Regole italiane di catalogazione
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− | Gli elementi di accesso assegnati sono di norma giustificati da informazioni fornite nella descrizione bibliografica. | + | Gli elementi di accesso assegnati sono di norma giustificati da informazioni fornite nella descrizione bibliografica. Quando si assegnano intestazioni a una persona o a un ente, il loro nome deve comparire nella descrizione (anche in forma diversa da quella adottata per l’intestazione uniforme) o essere chiaramente implicito (p.es. per edizioni di testi legislativi o liturgici). Anche le informazioni utilizzate come elementi di selezione di solito compaiono nella descrizione bibliografica o vi sono implicite (p.es. le lingue della pubblicazione, desumibili dagli elementi trascritti o specificate in nota). |
− | Tuttavia, per esigenze di economicità, si possono assegnare | + | Tuttavia, per esigenze di economicità, si possono assegnare, senza giustificazione nella descrizione: |
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<li> intestazioni secondarie a persone o enti, quando sono molto numerose, se possibile con l’indicazione del ruolo svolto (cfr. il [[Reicat/Parte III/Capitolo 14/14.2/14.2.4|par. 14.2.4]]);</li> | <li> intestazioni secondarie a persone o enti, quando sono molto numerose, se possibile con l’indicazione del ruolo svolto (cfr. il [[Reicat/Parte III/Capitolo 14/14.2/14.2.4|par. 14.2.4]]);</li> | ||
− | <li> titoli uniformi per le opere contenute in una pubblicazione (o per parti o contributi componenti), quando sono molto numerosi, | + | <li> titoli uniformi per le opere contenute in una pubblicazione (o per parti o contributi componenti), quando sono molto numerosi, preferibilmente nei soli casi nei quali i titoli che compaiono nella pubblicazione stessa coincidono con i titoli uniformi assegnati.</li> |
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− | In questi casi la giustificazione degli elementi di accesso | + | In questi casi la giustificazione degli elementi di accesso dovrebbe essere fornita da un’indicazione generica nella descrizione (p.es. per un libretto d’opera, da una nota come ''A p. 3 personaggi e interpreti'') o risultare chiaramente implicita, nel titolo della pubblicazione (p.es. ''Tutto il teatro'' oppure ''Scritti in onore di ...'', che implicano che il contenuto consista di più opere o contributi con propri titoli) o per il suo carattere (p.es. i film, che includono abitualmente titoli di testa e di coda in cui compaiono i “crediti” e il ''cast''). |
Versione attuale delle 13:46, 25 lug 2017
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0.4.6. Giustificazione degli elementi di accesso
Gli elementi di accesso assegnati sono di norma giustificati da informazioni fornite nella descrizione bibliografica. Quando si assegnano intestazioni a una persona o a un ente, il loro nome deve comparire nella descrizione (anche in forma diversa da quella adottata per l’intestazione uniforme) o essere chiaramente implicito (p.es. per edizioni di testi legislativi o liturgici). Anche le informazioni utilizzate come elementi di selezione di solito compaiono nella descrizione bibliografica o vi sono implicite (p.es. le lingue della pubblicazione, desumibili dagli elementi trascritti o specificate in nota).
Tuttavia, per esigenze di economicità, si possono assegnare, senza giustificazione nella descrizione:
- intestazioni secondarie a persone o enti, quando sono molto numerose, se possibile con l’indicazione del ruolo svolto (cfr. il par. 14.2.4);
- titoli uniformi per le opere contenute in una pubblicazione (o per parti o contributi componenti), quando sono molto numerosi, preferibilmente nei soli casi nei quali i titoli che compaiono nella pubblicazione stessa coincidono con i titoli uniformi assegnati.
In questi casi la giustificazione degli elementi di accesso dovrebbe essere fornita da un’indicazione generica nella descrizione (p.es. per un libretto d’opera, da una nota come A p. 3 personaggi e interpreti) o risultare chiaramente implicita, nel titolo della pubblicazione (p.es. Tutto il teatro oppure Scritti in onore di ..., che implicano che il contenuto consista di più opere o contributi con propri titoli) o per il suo carattere (p.es. i film, che includono abitualmente titoli di testa e di coda in cui compaiono i “crediti” e il cast).