Guida materiale grafico/Descrizione/Capitolo generale/Oggetto: differenze tra le versioni

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La Guida alla catalogazione in SBN del materiale grafico è articolata in diverse sezioni che comprendono: indicazioni di carattere generale, aree ed elementi della descrizione bibliografica, approfondimenti sul trattamento di particolari aspetti attinenti alla catalogazione del materiale grafico (Risorse monografiche in più unità/Serie, Collezioni, Descrizione analitica, Informazioni relative all’esemplare) un’appendice di codici relativi al materiale grafico.
 
La Guida alla catalogazione in SBN del materiale grafico è articolata in diverse sezioni che comprendono: indicazioni di carattere generale, aree ed elementi della descrizione bibliografica, approfondimenti sul trattamento di particolari aspetti attinenti alla catalogazione del materiale grafico (Risorse monografiche in più unità/Serie, Collezioni, Descrizione analitica, Informazioni relative all’esemplare) un’appendice di codici relativi al materiale grafico.
  
Le norme fanno riferimento alle [[Reicat|''Regole italiane di catalogazione (REICAT)'']], allo standard internazionale [https://www.ifla.org/wp-content/uploads/2019/05/assets/cataloguing/isbd/isbd-cons_20110321.pdf''ISBD International standard bibliographic description. Consolidated edition (2011 ed.)''] e [https://repository.ifla.org/bitstream/123456789/1939/1/ISBD_Update%202021%20to%20Consolidated%20ed%202011.pdf''ISBD 2021 Update to the 2011 Consolidated Edition''], alla [[Guida antico|''Guida alla catalogazione in SBN – Materiale antico'']], alla [[Guida moderno|''Guida alla catalogazione in SBN. Materiale moderno'']] e alla semantica UNIMARC, sulla quale si basa il protocollo di colloquio SBNMARC.
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Le norme fanno riferimento alle [[Reicat|Regole italiane di catalogazione (REICAT)]], allo standard internazionale [https://www.ifla.org/wp-content/uploads/2019/05/assets/cataloguing/isbd/isbd-cons_20110321.pdf ISBD International standard bibliographic description. Consolidated edition (2011 ed.)] e [https://repository.ifla.org/bitstream/123456789/1939/1/ISBD_Update%202021%20to%20Consolidated%20ed%202011.pdf ISBD 2021 Update to the 2011 Consolidated Edition], alla [[Guida antico|Guida alla catalogazione in SBN – Materiale antico]], alla [[Guida moderno|Guida alla catalogazione in SBN. Materiale moderno]] e alla semantica UNIMARC, sulla quale si basa il protocollo di colloquio SBNMARC.
  
Ulteriori riferimenti derivano dalla ''Guida alla catalogazione per autori delle stampe''<ref>''Guida alla catalogazione per autori delle stampe'', Roma, ICCU, 1986.</ref> e dalla ''Guida alla catalogazione di bandi, manifesti e fogli volanti''<ref>''Guida alla catalogazione di bandi, manifesti e fogli volanti'', Roma, ICCU, 1999.</ref>
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Ulteriori riferimenti derivano dalla Guida alla catalogazione per autori delle stampe<ref>Guida alla catalogazione per autori delle stampe, Roma, ICCU, 1986.</ref> e dalla Guida alla catalogazione di bandi, manifesti e fogli volanti<ref>.Guida alla catalogazione di bandi, manifesti e fogli volanti, Roma, ICCU, 1999.</ref>
  
L’ordine nella successione degli elementi della descrizione e il sistema di punteggiatura seguono quanto prescritto dall’ISBD e dalle regole SBN. Per le aree descrittive è stata adottata la numerazione dello standard ISBD. Tuttavia, nella descrizione delle risorse grafiche non sono presenti: l’area 0 (Area della forma del contenuto e del tipo di supporto) in quanto gestita in forma codificata<ref>Cfr. [[Norme comuni|''Norme per il trattamento di informazioni e dati comuni a tutte le tipologie di materiale'']].</ref>, l’area 3 (Area specifica del materiale) in quanto non prevista per questo tipo di materiale, l’area 6 (Area della serie e delle risorse monografiche multiparte) in quanto oggetto di una descrizione specifica, l’area 8 (Area dell’identificatore della risorsa e delle condizioni di disponibilità) in quanto gestita in un campo specifico.
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L’ordine nella successione degli elementi della descrizione e il sistema di punteggiatura seguono quanto prescritto dall’ISBD e dalle regole SBN. Per le aree descrittive è stata adottata la numerazione dello standard ISBD. Tuttavia, nella descrizione delle risorse grafiche non sono presenti: l’area 0 (Area della forma del contenuto e del tipo di supporto) in quanto gestita in forma codificata<ref>Cfr. [[Norme comuni|Norme per il trattamento di informazioni e dati comuni a tutte le tipologie di materiale]].</ref>, l’area 3 (Area specifica del materiale) in quanto non prevista per questo tipo di materiale, l’area 6 (Area della serie e delle risorse monografiche multiparte) in quanto oggetto di una descrizione specifica, l’area 8 (Area dell’identificatore della risorsa e delle condizioni di disponibilità) in quanto gestita in un campo specifico.
  
 
Per le risorse non pubblicate o non destinate originariamente all’uso pubblico si applicano per quanto possibile le norme generali. La descrizione deve comprendere almeno le aree 1 (area del titolo e dell’indicazione di responsabilità), 4 (area della pubblicazione, produzione e distribuzione)<ref>Cfr. <s>Area 4, Risorse grafiche non pubblicate"</s>.</ref> e 5 (area della descrizione materiale), con alcuni dei loro elementi.
 
Per le risorse non pubblicate o non destinate originariamente all’uso pubblico si applicano per quanto possibile le norme generali. La descrizione deve comprendere almeno le aree 1 (area del titolo e dell’indicazione di responsabilità), 4 (area della pubblicazione, produzione e distribuzione)<ref>Cfr. <s>Area 4, Risorse grafiche non pubblicate"</s>.</ref> e 5 (area della descrizione materiale), con alcuni dei loro elementi.
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Alla risorsa grafica si attribuisce obbligatoriamente il codice tipo record '''k (grafica)''' e, se possibile, il codice tipo materiale '''G (Grafica)''' che consente di fornire i dati specifici in forma codificata. Tuttavia, la risorsa grafica può essere catalogata anche con i soli dati comuni, attribuendo alla notizia il codice tipo materiale '''M (Moderno)''' o '''E (Antico)''' in base alla data di pubblicazione.<ref>Per coerenza con la periodizzazione di SBN che considera materiale antico tutto ciò che è stato edito prima del 1831 e in linea con la logica del Protocollo SBNMARC che incentra tutti i controlli di coerenza sulla data di pubblicazione, anche il materiale grafico dovrà essere catalogato tenendo conto di tale discrimine cronologico convenzionale.</ref>
 
Alla risorsa grafica si attribuisce obbligatoriamente il codice tipo record '''k (grafica)''' e, se possibile, il codice tipo materiale '''G (Grafica)''' che consente di fornire i dati specifici in forma codificata. Tuttavia, la risorsa grafica può essere catalogata anche con i soli dati comuni, attribuendo alla notizia il codice tipo materiale '''M (Moderno)''' o '''E (Antico)''' in base alla data di pubblicazione.<ref>Per coerenza con la periodizzazione di SBN che considera materiale antico tutto ciò che è stato edito prima del 1831 e in linea con la logica del Protocollo SBNMARC che incentra tutti i controlli di coerenza sulla data di pubblicazione, anche il materiale grafico dovrà essere catalogato tenendo conto di tale discrimine cronologico convenzionale.</ref>
  
Sono considerati materiale grafico tutte le risorse, realizzate su uno o due lati di un foglio o su un altro supporto fisico, che includono immagini fisse e/o testo<ref>Non sono oggetto di questa Guida le risorse composte di solo testo, stampate su un solo foglio, pubblicate fino al 1830, per i quali si rimanda alla ''Guida alla catalogazione di bandi, manifesti e fogli volanti'', Roma, ICCU, 1999.</ref>. Riguardo alle risorse in formato elettronico sono oggetto di questa Guida le fotografie native digitali in formato immagine e i disegni generati con il computer, ad esempio con programma CAD (computer-aided drafting and design)<ref>Non si descrive la copia digitalizzata di una risorsa grafica per la quale si rimanda alle <s>Informazioni relative all’esemplare</s>.</ref>.
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Sono considerati materiale grafico tutte le risorse, realizzate su uno o due lati di un foglio o su un altro supporto fisico, che includono immagini fisse e/o testo<ref>Non sono oggetto di questa Guida le risorse composte di solo testo, stampate su un solo foglio, pubblicate fino al 1830, per i quali si rimanda alla Guida alla catalogazione di bandi, manifesti e fogli volanti, Roma, ICCU, 1999.</ref>. Riguardo alle risorse in formato elettronico sono oggetto di questa Guida le fotografie native digitali in formato immagine e i disegni generati con il computer, ad esempio con programma CAD (computer-aided drafting and design)<ref>Non si descrive la copia digitalizzata di una risorsa grafica per la quale si rimanda alle <s>Informazioni relative all’esemplare</s>.</ref>.
  
 
In particolare sono trattate come materiale grafico le seguenti risorse:
 
In particolare sono trattate come materiale grafico le seguenti risorse:

Versione delle 06:43, 18 ott 2024

Home > Guida materiale grafico > Descrizione > Capitolo generale > Oggetto
G0B Prospetto della descrizione bibliografica
Il titolo di questa voce non è corretto per via delle caratteristiche del software MediaWiki. Il titolo corretto è Guida alla catalogazione in SBN – Materiale grafico.

G0A Oggetto

La Guida alla catalogazione in SBN del materiale grafico è articolata in diverse sezioni che comprendono: indicazioni di carattere generale, aree ed elementi della descrizione bibliografica, approfondimenti sul trattamento di particolari aspetti attinenti alla catalogazione del materiale grafico (Risorse monografiche in più unità/Serie, Collezioni, Descrizione analitica, Informazioni relative all’esemplare) un’appendice di codici relativi al materiale grafico.

Le norme fanno riferimento alle Regole italiane di catalogazione (REICAT), allo standard internazionale ISBD International standard bibliographic description. Consolidated edition (2011 ed.) e ISBD 2021 Update to the 2011 Consolidated Edition, alla Guida alla catalogazione in SBN – Materiale antico, alla Guida alla catalogazione in SBN. Materiale moderno e alla semantica UNIMARC, sulla quale si basa il protocollo di colloquio SBNMARC.

Ulteriori riferimenti derivano dalla Guida alla catalogazione per autori delle stampe[1] e dalla Guida alla catalogazione di bandi, manifesti e fogli volanti[2]

L’ordine nella successione degli elementi della descrizione e il sistema di punteggiatura seguono quanto prescritto dall’ISBD e dalle regole SBN. Per le aree descrittive è stata adottata la numerazione dello standard ISBD. Tuttavia, nella descrizione delle risorse grafiche non sono presenti: l’area 0 (Area della forma del contenuto e del tipo di supporto) in quanto gestita in forma codificata[3], l’area 3 (Area specifica del materiale) in quanto non prevista per questo tipo di materiale, l’area 6 (Area della serie e delle risorse monografiche multiparte) in quanto oggetto di una descrizione specifica, l’area 8 (Area dell’identificatore della risorsa e delle condizioni di disponibilità) in quanto gestita in un campo specifico.

Per le risorse non pubblicate o non destinate originariamente all’uso pubblico si applicano per quanto possibile le norme generali. La descrizione deve comprendere almeno le aree 1 (area del titolo e dell’indicazione di responsabilità), 4 (area della pubblicazione, produzione e distribuzione)[4] e 5 (area della descrizione materiale), con alcuni dei loro elementi.

Le indicazioni normative valide per il materiale antico sono contrassegnate dal colore rosso dei caratteri, quelle per il materiale moderno dal colore blu dei caratteri.

Alla risorsa grafica si attribuisce obbligatoriamente il codice tipo record k (grafica) e, se possibile, il codice tipo materiale G (Grafica) che consente di fornire i dati specifici in forma codificata. Tuttavia, la risorsa grafica può essere catalogata anche con i soli dati comuni, attribuendo alla notizia il codice tipo materiale M (Moderno) o E (Antico) in base alla data di pubblicazione.[5]

Sono considerati materiale grafico tutte le risorse, realizzate su uno o due lati di un foglio o su un altro supporto fisico, che includono immagini fisse e/o testo[6]. Riguardo alle risorse in formato elettronico sono oggetto di questa Guida le fotografie native digitali in formato immagine e i disegni generati con il computer, ad esempio con programma CAD (computer-aided drafting and design)[7].

In particolare sono trattate come materiale grafico le seguenti risorse:

  1. disegni e dipinti: rappresentazioni grafiche di soggetto iconico o aniconico, realizzati con o senza intento d’arte. Sono compresi il disegno d’arte e di architettura, lo storyboard, le tavole di fumetto, il disegno geometrico, il disegno tecnico (industriale, meccanico, architettonico) incluso quello generato con il computer
  2. stampe: risorse grafiche con funzione ornamentale, illustrativa, artistica, documentaria, cultuale, popolare, etc., ottenuti da una matrice mediante un procedimento di stampa manuale o meccanico
  3. manifesti e locandine: risorse grafiche con funzione propagandistica, pubblicitaria o altro intento comunicativo, di misura superiore ai 40 cm, stampati su un solo lato di uno o più fogli, destinati alla pubblica affissione, esposizione e diffusione [8]
  4. fogli volanti e volantini: risorse grafiche di misura inferiore ai 40 cm, con funzione propagandistica, pubblicitaria o altro intento comunicativo, stampati su uno o due lati di un solo foglio, a volte ripiegato, destinati generalmente alla distribuzione e talvolta all’affissione. Se hanno una misura superiore ai 40 cm e sono stampati su un solo lato, si considerano manifesti o locandine
  5. matrici: supporti costituiti da materiali diversi (legno, metallo, pietra, vetro, linoleum, materiali plastici, etc.) che, trattati con strumenti e tecniche varie, sono utilizzati per produrre stampe mediante un processo di trasferimento manuale, meccanico o chimico
  6. fotografie: fotografie analogiche positive, negative, unicum (dagherrotipi, ferrotipi, ambrotipi, etc.) e fotografie native digitali. Sono comprese fotografie di carattere amatoriale o professionale con funzione artistica, scientifica, industriale, documentaria, naturalistica e paesaggistica
  7. cartoline illustrate: cartoncini di forma prevalentemente rettangolare (10 x 15 cm circa) solitamente con l’indicazione dell’editore e/o dello stampatore, destinati alla corrispondenza

Nella presente Guida è incluso anche il trattamento del materiale grafico effimero come ad esempio santini, figurine, diplomi, etc. Nell’ambito delle tipologie sopra indicate sono oggetto della presente Guida anche le vedute che hanno lo scopo di rappresentare in modo idealizzato o puramente immaginario città, paesaggi, architetture, monumenti, etc. e che perseguono un intento artistico oppure documentale. Sono escluse le vedute anche d’autore, che afferiscono a un ambito tecnico o cartografico e il cui scopo è quello di riportare dati geografici o topografici per finalità tecniche e pubbliche, per le quali si rimanda alla Guida alla catalogazione in SBN. Materiale cartografico.






Note

  1. Guida alla catalogazione per autori delle stampe, Roma, ICCU, 1986.
  2. .Guida alla catalogazione di bandi, manifesti e fogli volanti, Roma, ICCU, 1999.
  3. Cfr. Norme per il trattamento di informazioni e dati comuni a tutte le tipologie di materiale.
  4. Cfr. Area 4, Risorse grafiche non pubblicate".
  5. Per coerenza con la periodizzazione di SBN che considera materiale antico tutto ciò che è stato edito prima del 1831 e in linea con la logica del Protocollo SBNMARC che incentra tutti i controlli di coerenza sulla data di pubblicazione, anche il materiale grafico dovrà essere catalogato tenendo conto di tale discrimine cronologico convenzionale.
  6. Non sono oggetto di questa Guida le risorse composte di solo testo, stampate su un solo foglio, pubblicate fino al 1830, per i quali si rimanda alla Guida alla catalogazione di bandi, manifesti e fogli volanti, Roma, ICCU, 1999.
  7. Non si descrive la copia digitalizzata di una risorsa grafica per la quale si rimanda alle Informazioni relative all’esemplare.
  8. I manifesti hanno formati diversi a seconda del periodo storico e della nazione in cui sono stati pubblicati. Per distinguere un manifesto da un volantino (un foglio) è stata assunta come convenzione la misura di 40 cm, in quanto le misure minime standard dei manifesti o locandine pubblicati in differenti paesi e in diversi periodi storici sono equivalenti o superano tale misura.