Norme comuni/Codici/Identificatori della risorsa

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2 Codici di qualificazione bibliografica
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3 Identificatori della risorsa

L’identificatore della risorsa è qualsiasi numero o designazione alfanumerica associato a una risorsa, che la identifica secondo uno standard internazionale o una designazione attribuita da un editore.

In assenza di numero standard si può adottare come identificatore il riferimento a fonti bibliografiche, quali cataloghi e repertori di seguito elencati (p.es. RISM, Sartori, etc.).

In SBN è possibile utilizzare gli identificatori della risorsa come elementi di accesso e la risorsa può presentare più identificatori[1].

Si possono inserire gli identificatori appropriati a prescindere dal codice Tipo di materiale; si registrano quindi gli identificatori relativi a risorse musicali, cartografiche, grafiche, audiovisive o elettroniche anche se queste vengono descritte come Materiale moderno o antico.

Il campo è stato ampliato a 25 caratteri per permettere l’inserimento degli identificatori che non seguono una norma ISO e hanno una lunghezza variabile, come gli identificatori editoriali, generalmente presenti nella musica a stampa, nelle registrazioni sonore e video e nelle risorse elettroniche.

È previsto, inoltre, un campo di qualificazione all’identificatore (Nota) di 30 caratteri da utilizzare per eventuali indicazioni quali: errato, ristampa 2008, rilegato, diverso nome dell’editore, etc.

Per le risorse monografiche antiche l’identificatore è l’Impronta.

È previsto, inoltre, un campo di qualificazione all’identificatore (Nota) di 28 caratteri da utilizzare per eventuali indicazioni quali: Variante B, data falsa, etc.

Note

  1. È stato rimosso il limite massimo di registrazione degli identificatori della risorsa.