Norme comuni/Linee guida sull'indicizzazione/Indicizzazione per soggetto/Indicazioni metodologiche

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4.1 Gli strumenti 4.3 Sommario o abstract
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4.2 Indicazioni metodologiche

Scelte grafiche e invio in Indice SBN

Le stringhe di soggetto devono essere scritte in caratteri minuscoli ad eccezione della lettera iniziale del termine che compone la stringa che va sempre in maiuscolo, anche dopo eventuali parentesi quadre.

Nel caso di qualificazioni di nomi propri, l’uso dell’iniziale maiuscola è prescritto soltanto per qualificatori riferiti a entità politico-territoriali. Vedi REICAT e Manuale applicativo cap. A.


Per la qualificazione di nomi comuni, il Thesaurus prevede l’uso dell’iniziale maiuscola; se ne consiglia il rispetto di questa grafia anche in fase di catalogazione (la BNI ha recentemente adottato questa prassi).

In genere tutti i termini di una stringa, tranne il primo, sono preceduti da spazio trattino spazio ( - ). Fanno eccezione i termini preceduti da un connettivo fra parentesi quadre, preceduti solo da uno spazio.

I caratteri speciali, in caso di soggetti con nomi propri di persone, enti, titoli (soprattutto stranieri) che li prevedano, devono essere impiegati coerentemente con le forme della catalogazione descrittiva.

Indicazioni cronologiche riferite a specifici anni sono espresse utilizzando numeri arabi; se riferite a specifici secoli sono espresse nella forma abbreviata e non vengono sciolte. Nel caso di nomi di persona le qualificazioni cronologiche seguono le norme stabilite.

I Poli e le singole biblioteche possono inviare in Indice soltanto stringhe con la grafia corretta, in particolare non vanno inviate stringhe tutte in maiuscolo.


Bonifica di scelte grafiche non più accettate

I Poli e l’ICCU, nell’ambito di particolari progetti con risorse dedicate, potrebbero intervenire con correzioni dei soggetti che presentano grafie non conformi a quanto sopra indicato.


Passaggio dal Soggettario al Nuovo soggettario

Le biblioteche che adottano il Nuovo soggettario in sostituzione del Soggettario e delle successive Liste di aggiornamento possono operare scelte diverse per la gestione dei propri archivi dei soggetti.

I soggetti basati sui precedenti strumenti possono restare inalterati nel caso in cui le biblioteche non dispongano di risorse per attività di controllo, adeguamento, bonifiche.

Nel caso di cambiamenti terminologici e/o sintattici è necessario:

  • sfruttare i legami di variante storica del Thesaurus (HSF) per rinvii automatici fra termini preferiti in passato e quelli preferiti attualmente che li hanno sostituiti (vedi paragrafo 2.4.1.1 della Guida);
  • non mescolare criteri e strumenti di indicizzazione vecchi e nuovi (ad esempio, stringhe costruite sulla base del modello del Soggettario, ma con la terminologia del Nuovo soggettario).


Codici per stringhe di soggetto basate su strumenti di indicizzazione diversi

La condivisione della soggettazione in SBN implica l’adozione del Nuovo soggettario, sia per quanto riguarda la terminologia sia per l’adozione di norme sintattiche impiegate nella costruzione delle stringhe di soggetto.

Pertanto è da considerarsi superato l’impiego del Soggettario.

Si raccomanda di:

  • utilizzare i codici previsti da ICCU per etichettare le stringhe in base allo strumento di indicizzazione per soggetto impiegato:
Strumento impiegato nell’indicizzazione per soggetto Codice ICCU
Termini e stringhe basati sul Nuovo soggettario N
Termini e stringhe uguali in quanto basati su entrambi gli strumenti (Soggettario e Nuovo soggettario) E
Termini e stringhe basati sul solo Soggettario I
Quando si utilizza per la prima volta un soggetto già impiegato con il vecchio strumento, e ancora valido con il nuovo, modificare il codice della stringa da I ad E. Nel caso di soggetti impiegati per la prima volta e basati su terminologia e sintassi del Nuovo soggettario, il codice da assegnare loro sarà N.
Nel caso di uso misto di Soggettario e Nuovo soggettario (ad esempio con impiego dei termini del Thesaurus ma ordinati nella stringa in base al Soggettario) nel pregresso attribuire comunque il codice I. Tale prassi va evitata da ora in poi;
  • controllare la forma dei nomi propri (persone, enti, titoli, luoghi, ecc.) nell’Authority file di SBN e nella Bibliografia nazionale italiana tenendo conto che le notizie bibliografiche prodotte dalla BNI sono contraddistinte anche in Indice dalla sigla BN, seguita da relativa annata e numero progressivo;
  • utilizzare il campo note al descrittore per indicazioni su scelte di forma relative a varie tipologie di nomi propri impiegati nelle stringhe di soggetto con riferimento alle fonti impiegate.