare caso per caso, considerando che:

  • non esiste un criterio univoco, basato su un orientamento critico, che sia sempre valido per tutte le lingue e per tutti i periodi; tuttavia sembra prevalere nelle edizioni moderne, negli studi e nei repertori l’uso moderno della grafia;
  • l’unica forma univoca sarebbe in effetti quella totalmente moderna (scelta costante in alcune basi dati catalografiche, riguardo alla lingua nazionale, p.es. lo spagnolo e il francese), ma questa scelta si scontra a volte con quelle prevalenti nelle edizioni critiche;
  • tutti gli studi concordano sulla necessità di intervenire su usi grafici di minore entità e privilegiano i criteri della comprensibilità e dell’uso della grafia moderna quando la pronuncia risulta immutata;
  • fatte salve le problematiche legate al singolo testo, l’uso moderno dei termini permette di garantire un sicuro canale di accesso al titolo di un’opera, comunque esso sia espresso nelle risorse, sia che la forma moderna venga presentata come titolo preferito, sia che ne costituisca una forma variante.

0.2.4.1 Criteri generali

(cfr. REICAT 9.1.3.3 A)

Se il titolo di un’opera presenta o ammette varianti nella grafia, (p.es. tra risorse, repertori o uso moderno), tenuto conto di quanto indicato ai par. 0.2.4.2-0.2.4.3, per il titolo uniforme musicale:

  1. si preferisce la forma più diffusa o quella corrente nell’uso moderno tenendo conto della corrispondenza tra testo e musica;
  2. si ammodernano accenti, maiuscole e minuscole;
  3. per quanto possibile si sciolgono le abbreviazioni di tradizione medioevale;
  4. se due o più parole compaiono o possono comparire anche unite si preferisce la forma più diffusa o quella corrente nell’uso moderno;
  5. 'se più repertori utilizzano grafie diverse, si privilegia quello più vicino all’uso moderno.

Si fa rinvio dalle varianti presenti nei repertori, nelle edizioni critiche e nelle basi dati più recenti[3] o se necessario dalle forme presenti nelle risorse (p.es. se non sono descritte nel catalogo). Si fa rinvio dalla forma moderna quando non è quella preferita.

0.2.4.2 Criteri particolari

Tenuto conto dei criteri generali esposti al par. 0.2.4.1, per la formulazione del titolo uniforme si fa riferimento alle fonti di informazione, secondo il seguente ordine di preferenza:

  1. repertori;
  1. cataloghi cartacei o elettronici nazionali e internazionali;
  1. edizioni critiche;
  1. risorsa riconosciuta dalla bibliografia come più accreditata.

In assenza di riferimenti, o nei casi dubbi, si può fare riferimento ai criteri sotto elencati.

0.2.4.2 A. In italiano:

  1. si elimina la h superflua, iniziale o interna;
  2. Contento in fuocho come la fenice
    t.u.m. Contento in fuoco come la fenice
    All’hor ch’un sì sperai
    t.u.m. Allor ch’un sì sperai
    < Allor che un sì sperai
    (tra le forme attestate nei repertori si preferisce quella senza la prima elisione, che non altera il rapporto tra parola e musica, e si fa rinvio da quella modernizzata)
  3. si modernizzano le semivocali e i puri grafemi, p.es. da u a v e viceversa, da j a i; da ti o tti + vocale a zi + vocale;
  4. Qual gratia o qual beltade infuse
    t.u.m. Qual grazia o qual beltade infuse / Ingegneri, Marco Antonio
    Convien ch’ouunque sia / Cipriano Rore
    t.u.m. Convien ch’ovunque sia / Rore, Cipriano de
    Vdite o selue i miei crudi martiri / di Domenico Obizzi
    t.u.m. Udite o selve i miei crudi martiri / Obizzi, Domenico
    La bionda treçça del fin or’ colore
    La bionda treccia di fin or cholore
    La bionda treccia di fin or colore
    t.u.m. La bionda treccia del fin or colore / Landini, Francesco
    < La bionda trezza del fin or colore
    (si preferisce la forma completamente modernizzata, utilizzata nei repertori e anche in alcune fonti; rinvio dalla forma utilizzata in un repertorio)
  5. si integrano le elisioni non utilizzate modernamente, tranne quelle che portano incisivi cambiamenti nel rapporto tra parola e musica;
  6. Là tra’l sangu’e le morti
    t.u.m. Là tra’l sangue e le morti
    < Là tra il sangue e le morti
    (in assenza di una forma prevalente nei repertori, le elisioni vengono integrate quando non si incide sul rapporto tra parola e musica)
    Hor che’l ciel’e la terr’e il vento tace
    t.u.m. Or che’l cielo e la terra e il vento tace
    < Or che il cielo e la terra e il vento tace
    (in presenza di più forme nei repertori, si privilegia la grafia più vicina a quella moderna; si possono fare varianti dalle altre forme attestate)
    Hore sacre ch’havete il silentio
    t.u.m. Ore sacre ch’avete il silenzio / Ingegneri, Marco Antonio
    < Ore sacre che avete il silenzio / Ingegneri, Marco Antonio
    Com’esser può ch’io viva se m’uccidi / Gesualdo da Venosa
    t.u.m. Com’esser può ch’io viva se m’uccidi / Gesualdo, Carlo
    (le elisioni sono utilizzate anche nella grafia moderna, quindi non occorrono interventi)
  7. si modernizzano ove possibile le doppie e le scempie, p.es. da ochi a occhi, da labra a labbra, da zeffiro a zefiro;
  8. L’ultimo dì di magio, un bel matino / Costanzo Festa
    L’ultimo dì di maggio, un bel matino / Costanzo Festa
    t.u.m. L’ultimo dì di maggio, un bel mattino / Festa, Costanzo
    (le doppie sono ripristinate secondo l’uso moderno)
    Labra care, labra amate
    t.u.m. Labbra care, labbra amate
  9. non si uniscono parole sciolte, se ne risultano alterati il senso o il rapporto tra parola e musica.
Su le più fresche rive d’Arno / Sebastian Raval
t.u.m. Su le più fresche rive d’Arno
< Sulle più fresche rive d’Arno
(in assenza di una forma prevalente nei repertori, si conserva la grafia presente nella risorsa, per non incidere sul rapporto tra parola e musica)
Poi che da me partisti
t.u.m. Poi che da me partisti
< Poiché da me partisti
(in assenza di una forma prevalente nei repertori, si conserva la grafia presente nella risorsa, per non incidere sul significato e sul rapporto tra parola e musica)
Quando lo pomo vien da lo pomaro
t.u.m. Quando lo pomo vien da lo pomaro
< Quando lo pomo vien dallo pomaro
(in assenza di una forma prevalente nei repertori, si conserva la grafia presente nella risorsa, per non incidere sul rapporto tra parola e musica)
Voi altri pollastrotti
t.u.m. Voialtri pollastrotti
(in assenza di una forma prevalente nei repertori, si segue la grafia moderna che non altera il rapporto tra parola e musica)

Si rispettano però le particolarità dei testi scritti in dialetto o in lingua locale.

La note xe bela : arietta veneziana / musica di Perucchini
t.u.m. La note xe bela / Perucchini, Giovanni Battista
El portava i scarp del tennis / Enzo Jannacci
El purtava i scarp del tennis / Enzo Jannacci
t.u.m. El portava i scarp del tennis / Jannacci, Enzo
(si adotta la grafia originale “portava”, normalmente utilizzata per il dialetto milanese)
Ah! L’ammore e che ffa fà / Versi di E. Murolo ; musica di E. De Curtis
Ah! l’amore e che ffa fà / E. De Curtis ; Arr. By I. Culotta ; Versi di E. Murolo
t.u.m. Ah! l’ammore e che ffa fà! / De Curtis, Ernesto
‘U pisci spada = il pesce spada : mambo moderato / parole e musica di D. Modugno
Lu pisce spada / Modugno
t.u.m.U pisci spada / Modugno, Domenico
(titolo dalla prima versione in dialetto siciliano)

0.2.4.2 B. In latino:

  1. si segue l’uso dei libri liturgici moderni, privilegiando il liber usualis (in particolare, si integra e in ae / oe, si normalizza ci + vocale in ti + vocale, si mantiene la j semivocalica);
  2. per i testi non liturgici si usa la forma preferita nel latino classico.

Per le varianti grafiche (p.es. celi, coeli) si fanno rinvii, se necessari, solo nei casi constatati nelle singole fonti di ogni composizione.

Regina coeli / Joanne Baptista Martini
Regina celi / P. Martini
t.u.m. Regina caeli laetare / Martini, Giovanni Battista
(si adotta la grafia usata nel Liber usualis, senza fare rinvii dalle altre forme attestate nelle risorse)
Iudaea et Ierusalem
t.u.m. Judaea et Jerusalem
(grafia usata nel Liber usualis)
Adiuvabit eam
t.u.m. Adjuvabit eam
(grafia usata nel Liber usualis)
Lauda Ierusalem Dominum
Lauda Iherusalem Dominum
t.u.m. Lauda Jerusalem Dominum
(grafia usata nel Liber usualis)
Alleluia Assumpta est / Giu. Cotrufo
t.u.m. Alleluia: Assumpta est / Cotrufo, Giuseppe
(grafia usata nel Liber usualis)
Halleluja. Steterunt
t.u.m. Hallelujah. Steterunt
(grafia usata nell’Anthiphonale missarum ambrosiano)
Auspice Domine
t.u.m. Adspice Domine
(grafia usata nel Liber usualis)
ma
Aspicias utinam que sit scribentis imago / Tromboncino, Bartolomeo
Adspicias utinam quae sit scribentis imago / Tromboncino, Bartolomeo
t.u.m. Aspicias utinam quae sit scribentis imago / Tromboncino, Bartolomeo
(testo di Ovidio; aspicias è la forma oggi preferita in latino classico, utilizzata nell’edizione critica; quae è modernizzazione secondo la regola, oltre che forma presente in alcune edizioni)

0.2.4.2 C. In francese si usa la grafia moderna, e in particolare:

  1. si modernizzano i dittonghi e trittonghi corrispondenti alla pronuncia moderna (in particolare u e o in ou, ay/oy in ai/oi);
  2. Ublier veuil tristisse / Agricola Alex.
    t.u.m. Oublier veux tristesse / Agricola, Alexander
    (forma più diffusa in repertori e basi dati, vicina alla forma moderna)
    < Oublier veul tristesse
    < Ublier veuil tristesse
    < Oblier veult tristesse
    < Oublier veuil tristesse
    (forme presenti nei repertori e nelle edizioni critiche)
    Je l’ayme bien et je l’aymeray / Orlande de Lassus
    t.u.m. Je l’aime bien et je l’aimerai / Lasso, Orlando di
    Vos ki ameis de vraie amor
    t.u.m. Vous qui aimez de vrai amour
    Volez vous que je vous chant
    t.u.m. Voulez vous que je vous chante
  3. si modernizzano gli accenti e le forme vocale + s in vocale accentata;
  4. En l’an de mon trentïesme aage
    t.u.m. En l’an de mon trentième age
    Nulle chose ne me puet a droit plair
    t.u.m. '''Nulle chose ne me peut à droit plaire
    Estant couché pres des rouchettes / Guglielmo Tessieri di Bretagna
    t.u.m. Étant couché près des rouchettes / Tessier, Guillaume
    Ce faux amour d’arc et de flesches / Orlande de Lassus
    Ce faux amour d’arc et de flèches / Lasso, Orlando di
    Devant l’isle de Paphos / par le S.r Charles Tessier
    t.u.m. Devant l’île de Paphos / Tessier, Charles
  5. si eliminano le consonanti b, c, g, l mute;
  6. Une jeune gentil bergiere | Et ung sinple loial bergier
    t.u.m. Une jeune gentile bergère et un simple loyal berger
    «Ne te doubtes», se dist elle, de moy
    t.u.m. Ne te doutes, se dit-elle, de moi
    (per l’omissione delle virgolette vedi il par. 0.4)
  7. si ripristinano le lettere p, s, t, x, z mute secondo l’uso moderno;
  8. Basiez moy / Josquin Des Prez
    Baises-moy / Josquin
    t.u.m. Baisez moi / Desprès, Josquin
    La douce voiz du rosignol sauvage
    t.u.m. La douce voix du rossignol sauvage
    L’an (mil) quatre cens cinquante six / Je. François Villon, escollier
    t.u.m. L’an (mille) quatre cent cinquante six / Villon, Jean-François
  9. si modernizzano, se non più utilizzate, j e y con i, u per v, c per s, s per c, ff con sf, tt con ct, etc.;
  10. Et lui a dit: «J’ay cy un estrangier / Avecques moy…»
    t.u.m. Et lui a dit: J’ai ici un étranger avec moi…»
  11. si usa l’apostrofo in luogo dell’elisione anche se nel testo le parole sono congiunte.
O comme hereulx iestimeroys
t.u.m. O comme heureux j’estimerais

Si possono fare rinvii dalle forme non scelte utilizzate nei repertori e nelle basi dati.

0.2.4.2 D. In inglese:

  1. si conservano le forme arcaiche delle parole che cambierebbero pronuncia (p.es. thou non si modernizza in you);
  2. Sylvia, thou brighter eye of night / Purcell
    t.u.m. Sylvia, thou brighter eye of night / Purcell, Henry
    < Sylvia, you brighter eye of night / Purcell, Henry
  3. si conservano le elisioni, se riportate nell’uso moderno (p.es. lov’d non si modernizza in loved);
  4. Has yet your breast no pity learn’d? / Purcell
    t.u.m. Has yet your breast no pity learn’d? / Purcell, Henry
    < Has yet your breast no pity learned? / Purcell, Henry
  5. si eliminano le finali non entrate nell’uso moderno;
  6. A musicall dreame, or Fourth booke of ayres, 1609 / Robert Jones
    t.u.m. A musical dream / Jones, Robert
  7. in caso di dubbio si preferisce la grafia inglese rispetto a quella americana.

0.2.4.2 E. In spagnolo, in catalano e gallego-portoghese si adotta la forma moderna nella grafia nella separazione delle parole, nella punteggiatura, nelle abbreviazioni, etc., prestando però attenzione che la modernizzazione non incida sul rapporto tra parola e musica.

Niño cuyos ojos vellos
t.u.m. Niño cuyos ojos bellos
El galán es zeloso
El galán esçeloso
t.u.m. El galán es celoso
Amor en estremos tales / José Marin
t.u.m. Amor en extremos tales amor / Marin, José
Oy el esposo diuino
t.u.m. Hoy el esposo divino
Oy por medio de esse velo
t.u.m. Hoy por medio de ese velo
¿Quál es aquel dulçe blando?
t.u.m. ¿Cuál es aquel dulce blando? / Vado Gómez, Juan Bautista del
¿Por quéade morir la llama?
t.u.m. ¿Por qué ha de morir la llama? / Gómez de Navas, Juan Francisco
Zítarasboladoras
t.u.m. Cítaras voladoras / Durón Picazo, Sebastián
A que as portas do Ceo abriuperanos salvar
A Que as portas do ceo abriu pera nos saluar
A que as portas do ceo abriu pera nos saluar
t.u.m A que as portas do céu abriu para nos salvar
(forma modernizzata preferita nell’edizione critica)
Non convenque seia feita nehua desapostura
Non conuem que seia feita nihũa desapostura
Non conuen que seia feita ne hũa desapostura
t.u.m Não convém que seja feita nenhuma desapostura
(forma modernizzata preferita nell’edizione critica)
Quenna Virgen groriosa esperança mui grand’ á
Qven na uirgen groriosa esperança mui grand’a
Qven na uirgen groriosa esperança mui grand’a
t.u.m. Quem na Virgem gloriosa esperança mui grande há
(forma modernizzata preferita nell’edizione critica)

0.2.4.2 F. In tedesco, olandese, fiammingo si adotta la forma moderna nella grafia, nella separazione delle parole, nella punteggiatura, nelle abbreviazioni, etc., prestando però attenzione che la modernizzazione non incida sul rapporto tra parola e musica.

Dafur lob ich ein reines weÿb
t.u.m Dafür lob ich ein reines Weib
Ich kam zw der lieben schon gesessen
t.u.m '''Ich kam zu der Liebe schon gesessen
Een vroulic Wessen / Pipelare
Een vrolic Wessen / Pipelare, Mattheus
Een vrouelic Wessen / Pipelare, Mattheus
t.u.m. Een vrolijk Wezen / Pipelare, Mattheus
< Een vrolic Wessen / Pipelare, Mattheus
< Een vrolic Wesen / Pipelare, Mattheus
< Ein fröhlich Wesen hab ich erlesen / Pipelare, Mattheus
(si privilegia la forma modernizzata, presente in Dutch Song Database, ma si fanno varianti per le forme presenti in altri repertori, compresa la forma in tedesco)
Een vroelic Wessenn / [Hilaire Daleo]
Een vrolic Wesen / Hylaire Bernonneau
t.u.m. Een vrolijk Wezen / Daleo, Hilaire
< Ein fröhlich Wesen / Daleo, Hilaire
(si privilegia la forma modernizzata, presente in Dutch Song Database, ma si fa variante per la forma in tedesco, presente in un repertorio)
Een frouwelic Wesen / [Johannes Ghyssling alias Verbonnet]
Een vrouwelic Wessenn / Jo. Ghyssling, alias Verbonnet
Een vrolic Wesen
t.u.m. Een vrolijk Wezen / Ghiselin-Verbonnet, Jean
< Ein fröhlich Wesen
(si privilegia la forma modernizzata, presente in Dutch Song Database, ma si fa variante per la forma in tedesco)

0.2.4.3 Errori

(cfr. REICAT 9.1.3.3 C)

Se in una o più risorse un titolo presenta errori materiali (p.es. tipografici), ma può essere corretto con certezza, si adotta come titolo uniforme la forma corretta.

Fantasia per pianoforte sull’opera Luisa Müller di Verdi : op. 29 / composta da Giuseppe Perosi
t.u.m. Fantasie: Luisa Miller, pianoforte, op. 29 / Perosi, Giuseppe
Mezzanote [sic] : fantasia descrittiva per arpa / Felice Lebano
t.u.m. Mezzanotte / Lebano, Felice
Passano le camice [sic] nere : marcia caratteristica / Ugo Canocchi
t.u.m. Passano le camicie nere / Canocchi, Ugo

0.3 Abbreviazioni e simboli

(cfr. REICAT 0.6)

Di norma il titolo uniforme non prevede l’uso di abbreviazioni[4]. Le uniche abbreviazioni previste sono i termini op. e n. per l’indicazione di numero d’opera e di numero d’ordine (cfr. il par. 3.2.2) e la citazione dei cataloghi tematici per i quali si utilizzano le sigle indicate nell’Appendice A. Il mezzo di esecuzione, le indicazioni di alterazione (bemolle e diesis), di tonalità (maggiore e minore) e di elaborazione non si abbreviano.

Per abbreviazioni e simboli usati negli esempi di queste norme (ma da non usare nei cataloghi) vedi il par. 0.4.1.

0.4 Punteggiatura

(cfr. REICAT 0.7)

Per la redazione del titolo uniforme si utilizzano alcuni segni di punteggiatura convenzionali (vedi anche il par. 2.3.1)[5]:

  1. la virgola (, ), seguita da spazio, è il separatore standard degli elementi del titolo uniforme musicale e dei termini all’interno di ciascun elemento;
  2. il punto (. ), seguito da spazio, precede un titolo subordinato (par. 4.3.2) o il titolo di un estratto (par. 4.4) e l’indicazione della sezione di messa (par. 3.3.1.2, 3.3.1.4, 3.3.1.8 e 3.3.2.3);
  3. i due punti (: ), seguiti da spazio, precedono il titolo di un’opera parafrasata (par. 6.1.2);
  4. i due punti ( : ), preceduti e seguiti da spazio, precedono un complemento del titolo (par. 2.3 A);
  5. il punto e virgola ( ; ), preceduto e seguito da spazio, separa più elementi di espressione (cap. 5);
  6. 'le parentesi tonde (( )) racchiudono gli elementi di espressione (par. 2.0.4 e cap. 5);
  7. le parentesi uncinate (< >) racchiudono le qualificazioni e gli appellativi (par. 3.2.2.4, 3.2.2.5, 3.3.1.1 e 3.3.4);
  8. le parentesi quadre ([ ]) contraddistinguono i titoli uniformi collettivi (cap. 7).

La punteggiatura presente nei titoli, incluse le virgolette, può essere omessa, modificata o integrata quando è necessario per la comprensione o per non interferire con quella convenzionale.

Note

  1. In SBN gli elementi relativi all’espressione sono parte della notizia bibliografica e non della registrazione di autorità (cfr. GSM I.4.2 Titolo uniforme musicale 1.2).
  2. In SBN si usa la sola forma traslitterata. Per le forme in altre scritture si può dare un accesso come variante del titolo (cfr. GSM I.3 0G).
  3. Per una scelta di repertori di riferimento, oltre ai cataloghi tematici, vedi Appendice C.
  4. Per tutti questi elementi in SBN si prevede un trattamento specifico (cfr. GSM I.4.2 Titolo uniforme musicale 2.14 e 2.19).
  5. Per la punteggiatura utilizzata in SBN vedi i singoli paragrafi.