Norme comuni/La catalogazione partecipata/La parametrizzazione sui dati
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2 La parametrizzazione sui dati
Le diverse modalità di partecipazione al catalogo collettivo non interessano soltanto le attività che i Poli scelgono di svolgere in colloquio con l’Indice, ma la quantità e la qualità dei dati stessi, che intendono fornire sia per i documenti che per le voci di autorità. Questa seconda e più complessa forma di flessibilità – relativa ai dati piuttosto che alle attività – risponde da un lato alle diverse esigenze catalografiche espresse da biblioteche tra loro molto differenti per patrimonio documentale e per bacino di utenza (e di riflesso ha reso possibile, nella fase di apertura ai software commerciali, una differenziazione tra i moduli applicativi di colloquio con l’Indice), e d’altro canto è tenuta a rispettare i principi e a far propri gli obiettivi tradizionali della catalogazione partecipata in SBN, che sono la condivisione e la perfettibilità dei record.
In questo nuovo scenario, mutato per la flessibilità consentita ad una rete sempre più ampia e variegata di biblioteche ma non per obiettivi e principi, la massima attenzione deve essere prestata alle regole che rendono possibile la cooperazione tra poli dotati di “profili” diversi per l’arricchimento dell’unica base dati dell’Indice in modo non conflittuale e coerente con i principi della catalogazione partecipata.
Nel “profilo” catalografico di un Polo, si definiscono in dettaglio quali insiemi di dati il Polo gestisce e con quale livello massimo di autorità.
2.1 Authority file
Per quanto riguarda ciascun authority file di nomi, titoli di opere, marche editoriali e luoghi di pubblicazione (cui si aggiungono con diversa valenza soggetti e classi), le principali diversità ammesse nei profili dei Poli consistono nell’abilitazione all’inserimento e alla modifica dei record o al solo utilizzo dei record già presenti in Indice per eventuali relazioni (legami) a documenti, oppure alla semplice ricezione dei legami già registrati in Indice tra le notizie relative a documenti e i record dei vari authority file. Si ottiene così, ad esempio, che un Polo interessato a derivare i dati di catalogazione semantica, possa ricevere dall’Indice le notizie bibliografiche complete delle stringhe di soggetto e degli indici di classificazione, senza tuttavia alimentare il catalogo collettivo con la catalogazione semantica dei propri documenti oppure che un Polo che non intende creare record relativi a marche editoriali, possa tuttavia utilizzare una marca già presente in Indice collegandola ad un documento sul quale sia presente.
In conclusione, per quanto concerne la gestione dei record di authority file, i Poli possono essere o non essere abilitati all’inserimento di record, ma tutti coloro che lo sono gestiscono – sia pure con diversi livelli di autorità – gli stessi dati.
2.2 I documenti
Ben più complesso risulta invece l’obiettivo di garantire la flessibilità nella catalogazione delle risorse: per esse è previsto che i Poli possano fornire insiemi diversi di dati in base al proprio profilo e pertanto il sistema centrale si trova a dover gestire tali diversità, sia rispondendo alle biblioteche con una quantità maggiore o minore di dati, sia controllando, in fase di inserimento o modifica dei record, che le biblioteche forniscano tutti e solo i dati previsti nel profilo del Polo di appartenenza.
Pertanto, per ciascuna tipologia di risorsa, si è stabilito, innanzitutto, quali siano i dati “comuni” – obbligatori o facoltativi – che devono essere gestiti da qualsiasi Polo e da qualsiasi applicativo, in quanto sono sempre inclusi, se presenti nel catalogo collettivo, nei messaggi dell’Indice e pertanto devono essere salvaguardati e restituiti al sistema centrale; e quali, invece, i dati “specifici” – obbligatori o facoltativi – che possono essere gestiti o no dai Poli, in conformità con il proprio profilo catalografico; l’Indice è così in grado di inviare a ciascuna biblioteca, in base al profilo del Polo di appartenenza, l’insieme completo dei dati oppure il solo sottoinsieme dei dati “comuni”, e di conseguenza è in grado di tutelare i dati “specifici” dal rischio di cancellazione a seguito di una correzione effettuata da chi gestisce i soli dati “comuni”.
Nell’ambito della configurazione del Polo, si definiscono, oltre alle tipologie di risorse per le quali il Polo intende fornire i dati specifici, anche i livelli di autorità riconosciuti al Polo per i dati comuni e per i dati specifici di ogni tipologia. Per consentire la cooperazione tra Poli diversamente configurati, infatti, ogni record bibliografico che contenga sia dati comuni che dati specifici presenta un doppio livello di autorità, ciascuno relativo ad una parte di dati, in modo che un Polo che abbia un livello di autorità sufficiente ad intervenire su un insieme di dati, ma non sull’altro, possa correggere solo gli uni.
Analogamente il Polo può configurare le proprie biblioteche e i propri catalogatori differenziandone i profili e i livelli di autorità, che tuttavia non potranno mai eccedere quelli riconosciuti dall’Indice al Polo.