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Descrizione analitica Informazioni relative all'esemplare
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Variazioni che richiedono una nuova descrizione (Per le risorse cartografiche antiche)

1 Trattamento

Si trattano come stati differenti le impressioni prodotte da una stessa matrice in fasi distinte della sua vita, visivamente identificabili attraverso le modifiche intenzionali apportate su di essa. Le variazioni dovute alla tecnica di stampa (ad es. il retroussage) o danni accidentali alla matrice non costituiscono un nuovo stato. Le modifiche possono riguardare aspetti:

  1. grafici: cancellazioni, aggiunte, correzioni o modifiche del disegno geografico, ritocco di linee incise, ripresa di aree sbiadite, aggiunte o cancellazioni al materiale illustrativo, etc.;
  2. testuali: aggiunte, correzioni, modifiche del titolo, dell’indicazione di edizione, delle note tipografiche, delle parole presenti in didascalie, dediche, iscrizioni o correzioni di ortografia.

In presenza di una o più variazioni tra quelle citate, devono essere redatte descrizioni bibliografiche distinte, dando gli opportuni chiarimenti in area 7 e registrando il repertorio in cui è descritta la variante.

L’indicazione dello stato si registra tra parentesi quadre in area 2 solo se documentata da un repertorio, registrando la fonte e specificando le principali variazioni tra i differenti stati in area 7.

*Pianta della regia città di Treviso / B. Salomoni ingegnere rilevò, delineò e con superiore permesso pubblicò. - [2. stato]. - Scala di metri 400 nella proporzione di 1 a 2000 [circa 1:2 000]. - [Venezia] : Calcografia Picotti, [1826]. - 1 carta : acquaforte ; 642 x 907 mm
In area 7: Stato successivo dell’edizione del 1824 rispetto alla quale si evidenzia l’assenza di Palazzo Bressa in Piazza della Cavallerizza, cfr. O. Marinelli, Saggio di cartografia della regione veneta, Venezia, 1881, n. 1560
*Venetie M.D. – [2. stato]. - [Non in scala]. – [Tra il 1511 e il 1514]. - 1 veduta in 6 fogli. : xilografia ; 1345 x 2820 mm
In area 7: Secondo stato della veduta di Venezia di Iacopo De Barbari in cui si evidenzia la presenza di una cuspide piramidale sul campanile di San Marco, assente nel primo stato, cfr.: J. Schulz, La cartografia tra scienza e arte. Carte e cartografi nel Rinascimento italiano, Modena 1990, p. 13-63 e A volo d’uccello. Jacopo de’ Barbari e le rappresentazioni di città nell’Europa del Rinascimento, Venezia 1999

Le ristampe ottenute da una matrice che non è stata modificata non sono oggetto di descrizione distinta, a meno che non si tratti di tirature emesse dopo un primo ciclo di produzione, con cambiamenti significativi nei legami relativi alla responsabilità materiale.


Codici di qualificazione bibliografica (Tipo di data)

Per gli stati successivi il codice del Tipo di data è:

  • E (riproduzione di una risorsa)

In Data1 si indica l’anno, certo o probabile, dello stato successivo; in Data2, l’anno, certo o probabile, di pubblicazione dello stato originale.

Si riportano di seguito alcune esemplificazioni:

Tipo data E, data1 1780 data2 1752
Stato successivo del 1780 di una carta pubblicata originariamente nel 1752 (nell’area della pubblicazione: 1780 oppure [1780] oppure [1780?] oppure [circa 1780]; nell’area delle note: Stato successivo del 1752)
Tipo data E, data1 181. data2 1785
Stato successivo privo di data pubblicato probabilmente nel primo decennio del 19. secolo di una risorsa cartografica pubblicata originariamente nel 1785 (nell’area della pubblicazione: [181.]; nell’area delle note: Stato successivo del 1785)

2 Legami

Per consentire l’accesso ai titoli dei diversi stati è obbligatorio creare un legame di codice 7 (altro stato di) tra ogni singolo stato di natura M e la notizia di natura M relativa allo stato originale; in presenza di due stati simultanei si crea un collegamento da uno dei due all’altro, per più stati sempre ad un unico da tutti gli altri (vedi Collegamenti, M7M).