Reicat/Parte I/Capitolo 2/2.5/2.5.2: differenze tra le versioni

Da GuidaSBN.
Riga 14: Riga 14:
 
:::''(l’indicazione della collezione si presenta nella forma ''già e non ancora''; anche il titolo della sottocollezione si presenta minuscolo)''
 
:::''(l’indicazione della collezione si presenta nella forma ''già e non ancora''; anche il titolo della sottocollezione si presenta minuscolo)''
  
:::Associazione italiana biblioteche, Sezione Toscana
+
:::[[Reicat:Sardelli_–_Il_materiale_minore_(1985)|Associazione italiana biblioteche, Sezione Toscana]]
 
:::''(indicazione di editore, che sul frontespizio compare come'' Associazione Italiana Biblioteche, sezione toscana'')''
 
:::''(indicazione di editore, che sul frontespizio compare come'' Associazione Italiana Biblioteche, sezione toscana'')''
  

Versione delle 15:03, 31 ago 2018

Home > Reicat > Parte I > Capitolo 2 > 2.5 > 2.5.2
2.5.1. Caratteri speciali e particolarità grafiche 2.5.3. Accenti e segni diacritici
Il titolo di questa voce non è corretto per via delle caratteristiche del software MediaWiki. Il titolo corretto è Regole italiane di catalogazione.

2.5.2. Maiuscole

2.5.2 A. Per le maiuscole si segue l’uso di ciascuna lingua, indipendentemente dalle scelte grafiche dell’originale (che può riportare le informazioni in tutte maiuscole o tutte minuscole, oppure adoperare in vario modo le une e le altre). Le maiuscole sono usate soltanto quando sono necessarie, mentre se entrambe le forme sono accettabili si preferisce la minuscola. Per le maiuscole in sigle e acronimi vedi il par. 2.5.6.

Crimini e memorie di guerra : violenze contro le popolazioni e politiche del ricordo / a cura di Luca Baldissara e Paolo Pezzino
(il frontespizio è interamente in lettere minuscole, compresa la prima parola del titolo e i nomi dei curatori)
Già e non ancora. Arte
(l’indicazione della collezione si presenta nella forma già e non ancora; anche il titolo della sottocollezione si presenta minuscolo)
Associazione italiana biblioteche, Sezione Toscana
(indicazione di editore, che sul frontespizio compare come Associazione Italiana Biblioteche, sezione toscana)

2.5.2 B. Si scrivono con l’iniziale maiuscola:

  1. la prima parola di ogni area (ma cfr. il par. 4.5.1.1 C);
  2. la prima parola di un titolo – compresi i titoli alternativi, i titoli paralleli, i titoli di parti o sezioni, etc. (par. 4.1) – in qualsiasi posizione si trovi, anche all’interno di un altro titolo o di un elemento diverso;
  3. la prima parola dopo un punto che non sia usato come segno di abbreviazione;
  4. i nomi propri e le altre parole per le quali, nell’uso della lingua impiegata, sia richiesta la maiuscola (vedi l’Appendice B).

2.5.2 C. Tuttavia si rispetta la forma con la lettera iniziale minuscola, anche nei casi in cui le norme richiedono la maiuscola, se modificarla comprometterebbe il riconoscimento o la comprensione dell’espressione. In particolare si mantiene minuscola, se si presenta così, la lettera iniziale di:

  1. nomi, sigle o espressioni composte che abbiano una o più lettere successive maiuscole;
  2. e-Italia
    iPod e iTunes
  3. indirizzi Internet, loro parti o espressioni che li imitano.
  4. www.cambiamento.pa
    (titolo di una pubblicazione a stampa, che imita un indirizzo Internet)

2.5.2 D. Nelle pubblicazioni antiche, quando lettere maiuscole devono essere riportate minuscole, per la trascrizione di V e VV si segue possibilmente l’uso della pubblicazione stessa (cioè la forma che viene usata all’interno, nel testo). In particolare, se la pubblicazione usa la v come lettera iniziale e la u all’interno della parola, indipendentemente dalla pronuncia, o se usa la V come maiuscola e la u come minuscola, V e VV maiuscole si trascrivono secondo questo uso. Se la pubblicazione per le minuscole segue l’uso moderno (u oppure v secondo la pronuncia), o se l’uso è incerto o non è possibile determinarlo, V e VV maiuscole si trascrivono secondo l’uso moderno (par. 2.5.1 A).

La maiuscola gotica U si trascrive V.

Le lettere I e J si trascrivono come si presentano (compresa la maiuscola finale I di modulo più grande, che si mantiene maiuscola), tranne la maiuscola gotica J che si trascrive I.

Lettere con valore numerico in un cronogramma o nel testo si mantengono maiuscole.