Reicat/Parte III/Capitolo 19/19.2

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19.1. Assegnazione delle responsabilità per la pubblicazione e la produzione materiale
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19.2. Intestazioni

19.2 A. Per la scelta e la formulazione degli elementi di accesso relativi alla pubblicazione o produzione materiale (scelta tra più nomi o forme di un nome, ordine degli elementi del nome, etc.) si seguono, per quanto possibile, le norme relative alle intestazioni uniformi per gli enti (cap. 16) e, quando si tratta di singoli individui (p.es. finanziatori, ambulanti, etc.), quelle per le persone (cap. 15).

Tuttavia, le intestazioni per editori e tipografi delle pubblicazioni antiche (o che comunque inizino la loro attività entro l’anno 1830), quando le relative indicazioni sono costituite dai nomi di una o più persone e non da espressioni impersonali (Compagnia dei librai, Società tipografica, etc.), si trattano per motivi di opportunità pratica – mancando di solito una formulazione uniforme e stabile del nome della “ditta” – con modalità analoghe ai nomi di persona (p.es. l’inversione del cognome rispetto al nome personale).

Editori e tipografi la cui attività inizi dopo l’anno 1830 si registrano secondo le indicazioni del cap. 16 (cfr. in particolare il par. 16.2.2); se la denominazione comprende un cognome si fa rinvio da una forma col cognome in prima posizione.

Torrentino, Lorenzo
Pomba, Giuseppe
(editori la cui attività inizia entro il 1830)
Fratelli Treves
< Treves, fratelli
Nicola Zanichelli <casa editrice>
< Zanichelli, Nicola <casa editrice>
(editori la cui attività inizia dopo il 1830)
Tipografia Medicea
Stamperia Gesiniana
Stamperia apostolica vaticana
Stamperia Reale <Napoli>
Società tipografica <Modena>
Società tipografica <Nizza>

19.2 B. L’intestazione si riferisce, per quanto possibile, a ciascuna azienda (impresa, bottega, etc.) distinta, anche se identificata tramite il nome di una o più persone, e si basa di norma sulle denominazioni o espressioni usate nelle pubblicazioni stesse. In presenza di variazioni (di forma, lingua, completezza, etc.) o cambiamenti minori nella denominazione, che non identifichino aziende distinte, si preferisce di norma la forma prevalente, seguendo le indicazioni fornite nel cap. 16 ma tenendo conto anche della forma adottata nei repertori di riferimento, se esistono. Per i nomi di editori e tipografi che compaiono prevalentemente nella forma latina si preferisce quella nella lingua nazionale, se conosciuta.

Giunta, Cosimo
< Giunti, Cosimo
< Iunta, Cosmus
< Iuncta, Cosmus
Compagnia degli Uniti
< Unitorum Societas
Tipografia della Congregazione di Propaganda fide
< Tipografia della Sacra Congregazione di Propaganda fide
< Stamperia della Sacra Congregazione di Propaganda fide
< Typographia Sacrae Congregationis de propaganda fide
< < Chiesa cattolica. Congregazione De propaganda fide
All’insegna dell’Ancora
< Insegna dell’Ancora
Somasco, Giacomo Antonio e Giulio
< Somaschi, Giacomo Antonio e Giulio
< Giacomo Antonio & Giulio Somaschi
< Iacobus Antonius & Iulius Somaschus
< < Somasco, Giacomo Antonio
< < Somasco, Giulio
Bindoni, Francesco, e Maffeo Pasini
< Francesco Bindoni & Mapheo Pasini
< < Bindoni, Francesco
< < Pasini, Maffeo

19.2 C. Le espressioni che accompagnano un nome (p.es. fratelli, eredi, vedova, etc.) si danno possibilmente nella forma in cui compaiono (forma prevalente) e nella stessa lingua del nome (cfr. il par. 15.2.3). In caso di particolari difficoltà o dubbi si usa la forma italiana.

Calenzani, Pietro Giovanni, eredi
< Calenzani, eredi
< Eredi del Calenzani
< Heredi del Calenzani
< < Calenzani, Pietro Giovanni
Bianco, Giovanni Francesco, vedova
< Vedova di Gio. Francesco Bianco
< Vedova di Bianco
< < Bianco, Giovanni Francesco
Tilliard, veuve, & fils
< Veuve Tilliard & fils
Da Legnano, Giovanni Giacomo, e fratelli
< Io. Iacobo & fratelli da Legnano
< Io. Iacobo & fratelli di Legnano
< Ioannes Iacobus et fratres de Lignano
< Ioannes Iacobus et fratres de Legnano
< Ioannes Iacobus de Legnano et fratres
< < Da Legnano, Giovanni Giacomo

19.2 D. Al nome si aggiungono una o più qualificazioni nei seguenti casi:

  1. se la denominazione è costituita soltanto dal nome di una o più persone (senza espressioni che indichino una società, azienda, gruppo di persone, etc.), quando si ritiene opportuno distinguere le intestazioni per le aziende tipografiche o editoriali da quelle per le persone e la distinzione non risulta in altro modo;
  2. Britannico, Ludovico <ditta>
    ma
    Britannico, Ludovico, eredi
    (l’espressione eredi è sufficiente a chiarire che l’intestazione non si riferisce a una persona)
  3. in presenza di omonimie, sia tra personaggi della stessa famiglia che tra persone che non risultano legate da relazioni di parentela.
  4. Gli omonimi si possono distinguere mediante qualificazioni cronologiche, patronimici, luoghi di origine o attività o altri elementi; per le persone appartenenti alla stessa famiglia si preferisce assegnare un numero ordinale.

    Giunta, Lucantonio <1.>
    < Giunta, Lucantonio, il Vecchio
    Giunta, Lucantonio <2.>
    < Giunta, Lucantonio, il Giovane
    De Franceschi, Francesco <padovano>
    De Franceschi, Francesco <senese>
    (l’indicazione del luogo d’origine accompagna il nome in varie edizioni)