Guida antico/Descrizione/Informazioni relative all'esemplare/Provenienze
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2 Provenienze
Si considerano provenienze persone ed enti che hanno avuto la proprietà o il possesso del singolo esemplare.
La loro gestione prevede un legame tra l’inventario e i nomi di persone e/o enti che hanno posseduto la copia.
Il legame può essere di due tipi: Possessore e Provenienza.
Ciascun esemplare può avere più legami Possessore, ma un solo legame Provenienza da intendersi come l’ultima persona o ente che ha posseduto la copia[1].
Trattandosi di gestione di copia fisica, essa è limitata al Polo e quindi il legame possessore/provenienza non è condiviso con l’Indice.
Le tracce di provenienza che figurano sugli esemplari si manifestano con forme diverse: note manoscritte, segnature di collocazioni antiche, timbri, stemmi, ex libris, legature araldiche e personalizzate, etichette, etc.
Oltre alle tracce presenti sugli esemplari le indicazioni di provenienza possono essere desumibili anche da fonti esterne che ne definiscono l’appartenenza, quali documenti archivistici, carteggi, atti notarili, inventari, etc. Le fonti interne ed esterne e i relativi oggetti digitali si registrano nella nota al legame.
Per la formulazione dei nomi si seguono le norme relative alle intestazioni per le persone e gli enti.
- *Convento di *San *Francesco a *Ripa <Roma>
- Nota al legame: Nota manoscritta e segnatura antica sul frontespizio
- *Convento di *San *Francesco a *Ripa <Roma>
- *Convento dei *Cappuccini <Padova>
- Nota al legame: Timbro sul frontespizio
- *Convento dei *Cappuccini <Padova>
- Granata, Antonio
- Nota al legame: Nota manoscritta sul frontespizio
- Granata, Antonio
Note
- ↑ La gestione di possessori e provenienze come elementi collegati ne consente l’esportazione in formato UNIMARC, nelle etichette 702 (persone) e 712 (enti) con relator code 390 (possessore) e 320 (provenienza), e l’utilizzo di tali elementi come punto di accesso.