Guida a Manus Online/Scheda breve

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Manoscritto composito Bibliografia
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Scheda breve

Contenuti

Premessa

Oltre alla descrizione estesa, il programma consente di attivare, per la sola D.E., la cosiddetta Scheda breve.

Quando si procede alla creazione di una nuova scheda, un menù a tendina in corrispondenza di Formato scheda consente di selezionare la maschera della scheda breve:

Fig.149

La scheda breve viene solitamente attivata nei seguenti casi:

  • Recupero da catalogo;
  • Manoscritti moderni (post sec. XV);
  • Manoscritti compositi organizzati

Inoltre, nel caso in cui il catalogatore debba descrivere un elevato numero di codici a fronte di un tempo limitato per terminare la catalogazione, si consiglia di adottare la scheda breve: è meglio, infatti, fornire (anche per manoscritti medievali) pochi dati controllati, piuttosto che molti dati inseriti frettolosamente e non verificati.

La struttura della Scheda breve è analoga a quella della D.E. della scheda estesa, ma i campi sono molto ridotti per numero e tipologia di informazioni:

Fig.150

Identificazione del manoscritto

L’area Identificazione del manoscritto funziona come nella descrizione estesa, ma è priva del campo Note; inoltre il tasto Converti in scheda estesa, permette un ripensamento circa la tipologia di descrizione scelta. In questo caso, i dati della scheda breve confluiscono nella descrizione estesa, senza perdita di notizie.

Composizione materiale

Il successivo campo Composizione materiale permette di segnalare la natura di composito o di passare al formato scheda Composito, se la scelta non è stata fatta al momento della creazione della scheda. Inoltre, consente di segnalare se i fascicoli sono legati o se è presente una qualche altra forma:

Fig.151

Datazione

L’area Datazione è identica a quella della Scheda estesa, per la quale vedi la trattazione relativa.

Si ricorda che i campi Data del manoscritto e Tipo data sono obbligatori ai fini della pubblicazione della scheda.

Fig.152

Materia

L’area Materia consente di dare conto solo del supporto del corpo del codice: è un campo obbligatorio. Il menù a tendina consente di scegliere tra una serie di opzioni.

Fig.153

Consistenza

L’area Consistenza permette di indicare solo il numero di carte di cui si compone il corpo del codice (dato obbligatorio) e il numero di carte di guardie anteriori e posteriori. È assente il campo Note:

Fig.154

Dimensioni

L’area Dimensioni è identica a quella della Scheda estesa, per cui vedi la trattazione relativa. Il campo è obbligatorio:

Fig.155

Nella Scheda breve manca la parte dedicata agli elementi paleografico-codicologici.

Decorazione

L’area successiva a Dimensioni, pertanto, è Decorazione e consiste in un solo flag che permette di segnalarne la presenza, senza ulteriori specifiche:

Fig.156

Notazione musicale

Anche l’area Notazione musicale è ridotta ad un solo flag, per la segnalazione della presenza di notazione musicale:

Fig.157

Legatura

L’area Legatura dà la possibilità di segnalarne la presenza e l’eventuale datazione

Fig.158

Storia del manoscritto

L’area Storia del manoscritto funziona esattamente come nella Scheda estesa, ma manca la possibilità di allegare immagini.

Stato di conservazione e restauro

L’area Stato di conservazione e restauro, articolate nelle due rispettive sotto aree, ricalca la Scheda estesa per quanto riguarda lo stato di conservazione, mentre per il restauro consente solo di segnalare, tramite flag, se il codice ha subito interventi di restauro e se necessita di nuovi interventi di restauro:

Fig.159

Osservazioni

L’area Osservazioni è, come nella descrizione estesa, un campo libero ove si possono aggiungere informazioni particolari relative all’aspetto esterno del manoscritto:

Fig.160

Camicia

L’area Camicia è uguale a quella della descrizione estesa. Si ricorda che, soprattutto per i codici moderni (post sec. XV), la segnalazione nell’area della camicia di un titolo d’insieme e/o di partizioni interne in cui un eventuale manoscritto composito (organizzato o fattizio), può essere stato assemblato, è un elemento molto prezioso per capire la struttura interna del codice stesso:

Fig.161

Nomi legati alla D.E., Bibliografia, Immagini di manoscritto

Le aree Nomi legati alla D.E., Bibliografia e Immagini di manoscritto sono identiche a quelle della Scheda estesa.

In sintesi, la descrizione breve consente, in modo segnaletico, di dare conto di tutti gli elementi essenziali per una prima, sommaria, descrizione esterna del codice. Di qui la scelta di non aprire un campo Note all’interno di ciascuna area e di non allegare immagini per i singoli aspetti descritti.