Reicat/Parte I/Capitolo 4/4.3/4.3B

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4.3A. Area della presentazione musicale 4.3C. Area della numerazione
Il titolo di questa voce non è corretto per via delle caratteristiche del software MediaWiki. Il titolo corretto è Regole italiane di catalogazione.

4.3B. Area dei dati matematici

4.3B.0. Indicazioni generali

4.3B.0.1. Elementi dell’area dei dati matematici

L’area dei dati matematici comprende l’indicazione della scala, l’indicazione della proiezione e l’indicazione delle coordinate e dell’equinozio, relative a una pubblicazione a contenuto cartografico di qualsiasi genere e in qualsiasi formato o supporto.

L’area deve figurare in ogni descrizione a cui sia applicabile, con il primo elemento (la scala), salvo quanto indicato ai par. 4.3B.1.1 B, 4.3B.1.2 C e 4.3B.1.2 D. Gli elementi dell’area possono essere riportati in più lingue o scritture (par. 4.3B.4).

L’area può essere utilizzata, per l’indicazione della scala, anche per documenti non cartografici a cui sia applicabile (p.es. disegni tecnici o modelli).

4.3B.0.2. Fonti d’informazione prescritte

Gli elementi dell’area si ricavano dalla fonte primaria, se possibile, o da fonti complementari (nell’ordine di preferenza indicato nel par. 3.4 D). Informazioni desunte da altre parti della pubblicazione, dall’esame del suo contenuto o da fonti esterne si riportano tra parentesi quadre, se possibile, o in nota (par. 4.7.1.8 E).

4.3B.0.3. Trascrizione

Gli elementi dell’area si riportano come compaiono nella pubblicazione, salvo l’indicazione numerica della scala e quelle delle coordinate e dell’equinozio che si registrano in forma normalizzata con i simboli e le abbreviazioni indicati.

4.3B.0.4. Punteggiatura convenzionale

Gli elementi che seguono l'indicazione della scala sono contraddistinti dai seguenti segni di punteggiatura:

  1. il punto e virgola ( ; ), per l’indicazione della proiezione (par. 4.3B.2) e, all’interno dell’indicazione delle coordinate, per quella dell’equinozio (par. 4.3B.3 C);
  2. le parentesi tonde ( ( ) ), per racchiudere l’indicazione delle coordinate e dell’equinozio (par. 4.3B.3);
  3. il segno di uguale ( = ), per ciascuna indicazione parallela (par. 4.3B.4).

Si usano anche:

  1. il punto ( . ), tra più indicazioni di scala di tipo diverso (par. 4.3B.1.3 A);
  2. la virgola ( , ), per separare aggiunte o precisazioni riguardo a un’indicazione di scala (par. 4.3B.1.1 A) e l’eventuale indicazione dell’epoca da quella dell’equinozio (par. 4.3B.3 C);
  3. il trattino ( - ), per separare le indicazioni numeriche estreme della scala (par. 4.3B.1.3 B) e delle coordinate (par. 4.3B.3 B);
  4. la barra obliqua ( / ), per separare le indicazioni di longitudine da quelle di latitudine nelle coordinate (par. 4.3B.3 B).
Scala
Scala ; proiezione
Scala (coordinate)
Scala ; proiezione (coordinate ; equinozio)
Scala = Indicazione parallela della scala

4.3B.1. Indicazione della scala

4.3B.1.0. Definizione

Per indicazione della scala si intende l’indicazione numerica del rapporto tra le misure della rappresentazione grafica e le corrispondenti misure reali da rappresentare, oppure un’espressione che indica quel rapporto.

4.3B.1.1. Trascrizione

4.3B.1.1 A. La scala si riporta possibilmente in forma numerica, come rapporto (1:n), con i termini che la accompagnano ed eventuali ulteriori precisazioni. Nell’indicazione del rapporto non si usano spazi né prima né dopo i due punti, mentre nei numeri si inserisce uno spazio ogni 3 cifre, da destra.

Se la scala è indicata in forma diversa o non compare nelle fonti prescritte vedi il par. 4.3B.1.2. Se compaiono più indicazioni di scala vedi il par. 4.3B.1.3.

Scala 1:25 000
Scala 1:7 900
(l’indicazione compare nella forma: Scala nel rapporto di 1 a 7,900 Metri)
Échelle au 1:12 500
Maßstab 1:1 000 000
Approximate scale 1:5 000 000
(l’indicazione compare in questa forma nella carta)
Equatorial scale 1:36 000 000
Scala 1:1 500 000 (Lat. 38° N)
(la precisazione compare in questa forma nella carta)
Scala 1:250 000, equidistanza fra le curve di livello m 100
1:200 000
(l’indicazione non è accompagnata dal termine Scala)

4.3B.1.1 B. Se l’indicazione della scala è già stata riportata in altre aree, perché legata a un elemento diverso, non la si ripete, a meno che non compaia anche separatamente nella fonte.

Atlante di Roma : la forma del centro storico in scala 1:1000 nel fotopiano e nella carta numerica
(l’indicazione della scala è parte integrante del complemento del titolo)
Napoli : pianta della città scala 1:16.000, centro storico scala 1:8.000
ma
Atlante automobilistico. – Scala 1:200 000
(l’indicazione della scala, che compare sul frontespizio sotto il titolo, si riporta solo nell’area 3)

4.3B.1.2. Indicazione della scala in forma diversa o non presente nelle fonti prescritte

4.3B.1.2 A. Se la scala è indicata con un’espressione verbale la si riporta facendola seguire possibilmente dall’indicazione numerica in forma normalizzata, tra parentesi quadre.

Scale of miles 60 to an inch [1:3 801 600]
5 miles to 1 inch [1:316 800]

4.3B.1.2 B. Se la scala è indicata in forma grafica si riportano le espressioni verbali da cui è accompagnata, la sua estensione e, tra parentesi quadre, la misura corrispondente in millimetri, possibilmente seguite dall’indicazione numerica normalizzata (quando opportuno in termini approssimativi e preceduta da circa).

Scale of 30 English miles[=126 mm] [circa 1:390 000]
(scala grafica, in cui la dicitura include l’estensione e compare sopra la barra)
Scalla milliarum Italiae seu passum geometricorum mille 60[=32 mm] [circa 1:3 500 000]
(scala grafica, in cui l’estensione compare sopra la barra e la dicitura compare sotto)
Scala di pertiche 100 di braccia 5 l’una a panno fiorentino[=60 mm] [circa 1:5 000]
Milliaria Moscovia comunia 80 in uno gradu 400[=94 mm] [circa 1:5 800 000]

4.3B.1.2 C. In mancanza di un’indicazione numerica, verbale o grafica della scala, per le carte terrestri (escluse le vedute) la si ricava se possibile da un reticolato o graduazione o dal confronto con altre rappresentazioni a scala conosciuta e la si riporta tra parentesi quadre (quando opportuno in termini approssimativi e preceduta da circa). Altrimenti si può registrare, tra parentesi quadre e in italiano, Scala non indicata. Se la rappresentazione non è in scala si può indicare, tra parentesi quadre e in italiano, Non in scala.

[Scala circa 1:22 000 000]
[Scala non indicata]
[Non in scala]

4.3B.1.2 D. Per le carte celesti, quelle di luoghi immaginari, le vedute e le carte in scale non lineari l’indicazione della scala si riporta solo se figura nella pubblicazione stessa (tra parentesi quadre se compare al di fuori delle fonti prescritte).

Scala 1°=4 mm
(carta celeste)

4.3B.1.3. Più indicazioni di scala

4.3B.1.3 A. L’indicazione della scala verticale, quando applicabile (p.es. per sezioni o modelli in rilievo), si riporta dopo la scala orizzontale, separata da un punto.

Scala 1:25 000. Scala verticale 1:12 500
Scala orizzontale 1 km[=66 mm] [circa 1:15 000]. Scala verticale 50 m[=42 mm] [circa 1:1 200]
(le due indicazioni compaiono sulla carta insieme a due scale grafiche)

4.3B.1.3 B. Se la pubblicazione contiene rappresentazioni in due o più scale o in scala variabile si indicano gli estremi, a partire dal maggiore, uniti con un trattino. Se si preferisce, o se gli estremi non sono noti (o per pubblicazioni in più unità descritte anche singolarmente), si indica tra parentesi quadre e in italiano Scale varie. Non si tiene conto di rappresentazioni con carattere subordinato o aggiuntivo, indicate di solito in nota (par. 4.7.1.8 E).

Scala 1:5 000-1:10 000
(rappresentazioni distinte, in scale diverse)
Scala 1:40 000-1:60 000
(pianta di Mosca, costituita da un’unica rappresentazione con scale diverse per il centro e la periferia)
1:5 000 000. Échelle altimétrique 1:200 000-1:400 000
[Scale varie]

4.3B.1.3 C. Se compaiono più indicazioni di scala equivalenti (in forme diverse, p.es. numerica e grafica, oppure con diverse unità di misura) si riporta quella nella forma preferibile, secondo le norme precedenti, o, tra più unità di misura, la prima. Quando si ritiene opportuno si possono riportare, o segnalare in nota, anche le altre unità di misura.

Scala 1:175 000
(nella carta compare l’indicazione Scala/Scale 1:175000, seguita da (1 cm = 1750 m) e da una scala grafica di 7 km)
Scala 1:128 000
(nella carta compaiono due scale grafiche seguite dall’espressione Nella proporzione di uno a cento ventotto mila)
Maasstäbe in 1:6 000 000 der Natur
In area 7 (facolt.): Scale grafiche in miglia tedesche, miglia inglesi e leghe messicane
(nella carta compaiono anche tre scale grafiche, che si possono segnalare)
Misure: miglia di Puglia di 7000 palmi napoletani 30[=138 mm] [circa 1:400 000]
(seguono altre cinque scale grafiche)

4.3B.2. Indicazione della proiezione

Se l’indicazione della proiezione compare nelle fonti prescritte la si riporta dopo la scala, separata da un punto e virgola. Se non compare nelle fonti prescritte la si può aggiungere tra parentesi quadre.

Scala 1:40 000 000 ; proiezione di Mercatore
(indicazione su un planisfero)
Scala 1:50 000 ; proiezione conforme universale trasversa di Mercatore (UTM)
Scala 1:7 000 ; proiezione gnomonica
Échelle 1:50 000 ; projection conique conforme de Lambert, système Levant
ma
Weltcharte in Mercators Projection / von Christian Gottlieb Reichard. – [Circa 1:23 000 000]
(l’indicazione della proiezione compare nel titolo e non si ripete nell’area 3)

4.3B.3. Indicazione delle coordinate e dell’equinozio

4.3B.3 A. L’indicazione delle coordinate, ossia dei limiti massimi dell’area coperta dalla rappresentazione, si può riportare, tra parentesi tonde, se compare nelle fonti prescritte (di solito nella graduazione sui margini). Altrimenti può essere aggiunta, tra parentesi quadre, quando si ritiene opportuno.

4.3B.3 B. Per le carte terrestri le coordinate si registrano in gradi (°), minuti (′) e secondi (″), prima per la longitudine (Ovest e Est, sempre dal meridiano di Greenwich) e poi per la latitudine (Nord e Sud), con i simboli W, E, N e S. Le indicazioni di longitudine si separano da quelle di latitudine con una barra (non preceduta né seguita da spazio), le due indicazioni di longitudine e quelle di latitudine si uniscono con un trattino. L’indicazione delle coordinate può essere data, alternativamente, in gradi decimali.

Per altri corpi celesti (p.es. la Luna) si possono registrare le coordinate secondo il sistema in uso per il corpo celeste stesso.

Scala 1:250 000 (E 7°20′-E 13°50′/N 46°-N 44°)
Scala 1:250 000 ; proiezione conica conforme di Lambert (E 161°-E 166°/S 73°15′-S 75°15′)

4.3B.3 C. Per le carte celesti si registrano l’ascensione retta (AR) del centro o le ascensioni rette dei limiti Ovest ed Est dell’area rappresentata, con la declinazione (Decl.) del centro o le declinazioni dei limiti Nord e Sud. Per le carte centrate su un polo si indica il limite di declinazione (Limite di decl.). I dati si riportano come negli esempi che seguono.

L’indicazione delle coordinate può essere seguita dall’indicazione dell’equinozio, separata da un punto e virgola e introdotta dalla parola equinozio. L’indicazione dell’equinozio può essere seguita da quella dell’epoca, se differente, separata da una virgola e introdotta dalla parola epoca.

(AR 16 h/Decl. -23°; equinozio 1950)
(AR 16 h 30 min a 19 h 30 min/Decl. -16° a -49°; equinozio 1950, epoca 1948)
(Centrata al Polo Sud/Limite di decl. -60°)

4.3B.4. Indicazioni parallele dei dati matematici

Se l’indicazione della scala o altri elementi dell’area compaiono in più lingue o scritture si riporta la forma che compare con maggiore rilievo o, a parità di rilievo, per prima. Quando si ritiene opportuno si possono riportare anche una o più indicazioni parallele, ciascuna preceduta dal segno di uguale. L’omissione di indicazioni parallele non si segnala.

Per le pubblicazioni antiche si riportano possibilmente tutte le indicazioni parallele.

300 sažen’ = Faden[=59 mm] [circa 1:11 000]
(scala grafica, con dicitura in russo e in tedesco)
Scala 1:1 500 000 (Lat. 38° N) ; proiezione di Mercatore = Scale 1:1 500 000 (Lat. 38° N) ; Mercator projection
(l’indicazione parallela può essere trascurata)