Reicat/Introduzione/0.8/0.8.3: differenze tra le versioni

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'''{{Ancora|0.8.3 A}}.''' Gli esempi hanno lo scopo di illustrare le norme e sono spesso accompagnati da didascalie che forniscono ulteriori informazioni sul caso o spiegano i motivi della soluzione mostrata.
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'''{{Ancora|0.8.3 A}}.''' Gli esempi hanno lo scopo di illustrare le norme e sono spesso accompagnati da didascalie che forniscono ulteriori informazioni o spiegano i motivi della soluzione mostrata.
  
 
Gli esempi sono formulati sulla base delle norme nel loro insieme, non del solo paragrafo in cui compaiono, e in alcuni casi includono elementi trattati in punti successivi, a cui si rinvia.
 
Gli esempi sono formulati sulla base delle norme nel loro insieme, non del solo paragrafo in cui compaiono, e in alcuni casi includono elementi trattati in punti successivi, a cui si rinvia.
  
Sono stati inclusi anche esempi complessi o di soluzione controversa, per i quali si suggeriscono interpretazioni o modalità di applicazione. Le didascalie, comunque, sono intese come un aiuto per l’interpretazione delle norme e non costituiscono ulteriori norme o estensioni delle norme vere e proprie.
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Sono stati inclusi esempi complessi o controversi, per i quali si suggerisce come interpretare o applicare le norme. Le didascalie sono intese come un aiuto per l’interpretazione delle norme e non costituiscono estensioni delle norme vere e proprie.
  
 
'''{{Ancora|0.8.3 B}}.''' Gli esempi presentano in genere solo gli elementi pertinenti alla singola norma o necessari per la comprensione. Eventuali omissioni all’interno degli elementi riportati sono indicate, quando necessario, con tre punti spaziati ( . . . ), mentre i punti di sospensione senza spazi interni corrispondono a quelli che compariranno anche nel catalogo.
 
'''{{Ancora|0.8.3 B}}.''' Gli esempi presentano in genere solo gli elementi pertinenti alla singola norma o necessari per la comprensione. Eventuali omissioni all’interno degli elementi riportati sono indicate, quando necessario, con tre punti spaziati ( . . . ), mentre i punti di sospensione senza spazi interni corrispondono a quelli che compariranno anche nel catalogo.
  
Non vengono forniti i dati completi della pubblicazione utilizzata, che è in genere rintracciabile, utilizzando gli elementi riportati, nei maggiori cataloghi italiani accessibili in rete. In parecchi casi (p. es. negli esempi di titoli) i dati riportati si applicano a più edizioni, le cui differenze non sono rilevanti per l’esempio.
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Non vengono forniti i dati completi della pubblicazione utilizzata, che è in genere rintracciabile nei maggiori cataloghi italiani in rete. In molti casi i dati riportati sono comuni a più edizioni.
  
Gli elementi riportati sono presentati secondo le norme comprese nella Parte I ma non vanno intesi come una descrizione bibliografica compiuta. Gli esempi sono stati redatti di norma esaminando direttamente le pubblicazioni ma in alcuni punti sono state utilizzate registrazioni bibliografiche desunte da cataloghi.
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Gli elementi riportati sono presentati secondo le norme comprese nella [[Reicat/Parte I|Parte I]] ma non vanno intesi come una descrizione bibliografica compiuta. Gli esempi sono stati redatti di norma esaminando direttamente le pubblicazioni ma in alcuni punti sono state utilizzate registrazioni bibliografiche desunte da cataloghi.
  
 
Se più esempi successivi presentano situazioni analoghe la didascalia che accompagna il primo non viene ripetuta.
 
Se più esempi successivi presentano situazioni analoghe la didascalia che accompagna il primo non viene ripetuta.

Versione attuale delle 17:36, 25 lug 2017

Home > Reicat > Introduzione > 0.8 > 0.8.3
0.8.2. Rimandi
Il titolo di questa voce non è corretto per via delle caratteristiche del software MediaWiki. Il titolo corretto è Regole italiane di catalogazione.

0.8.3. Esempi

0.8.3 A. Gli esempi hanno lo scopo di illustrare le norme e sono spesso accompagnati da didascalie che forniscono ulteriori informazioni o spiegano i motivi della soluzione mostrata.

Gli esempi sono formulati sulla base delle norme nel loro insieme, non del solo paragrafo in cui compaiono, e in alcuni casi includono elementi trattati in punti successivi, a cui si rinvia.

Sono stati inclusi esempi complessi o controversi, per i quali si suggerisce come interpretare o applicare le norme. Le didascalie sono intese come un aiuto per l’interpretazione delle norme e non costituiscono estensioni delle norme vere e proprie.

0.8.3 B. Gli esempi presentano in genere solo gli elementi pertinenti alla singola norma o necessari per la comprensione. Eventuali omissioni all’interno degli elementi riportati sono indicate, quando necessario, con tre punti spaziati ( . . . ), mentre i punti di sospensione senza spazi interni corrispondono a quelli che compariranno anche nel catalogo.

Non vengono forniti i dati completi della pubblicazione utilizzata, che è in genere rintracciabile nei maggiori cataloghi italiani in rete. In molti casi i dati riportati sono comuni a più edizioni.

Gli elementi riportati sono presentati secondo le norme comprese nella Parte I ma non vanno intesi come una descrizione bibliografica compiuta. Gli esempi sono stati redatti di norma esaminando direttamente le pubblicazioni ma in alcuni punti sono state utilizzate registrazioni bibliografiche desunte da cataloghi.

Se più esempi successivi presentano situazioni analoghe la didascalia che accompagna il primo non viene ripetuta.

0.8.3 C. Negli esempi di titoli uniformi e intestazioni le qualificazioni figurano quando sono richieste nel caso illustrato o, a scopo esemplificativo, quando il loro impiego sarà necessario in molti cataloghi per la frequenza di omonimie. Per le norme relative vedi i par. 9.3, 15.3 e 16.3.

I rinvii e i richiami tra titoli uniformi o intestazioni sono mostrati solo quando è necessario per la comprensione o per illustrare la singola norma e hanno carattere esemplificativo, non esaustivo. Per le norme relative vedi i par. 9.6, 15.4 e 16.4.