Guida a Manus Online/Descrizione esterna/25. Storia del manoscritto

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22. Legatura Stato di conservazione e restauro
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25. Storia del manoscritto

La sezione 25. Storia del manoscritto, a scorrimento verticale, consente di riportare tutte le informazioni relative al codice, dirette o indirette, che ne documentino le vicende dal momento del confezionamento fino a quando il codice è entrato nell’Istituto di conservazione dove attualmente si trova.
In quest’area, discorsiva, vanno riportate le notizie sulla storia del manoscritto dalla sua origine fino all’arrivo nella sede attuale, desunte dal manoscritto stesso o da fonti esterne (sia manoscritte che a stampa). Si trascrivono qui, integralmente, tutte le note storiche rilevate nel manoscritto: la sottoscrizione del copista comprese le formule finali, le note di possesso, di acquisto, di vendita, di provenienza, ecc. Sono da riportare, quindi, anche tutti i dati relativi agli artefici del manoscritto (copisti, legatori, ecc.), ai raccoglitori (nel caso di composito organizzato) e a chi lo ha commissionato, posseduto, donato, prestato, venduto, ecc.; sono da segnalare, inoltre, i luoghi di copia e quelli in cui il manoscritto è stato conservato, acquistato, venduto, ecc. Vanno descritti anche elementi storici come ex libris a stampa, timbri e/o sigilli di possesso, stemmi, specificando sempre la posizione e, se individuabile, l’epoca dei vari elementi trascritti. Si devono riportare, inoltre, tutte le antiche segnature presenti (e/o quelle rilevate da fonti diverse dal manoscritto), specificandone la posizione, e dandone sempre il riferimento; si indicizzeranno poi nell’apposito campo. Bisognerà anche fornire notizie storiche desunte da fonti esterne al manoscritto, specificandole. Le informazioni devono essere inserite in ordine cronologico, dalle più antiche alle più recenti.
Le trascrizioni in questa area, come negli altri campi discorsivi, devono riprodurre le particolarità grafiche dei testi sciogliendone le abbreviazioni solo nel caso di assoluta certezza, senza utilizzare parentesi tonde, al fine di facilitare l’interrogazione online. Nel caso in cui lo scioglimento di un’abbreviazione non sia certo, va segnalato con un punto interrogativo tra parentesi tonde. Infine, evidenziare in corsivo le parti tratte dal manoscritto (sottoscrizione del copista, note di possesso, ecc.) utilizzando le modalità di trascrizione previste dal formato XML (es.: veritas); in alternativa al corsivo, si può ricorrere alle virgolette.

Il campo Data di entrata del manoscritto in biblioteca è strutturato come tutti i campi Data presenti in MOL.

Il campo libero Trascrizione/descrizione di elementi storici consente di riportare, anche trascrivendoli, tutti quegli elementi che tracciano la storia del codice stesso (la sottoscrizione del copista, le note di possesso, gli ex-libris, gli stemmi, le note di lettura ecc. ecc.). Le informazioni vanno inserite in ordine cronologico, dalle più antiche alle più recenti.
Si ricorda che i nomi indicati in questo campo vanno poi indicizzati nel campo Nomi legati alla descrizione esterna.

Fig.96


In Antiche segnature, cliccando sul tasto Aggiungi un record, si aprirà un’area articolata in più campi:

Denominazione segnatura
obbligatorio se si sceglie di inserire l’antica segnatura;
Datazione
in cui si esprimerà, sempre secondo la forma Data, l’epoca in cui si sa o si presume che la segnatura sia stata apposta;
Note
in cui è possibile aggiungere altre informazioni relative alle sole antiche segnature, ad es. la posizione nel manoscritto.

Il campo Antiche segnature è ripetibile, cliccando nuovamente sul tasto Aggiungi un record.

Fig.97

Nel caso si voglia eliminare l’antica segnatura, utilizzare il cestino posto sulla destra.