Guida a Manus Online/Descrizione esterna/Pecia

Da GuidaSBN.
Versione del 18 dic 2024 alle 15:30 di Arianna Terzi (Discussione | contributi)

(diff) ← Versione meno recente | Versione attuale (diff) | Versione più recente → (diff)
Home > Guida a Manus Online > Descrizione esterna > Pecia
20. Notazione musicale 22. Legatura
Il titolo di questa voce non è corretto per via delle caratteristiche del software MediaWiki. Il titolo corretto è Guida a Manus Online.

Pecia

L’area Pecia[1] consente di segnalare la presenza di note di pecia all’interno del codice.
L’area prevede i seguenti campi, tutti facoltativi:

Presente
flag da valorizzare qualora siano presenti una o più note di pecia nel codice;
Posizione
si indica la carte/le carte in cui si trovano tali note di copia all’interno del codice:
Descrizione
campo libero nel quale è possibile trascrivere le note di pecia;
Immagine
permette di allegare un’immagine relativa alle note di pecia;

Il campo libero Nota consente di aggiungere eventuali dettagli o informazioni relativi alla sola pecia.

Fig.90

Selezionare il pulsante Salva dopo aver inserito i dati opportuni.

Note

  1. Per i catalogatori meno esperti ricordiamo cosa si intende con il termine Pecia (da petia, pezza): era in origine il foglio di pergamena che, ripiegato, formava il fascicolo del manoscritto. Il sistema della pecia si lega alla produzione del libro universitario (secc. XIII-XV): presso un libraio, accreditato dall’Università, veniva depositato l’exemplar del testo da copiare, corretto e approvato, e suddiviso in fascicoli. Il libraio affittava poi contemporaneamente a più copisti l’exemplar suddiviso in singole unità fascicolari, sciolte e numerate, sulla base delle quali venivano poi pagati: si tratta appunto della pecia. Questa tecnica consentiva la realizzazione di un maggior numero di copie dei testi di studio.