Reicat/Parte I/Capitolo 4/4.5/4.5.1

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4.5.0. Indicazioni generali 4.5.2. Altre caratteristiche materiali
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4.5.1. Designazione specifica del materiale ed estensione

4.5.1.0. Definizione

Per designazione specifica del materiale si intende la particolare categoria di materiale cui la pubblicazione appartiene, insieme al numero delle unità che la costituiscono.

Per estensione si intende il numero delle parti o componenti non materialmente separate o non autonome che la pubblicazione comprende o, per alcuni materiali, un’indicazione analoga di quantità o di durata (escluse le dimensioni fisiche, par. 4.5.3).

4.5.1.1. Numero delle unità e designazione del materiale

4.5.1.1 A. Si registrano come primo elemento dell’area il numero di unità fisiche che compongono la pubblicazione (esclusi eventuali allegati) e la designazione specifica del materiale. Se la pubblicazione è costituita da più unità dello stesso tipo si indica il loro numero totale, mentre se le unità sono di tipo diverso si elencano tramite più designazioni unite al relativo numero (par. 4.5.1.12).

Per le pubblicazioni testuali a stampa costituite da un unico volume o fascicolo, però, si riporta direttamente l’estensione in pagine, carte o colonne (par. 4.5.1.2 e 4.5.1.6), quando possibile, senza farla precedere dal numero delle unità e dalla designazione del materiale. Per le pubblicazioni musicali vedi il par. 4.5.1.3, per quelle cartografiche vedi il par. 4.5.1.4.

4.5.1.1 B. Il numero delle unità si registra in cifre arabe, senza parentesi quadre anche se le unità non sono numerate. Per le pubblicazioni in corso vedi il par. 4.5.1.1 C. Se vi sono più modalità di numerazione o discordanze tra il numero di unità dichiarato e le unità materialmente separate vedi i par. 4.5.1.1 D e par. 4.5.1.1 E. Se il numero delle unità non è dichiarato e non è facilmente accertabile si può dare un’indicazione approssimativa, preceduta da circa, o, preferibilmente, registrare soltanto una designazione collettiva appropriata (par. 4.5.0.5 A).

La designazione specifica del materiale si formula in italiano, se possibile, in forma non abbreviata, preferendo il termine più specifico che sia d’uso corrente (p.es. compact disc rispetto a disco sonoro). Si usano, per quanto possibile, i termini elencati nell’Appendice D.

3 volumi
1 compact disc
2 DVD-Video
1 stampa
1 modello
1 burattino
(designazione di un oggetto che non rientra tra quelli previsti nell’Appendice D)

4.5.1.1 C. Per le pubblicazioni in più unità in corso (non concluse o interrotte) la designazione specifica del materiale si registra senza il numero delle unità, anche se previsto nel piano dell’opera. Si completa l’indicazione, possibilmente, quando la pubblicazione è conclusa o cessata.

volumi
4 volumi
(indicazione completata dopo la conclusione della pubblicazione)
3 volumi
In area 7: Pubblicazione prevista in 4 volumi, dei quali il quarto non pubblicato

4.5.1.1 D. Se la pubblicazione presenta più modalità di numerazione (p.es. dei fascicoli e dei volumi o annate) si preferisce, per la descrizione d’insieme, quella delle unità maggiori (ma per la descrizione di queste vedi il cap. 5). Se le unità sono distribuite in più serie (sezioni, parti, etc.) si indica il loro numero complessivo, indipendentemente dalle serie.

Per le pubblicazioni periodiche e seriali l’indicazione deve essere coerente con quanto riportato nell’area della numerazione (par. 4.3C). Si usano le designazioni specifiche volumi o fascicoli (per unità di consistenza ridotta) per il materiale a stampa, quelle appropriate a supporti diversi (p.es. CD-ROM) o, quando le precedenti non sono applicabili, numeri (p.es. per periodici elettronici o costituiti da un solo foglio). Ulteriori chiarimenti si possono aggiungere in nota, se non risultano da altri punti della descrizione o da quella delle singole unità.

Per le pubblicazioni monografiche edite a dispense o fascicoli vedi il par. 4.5.1.2 B.

13 volumi
(pubblicazione divisa in tre Parti, con i volumi numerati a partire da 1 in ciascuna)
5 numeri
(periodico elettronico cessato)

4.5.1.1 E. Se il numero delle unità dichiarato nella pubblicazione o riportato sulle singole componenti non corrisponde al numero delle parti materialmente separate (esclusi eventuali allegati) le due indicazioni si possono registrare nell’ordine, legate dall’espressione in. Si può aggiungere, quando opportuno, una spiegazione in nota (par. 4.7.5.2 A).

Per le pubblicazioni periodiche o seriali, o quando le unità sono descritte individualmente (cap. 5), la seconda indicazione è generalmente omessa. La si può trascurare anche quando la sua determinazione è complessa o onerosa.

Entrambe le indicazioni riguardano comunque la pubblicazione come è stata edita, mentre indicazioni relative a come è rilegato o costituito il singolo esemplare si registrano nelle informazioni relative all’esemplare stesso (par. 7.4.4).

3 volumi in 6
(pubblicazione costituita da 6 unità separate dichiarate però come 3 volumi, con ciascun volume diviso in due)
oppure
3 volumi
(con indicazione delle unità fisicamente separate nella descrizione di ciascun volume)
3 volumi in 5
(le unità che costituiscono la pubblicazione sono numerate I, II,1, II,2, III,1 e III,2)
3 volumi in 2
(pubblicazione costituita da due unità separate dichiarate però come 3 volumi, p.es. con i vol. 2 e 3 uniti insieme)
39 numeri
In area 7 (facolt.): Numeri doppi 13/14, 31/32, 33/34
oppure
39 numeri in 36 fascicoli
In area 7 (facolt.): Numeri doppi 13/14, 31/32, 33/34
4 DVD-Video
In area 7: I DVD di Appendici sono numerati 5 e 6
(la numerazione dei dischi delle Appendici prosegue quella dei due film precedenti)

4.5.1.2. Designazione del materiale per le pubblicazioni a stampa

4.5.1.2 A. Per le pubblicazioni a stampa si registra il numero dei volumi o altre unità (p.es. cartelle, fascicoli o fogli), come indicato nel par. 4.5.1.1. Per le pubblicazioni costituite da un unico foglio (o da più fogli staccati non raccolti in un contenitore) e per i documenti grafici si possono usare termini più specifici (p.es. 1 manifesto, 1 pieghevole, 1 cartolina).

Per le pubblicazioni testuali costituite da un unico volume o fascicolo (o da un unico foglio piegato come in un fascicolo), però, si riporta soltanto l’estensione (pagine, carte o colonne), salvo quanto indicato per le pubblicazioni a fogli mobili (par. 4.5.1.2 C), per quelle antiche costituite da più parti (par. 4.5.1.2 D) e in caso di numerazione mancante o irregolare (par. 4.5.1.6 I e 4.5.1.7 C).

2 volumi
1 cartella
1 foglio
(pubblicazione a stampa costituita da un unico foglio non piegato)
1 manifesto
ma
[3] p.
(pubblicazione costituita da un solo foglio, piegato a metà come per formare un fascicolo, con testo stampato in tre pagine non numerate con la quarta bianca)

4.5.1.2 B. Per le pubblicazioni monografiche edite a dispense, fascicoli o altre parti destinate a essere legate o comunque unite insieme (cfr. il par. 1.4.1) si indica di norma il numero dei volumi (o altre unità appropriate). Le modalità di pubblicazione si segnalano in nota (par. 4.7.5.2 A). Quando è più opportuno, tuttavia, la pubblicazione può essere descritta in fascicoli, p.es. se il ritmo di uscita è molto lento o i volumi non sono stati completati (cfr. il par. 5.4.2).

Storia illustrata di Genova / a cura di Luca Borzani, Geo Pistarino, Franco Ragazzi. – Milano : Elio Sellino, 1993-1995. – 6 volumi
In area 7: Pubblicato a fascicoli
(pubblicazione in 100 fascicoli, destinati a formare 6 volumi)

4.5.1.2 C. Per le pubblicazioni a fogli mobili destinate a venire aggiornate, in una o più unità, si indica il numero dei volumi, seguito tra parentesi tonde dall’indicazione a fogli mobili. Se la pubblicazione delle unità è in corso o se il loro numero non può essere specificato si omette (par. 4.5.1.1 C).

1 volume (a fogli mobili)
2 volumi (a fogli mobili)
(pubblicazione cessata, oppure in corso e composta da due raccoglitori già disponibili)

4.5.1.2 D. Per le pubblicazioni antiche costituite da un unico volume composto da più parti si indica il numero delle parti. Si considerano divise in parti le edizioni in cui a una prima componente (di solito l’opera principale) seguono una o più altre componenti (di solito contenenti opere aggiunte) dotate di un proprio frontespizio e di segnatura e paginazione autonome. Queste componenti successive devono risultare parte di una pubblicazione unica (in genere perché menzionate sul frontespizio generale o in altri punti della prima parte) ma, per la loro autonomia, possono essere state diffuse anche separatamente (par. 1.4 B).

Non si considerano costituite da più parti le edizioni in cui le componenti che seguono la prima non hanno un proprio frontespizio, o hanno una segnatura o una paginazione in continuazione, o non risultano con certezza comprese in una pubblicazione unica (anche se, p.es., si trovano spesso legate insieme).

L’estensione di pubblicazioni costituite da più parti si indica come quella delle pubblicazioni in più unità (par. 4.5.1.9 C).

2 parti

4.5.1.3. Designazione del materiale per la musica scritta

Per le pubblicazioni in notazione musicale, anche in una sola unità, si preferisce come designazione specifica del materiale quella che indica la forma di presentazione (vedi l’Appendice E). Le parti separate pubblicate insieme a una partitura o parte principale si indicano come allegati (par. 4.5.4.1).

Se al numero delle unità indicato non corrispondono altrettanti volumi o fascicoli a stampa si aggiunge l’indicazione del numero delle unità fisiche e della loro natura (volumi, CD-ROM, etc.).

Se non è applicabile una designazione specifica di presentazione musicale la pubblicazione si descrive come una pubblicazione a stampa di carattere testuale, indicando il numero delle unità o direttamente l’estensione (par. 4.5.1.2).

1 partitura
1 spartito
5 parti
1 partitura in 2 volumi
124 p.
In area 7: Per canto e pianoforte con accordi per chitarra

4.5.1.4. Designazione del materiale per i documenti cartografici

Per i documenti cartografici si preferisce come designazione specifica il termine che indica il tipo di materiale dal punto di vista della rappresentazione cartografica (vedi l’Appendice D). Gli atlanti, però, si descrivono come volumi a stampa o, quando è il caso, come pubblicazioni su altro supporto.

Se al numero delle unità indicato non corrispondono altrettanti fogli a stampa si aggiunge l’indicazione del numero delle unità fisiche e della loro natura (fogli, CD-ROM, etc.).

1 carta
1 carta murale
1 carta in 4 fogli
2 carte su 1 foglio
1 modello
(carta in rilievo)
ma
2 carte : dorso a dorso
(si omette in questo caso l’indicazione superflua su 1 foglio: cfr. il par. 4.5.2.2)

4.5.1.5. Altre informazioni sul materiale ed estensione

4.5.1.5 A. La designazione specifica del materiale può essere seguita:

  1. dall’indicazione del sistema o formato utilizzato (p.es. una sigla o denominazione commerciale), se l’informazione è necessaria per individuare le apparecchiature o i programmi appropriati alla fruizione;
  2. 1 compact disc (MP3)
    1 compact disc (SACD)
    1 videocassetta (VHS)
    1 DVD-Video (DivX)
    1 testo elettronico (PDF)
    1 immagine (JPEG)
  3. dall’indicazione dell’estensione (componenti, pagine, durata, etc.), come indicato nel punto successivo.
  4. Le due indicazioni si racchiudono tra parentesi tonde, separatamente, in quest’ordine.

    1 videocassetta (VHS) (142 min)
    1 compact disc (MP3) (8 h 13 min)

4.5.1.5 B. Si indica come estensione, tra parentesi tonde:

  1. il numero dei pezzi o componenti da cui è costituita la pubblicazione, possibilmente come viene dichiarato; se il numero non è dichiarato né facilmente accertabile si può dare un’indicazione approssimativa, preceduta da circa, oppure, quando le componenti sono molto numerose o eterogenee, l’indicazione si può omettere; indicazioni molto lunghe o complesse si possono riportare in nota (par. 4.7.1.8 A);
  2. 1 puzzle (1000 pezzi)
    2 puzzle (300 pezzi ciascuno)
    1 gioco (6 tavole, 110 carte con le lettere, 24 schede-parola)
    1 gioco (2 mazzi di carte, 1 segnapunti, 1 matita)
    1 gioco
    In area 7: Contiene: 1 piano di gioco, 1 dado, 7 pedine, 287 carte indizio, 41 carte luogo, 7 carte personaggio, 4 pergamene, 1 fascicolo (45 p.)
    1 kit (1 volume, 1 fascicolo, 15 schede, 2 strumenti, 1 CD-ROM)
    (materiale per la somministrazione di un test psicologico)
  3. il numero delle pagine o carte comprese nell’unità o in cui è disposto il suo contenuto (p.es. le carte contenute in una cartella, le pagine o facciate di un pieghevole, le pagine in cui è distribuito il testo su un foglio anche stampato da un solo lato o in un documento digitale), riportato con le modalità indicate al par. 4.5.1.6, oppure il numero di immagini, fotogrammi, etc.;
  4. 1 cartella (39 carte)
    1 cartella (1 carta, 1 pieghevole di [34] p.)
    1 pieghevole ([6] p.)
    (pieghevole con 6 facciate, non numerate)
    1 foglio ([2] p.)
    (foglio aperto stampato su entrambe le facce, senza numerazione)
    1 foglio ([2] p.)
    In area 7: Verso bianco
    (foglio stampato solo sul recto, ma col testo diviso in due pagine)
    1 spartito (CXLVI, 291 p.)
    1 manifesto (2 fogli)
    1 cartella (12 stampe)
    1 stampa (2 matrici)
    (immagine unitaria, realizzata con due matrici separate)
    1 stampa (2 fogli)
    (immagine unitaria, realizzata su due fogli separati)
    1 foglio (3 stampe)
    (foglio su cui sono impresse tre stampe distinte, tutte sul recto)
  5. la durata di esecuzione (ascolto o visione), p.es. per un’audioregistrazione o videoregistrazione (par. 4.5.1.10);
  6. 1 DVD-Video (95 min)
  7. per le pubblicazioni elettroniche, quando si ritiene opportuno, l’estensione (o dimensione) in byte o suoi multipli (par. 4.5.1.11).
  8. 1 testo elettronico (48 kB)

    Il numero dei pezzi o componenti e delle pagine (o carte, fotogrammi, etc.) si indica come estensione solo se maggiore di 1. Si usano le parentesi quadre solo per la numerazione di pagine o di carte legate (non per carte sciolte o per immagini, pezzi o componenti di qualsiasi altro genere).

    Più indicazioni di estensione si riportano nell’ordine precedente, separate da una virgola (o, quando necessario, da un punto e virgola).

    1 testo elettronico (PDF) (v, 34 p.; 677 kB)

4.5.1.6. Numero delle pagine o carte, immagini, etc.

4.5.1.6 A. Per le pubblicazioni a stampa e quelle di altro genere che contengono una sequenza di pagine o immagini fisse (fotogrammi, etc.), numerate o no, se ne riporta il numero, salvo quando indicato diversamente da norme specifiche. Nelle norme il termine paginazione è usato per indicare qualsiasi numerazione per pagine in senso proprio, o per carte, colonne, fogli, immagini, fotogrammi, etc., comprese le pubblicazioni elettroniche che presentano un testo impaginato o una sequenza di immagini. Nelle riproduzioni (in microfilm, digitali, etc.), però, non si indica come paginazione della pubblicazione quella dell’originale, che si può riportare in nota quando si ritiene opportuno (par. 4.7.2.3).

4.5.1.6 B. Si riporta il numero che compare sull’ultima pagina numerata della sequenza (o di ciascuna sequenza distinta), seguito dal termine appropriato, in italiano, in forma abbreviata nel caso di numerazione per pagine (p.). Più numeri si separano con virgole. Se le sequenze sono più di tre vedi il par. 4.5.1.6 I.

Le numerazioni in cifre arabe o romane si riportano come si presentano, mentre si omettono eventuali segni o simboli che accompagnano i numeri, salvo quando occorrono per distinguere più sequenze e possono essere riprodotti. Numeri espressi in altre forme (p.es. con numerazione greca) o per esteso in lettere si riportano in cifre arabe, avvertendo in nota (par. 4.7.5.2 B). Se le pagine o carte sono contrassegnate con lettere anziché con numeri si riportano la prima e l’ultima lettera seguite dal termine o abbreviazione appropriati.

Se all’interno di una stessa sequenza cambia la forma di numerazione (p.es. con le prime pagine numerate in cifre romane e il seguito in cifre arabe, senza che si riparta da 1) si tiene conto solo del numero finale. Per le pubblicazioni antiche si segnala la particolarità in nota.

347 p.
LVII, 265 p.
v, 67 p.
(i numeri romani compaiono racchiusi tra parentesi tonde, che si omettono)
23, CLIX, 329 p.
(nel volume la numerazione della prima sequenza si presenta tra parentesi quadre)
58*, 675 p.
(la prima sequenza di paginazione è distinta dall’asterisco, che si riporta)
LXXX p.
(pubblicazione interamente numerata in cifre romane)
a-z p.
[4], 232 p.
In area 7: Paginazione in numeri romani fino a p. CLXIX
(pubblicazione antica)

4.5.1.6 C. Se la paginazione è ripetuta su pagine opposte (p.es. nel caso di testi in due lingue stampati a fronte) si aggiunge l’indicazione doppie.

177 p. (22-177 doppie)
47*, 856 p. (2-852 doppie)

4.5.1.6 D. Se la pubblicazione è numerata per carte (fogli) e non per pagine (facciate) si indica il numero delle carte, con le stesse modalità della numerazione per pagine. L’estensione di pubblicazioni costituite da fogli stampati su una sola faccia, numerati o non numerati, si indica in carte.

Per le pubblicazioni moderne e i documenti grafici si indica in nota se le carte sono stampate su entrambe le facce, per quelle antiche si indica in nota se il verso delle carte è bianco (par. 4.7.5.2 B). La precisazione può essere aggiunta anche in altri casi, quando si ritiene opportuno.

204 carte
xvii, 84 carte
ma
58 p.
In area 7: Pagine dispari bianche
(le carte sono stampate su una sola faccia ma la numerazione è per pagine)

4.5.1.6 E. L’estensione di una pubblicazione con più di una colonna per pagina e numerazione solo per colonne si indica in colonne. Se le colonne per pagina sono più di due lo si segnala in nota (par. 4.7.5.2 B).

1360 colonne

4.5.1.6 F. Se le pagine, carte o colonne sono numerate come parte di una sequenza più ampia (p.es. in un estratto o nei volumi di una pubblicazione in più unità con paginazione continua) si riportano i numeri della prima e dell’ultima pagina, carta o colonna, seguiti dal termine o abbreviazione appropriati.

Se la pubblicazione presenta anche una numerazione autonoma, però, si riporta quest’ultima, mentre quella che fa parte di una sequenza più ampia si può indicare in nota (par. 4.7.5.2 B).

105-119 p.
[43]-61 p.
(estratto in cui la prima pagina del testo non reca stampato il numero)
XV, 313-804 p.
23 p.
In area 7 (facolt.): Numerato anche p. [113]-135

4.5.1.6 G. Per le pubblicazioni bifronti si riporta la numerazione della parte citata per prima, seguita dall’altra nel normale ordine di lettura (ossia dall’esterno verso l’interno), separandole con un punto e virgola.

88; XI, 208 p.
(pubblicazione bifronte, in cui si trovano materialmente vicine la pagina 88 dove si conclude la parte descritta per prima e la pagina 208 dove si conclude quella descritta per seconda)
84; 84 p.

4.5.1.6 H. Due o tre sequenze con sistemi di numerazione diversi si riportano di seguito, accompagnandole con i termini appropriati.

XIV p., 2960 colonne
XII p., 32 p. doppie

4.5.1.6 I. Se la pubblicazione contiene più di tre sequenze di pagine, carte o colonne numerate, o se per la presenza di sequenze estese di pagine non numerate (par. 4.5.1.7 B) le indicazioni da registrare risulterebbero eccessive, si può, invece di riportarle tutte:

  1. se c’è una sequenza principale, riportare la sua numerazione accompagnata, tra parentesi quadre, dal totale delle sequenze precedenti e/o successive,
  2. XXIX, 684, [331] p.
    (la pubblicazione presenta le seguenti sequenze numerate: XXIX, 684, 140, 191 p.)
    XXIV, 431, [532] p.
    (la pubblicazione presenta le seguenti sequenze numerate: XXIV, 431, XXII, 241, 45, 39, VI, 43, 136 p.)
  3. oppure, sommare tutte le sequenze e registrare il totale tra parentesi quadre, seguito dall’espressione paginazione varia tra parentesi tonde,
  4. [987] p. (paginazione varia)
  5. oppure, riportare la designazione specifica del materiale con il numero delle unità, seguita dall’indicazione paginazione varia tra parentesi tonde.
  6. 1 volume (paginazione varia)

    Per le pubblicazioni antiche, tuttavia, si riportano possibilmente tutte le sequenze numerate. Per le pagine o carte non numerate vedi il par. 4.5.1.7 B.

    15, [1], 20, 27, [1], 28 p.

4.5.1.7. Numerazione errata, incompleta o assente

4.5.1.7 A. Se il numero dell’ultima pagina (o carta, colonna, etc.) di una sequenza è errato lo si fa seguire, tra parentesi quadre, da i.e. e dalla rettifica. Si può aggiungere una spiegazione in nota (par. 4.7.5.2 B).

Per le pubblicazioni antiche, quando l’errore dipende da salti, omissioni o ripetizioni nella numerazione, si possono riportare le sequenze come si presentano, invece del numero errato con la rettifica.

[20], 404 [i.e. 304] p. ixi [i.e. xii], 252 p.
CCXXI [i.e. 219], [1] carte
In area 7 (facolt.): Omesse nella numerazione le carte CCXVIII e CCXX
[16], 90 [i.e. 88] p.
In area 7 (facolt.): Ripetute nella numerazione le p. 60-61, omesse le p. 62-63 e 72-73
[32], 512 [i.e. 492] p.
In area 7 (facolt.): Omesse nella numerazione le p. 349-368
oppure, se si preferisce
[32], 348, 369-512 p.
[12], 120, [4], 121-156 p.
(preferibile, per una pubblicazione antica, a [12], 156 [i.e. 160] p.)

4.5.1.7 B. Sequenze non numerate di pagine o carte si registrano solo se costituiscono l’intera pubblicazione (vedi il punto successivo) o una sua parte consistente; per le carte di tavole vedi il par. 4.5.1.8. Le sequenze non numerate si registrano secondo il tipo di numerazione prevalente nella pubblicazione, in cifre arabe, tra parentesi quadre.

Per le pubblicazioni antiche o di particolare pregio la consistenza si indica interamente, comprese tutte le carte o pagine non numerate (iniziali, intercalate o finali), da racchiudere tra parentesi quadre. Si computano anche le carte interamente bianche che fanno parte dei fascicoli che compongono la pubblicazione (non gli eventuali fogli di guardia), se risultano con certezza, avvertendo in nota (par. 4.7.5.2 B).

346 p.
(il testo finisce alla pagina seguente, non numerata)
xvi, 114 p.
(il volume contiene anche un’altra sequenza preliminare di 8 pagine non numerate)
XXIII, [16] p.
XV, [1], 160 p.
(pubblicazione antica o di particolare pregio)
[8], 83, [1] p.
(pubblicazione antica o di particolare pregio; l’ultima pagina è bianca)
[8], 62, [2] p.
In area 7: Ultime due pagine bianche
(pubblicazione antica o di particolare pregio)
[4], 39, [1] carte
In area 7: Ultima carta bianca
(pubblicazione antica o di particolare pregio)

4.5.1.7 C. L’estensione di pubblicazioni a stampa prive di qualsiasi numerazione si indica, tra parentesi quadre:

  1. in pagine, per le pubblicazioni moderne stampate su entrambe le facciate, oppure
  2. in carte, per le pubblicazioni antiche e per quelle moderne con le carte stampate solo da una faccia.

Nel computo si escludono solo le carte completamente bianche (salvo quanto indicato per le pubblicazioni antiche al punto precedente). Come numero delle pagine si indica il numero delle carte moltiplicato per 2, senza detrarre singole pagine bianche (salvo l’eventuale ultima pagina); si include anche la copertina se è parte integrante e necessaria della pubblicazione (p.es. in libri cartonati per bambini o quando contiene l’inizio del testo).

Se il conteggio è laborioso si può indicare una cifra approssimativa (preceduta da circa) oppure limitarsi a registrare il numero delle unità (p.es. 1 volume). Si indica soltanto il numero delle unità anche se per qualsiasi motivo (p.es. perché l'esemplare a disposizione è imperfetto e non si dispone dei dati completi) non è possibile riportare i dati completi o sicuri della numerazione (cfr. il par. 7.3 A).

[34] p.
(pubblicazione moderna con il testo stampato per pagine)
[18] carte
(pubblicazione antica)
1 partitura ([3] p.)
[circa 200] carte
1 volume (senza paginazione)
1 volume
(pubblicazione di cui si ha a disposizione un esemplare mutilo e non si può accertare l’estensione all’origine)

4.5.1.7 D. Per le pubblicazioni non a stampa, se la numerazione è incompleta, complessa o assente:

  1. si riporta la numerazione presente, anche se non completa (p.es. se vi sono componenti o sequenze minori non numerate), oppure
  2. si registra il numero totale delle pagine (o immagini, fotogrammi, etc.), come indicato al par. 4.5.1.7 C ma senza racchiuderlo tra parentesi quadre, oppure
  3. l’estensione si omette e si registra soltanto il numero delle unità, come indicato al par. 4.5.1.7 C.
  4. 12 microfiche
    (si omette il numero dei fotogrammi, non numerati)

4.5.1.8. Tavole e altro materiale non compreso nella paginazione

4.5.1.8 A. Per tavola si intende una carta contenente materiale illustrativo (cfr. il par. 4.5.2.4) oppure tabelle, alberi genealogici, schemi, etc., con o senza testo, non compresa nella numerazione delle pagine o carte contenenti il testo o nella composizione del fascicolo e di solito stampata separatamente per essere inserita nel volume.

Per le pubblicazioni antiche, o quando si ritiene opportuno, si può indicare in nota che una o più carte comprese nella numerazione (o comunque nell’indicazione della consistenza complessiva in carte o pagine, par. 4.5.1.7 B) contengono illustrazioni fuori testo analoghe a tavole.

Le p. III-CXLIV contengono tavole
(la paginazione complessiva del volume è 320, CLXX p.)

4.5.1.8 B. Il numero delle tavole si indica dopo tutte le sequenze di pagine o carte, preceduto da una virgola, sia quando le tavole sono riunite insieme sia quando sono distribuite nella pubblicazione, in qualsiasi posizione. Se le carte o pagine di tavole sono numerate si riporta il numero che compare sull’ultima, come per la numerazione delle pagine o carte di testo, seguito dall’espressione abbreviata carte di tav. oppure p. di tav. Altrimenti si indica il numero totale, contato per carte (indipendentemente dal fatto che siano stampate su una sola faccia o su entrambe), tra parentesi quadre se maggiore di 1. Se il computo è laborioso (p.es. per tavole distribuite nel corso di uno o più volumi) il numero delle carte di tavole si può omettere.

Non si considera numerazione delle carte o pagine di tavole la numerazione relativa alle illustrazioni che vi figurano e che compare insieme al loro titolo o didascalia, anche se le due numerazioni corrisponderebbero l’una all’altra.

Si può segnalare se le tavole sono inserite in maniera particolare nella pubblicazione, ripiegate o rimontate. Tavole sciolte o fissate in maniera temporanea alla copertina si indicano come allegati (par. 4.5.4).

Per l’indicazione delle tavole nelle pubblicazioni in più unità vedi il par. 4.5.1.9 D.

liii, 258 p., 16 p. di tav.
XIX, 572 p., XXVIII p. di tav.
VI, 134 p., VIII, 184 p. di tav.
VIII, 319 p., 21 carte di tav.
6 p., [2] carte di tav. rimontate
128; 122 p., 1 carta di tav.
(pubblicazione bifronte)
252 p., 1 carta di tav. ripiegata
218 p., [8] carte di tav. di cui 7 ripiegate
[12], 478, [2] p., [20] carte di tav. di cui 1 ripiegata

4.5.1.8 C. Se le tavole sono di generi particolari si può sostituire l’espressione tav. o carte di tav. con designazioni appropriate al materiale. Se non vi sono altre illustrazioni si omette, in questo caso, l’indicazione ill. nell’elemento successivo (par. 4.5.2.4 A).

211 p., 1 facsimile
(la tavola, che riproduce una pagina di un manoscritto, è l’unica illustrazione del volume)
189 p., 1 ritratto
76 p., 1 pianta
478 p., [4] tav. genealogiche ripiegate
140 p., [16] trasparenti
1 cartella (21 carte, 1 trasparente)
10 p., XVIII carte geografiche
(atlante)
XII, 275, [1] p., 1 ritratto, 1 carta di tav.
(pubblicazione antica)
ma
47*, 1-856 p. (2-852 doppie), 1 carta di tav. ripiegata : carte geografiche color.
(sulle due facce del foglio sono stampate 4 cartine geografiche o topografiche)

4.5.1.9. Paginazione e tavole nelle pubblicazioni in più unità

4.5.1.9 A. Per le pubblicazioni in più unità, a stampa o appartenenti a uno stesso tipo di materiale, l’indicazione delle pagine (o carte, colonne, etc.), se la numerazione è continua, si aggiunge tra parentesi tonde, possibilmente, dopo la designazione del materiale. Se la prima unità comprende una sequenza preliminare con numerazione propria la si riporta al principio. Quando si ritiene opportuno (p.es. per le pubblicazioni antiche) si può specificare in nota la paginazione delle singole unità, se non descritte individualmente (cap. 5).

2 volumi (XLIV, 1551 p.)
2 volumi (XXX, 811, XXXVI p.)
4 volumi (LXXI, 1624 p.)
19 volumi (XXII, 16129 p.)
3 volumi (1874, 988 p.)
(la paginazione è continua per i primi due volumi, autonoma nel terzo)
1 partitura in 2 volumi (XLIX, 1197 p.)

4.5.1.9 B. Se vi sono sequenze preliminari in più unità, che non si limitano a riprodurre quella della prima:

  1. le diverse sequenze possono essere riportate di seguito, prima della paginazione complessiva, oppure
  2. si può indicare tra parentesi quadre la somma di tutte le sequenze preliminari, compresa quella della prima unità.

Se si preferisce la numerazione si può riportare solo nella descrizione delle singole unità (par. 5.2.5).

3 volumi (XV, XVII, XVI, 4044 p.)
(le tre sequenze con numerazione romana si trovano al principio dei tre volumi)
oppure
3 volumi ([48], 4044 p.)

4.5.1.9 C. Se la numerazione non è continua tra le unità, le indicazioni relative a ciascuna possono essere riportate di seguito, separate da un punto e virgola (non preceduto da spazio). Altrimenti possono essere riportate nella descrizione delle singole unità (par. 5.2.5). Si indica allo stesso modo la numerazione di pubblicazioni antiche costituite da più parti (par. 4.5.1.2 D).

2 volumi (166; 155 p.)
2 volumi (ix, 159; vi, 155 p.)
5 volumi (X, 538; 455; 526; VIII, 500; VI, 356 p.)
8 volumi (180; 136; 198; 136; 198; 262; 274; 676 p.)
2 volumi (163, [5]; 289, [3] carte)
4 volumi (XLV p., 1130; 1360; 1166; 1410 colonne)
2 parti (192; 143, [1] p.)
(pubblicazione antica)
4 parti (23, [1] p. ciascuna)
(pubblicazione musicale)

4.5.1.9 D. Il numero delle tavole si può riportare dopo la paginazione complessiva (o quella di ciascuna unità) oppure nella descrizione delle singole unità (par. 5.2.5). Quando non è indicata la paginazione si può riportare solo il numero delle tavole, tra parentesi tonde, preceduto dall’espressione con.

2 volumi (512 p., [15] carte di tav.; 570 p., [20] carte di tav.)
4 volumi (con [16] carte di tav.)

4.5.1.10. Durata di esecuzione

4.5.1.10 A. Per le pubblicazioni nelle quali è predeterminata la durata di esecuzione (p.es. l’ascolto di un’audioregistrazione) la si riporta, tra parentesi tonde, utilizzando i dati dichiarati nella pubblicazione stessa. I numeri si registrano sempre in cifre arabe e si usano i simboli standard per le ore, i minuti e i secondi (h, min e s, non seguiti dal punto e separati solo da uno spazio).

La durata delle singole componenti (o di alcune di esse) può essere indicata in nota (par. 4.7.1.8 A e 4.7.5.2 C).

Per le pubblicazioni musicali a stampa la durata di esecuzione, se indicata, si può riportare in nota (4.7.5.2 C).

1 compact disc (73 min 30 s)
1 DVD-Audio (23 h)
1 videocassetta (VHS) (circa 111 min)
(nella pubblicazione la durata è indicata come 111 minuti ca.)
1 DVD-Video (circa 159 min)
(film accompagnato da contenuti speciali; la durata del film si può specificare in nota)

4.5.1.10 B. Per le pubblicazioni in più unità si riporta la durata complessiva, se dichiarata. Altrimenti le indicazioni relative a ciascuna unità possono essere riportate di seguito, separandole con un punto e virgola (non preceduto da spazio), o nella descrizione delle singole unità (par. 5.2.5).

3 compact disc (3 h 56 min 40 s)
(nella pubblicazione è indicata anche la durata di ciascun disco, che si può riportare nella descrizione delle singole unità: 78 min 1 s, 79 min 6 s, 79 min 33 s)
2 audiocassette (circa 2 h 47 min)
(nella pubblicazione è indicata solo la durata complessiva: approximate duration 2 hours 47 minutes)
3 compact disc (58 min 39 s; 58 min 1 s; 49 min 12 s)

4.5.1.10 C. Se la durata non è dichiarata la si può indicare, di norma in minuti, anche in termini approssimativi (preceduta da circa), senza parentesi quadre, o la si può omettere. Se è dichiarata solo la durata dei brani contenuti in una stessa unità la si può registrare nell’ambito della nota di contenuto (par. 4.7.1.8 A), senza dare alcuna indicazione nell’area 5.

1 compact disc (circa 75 min)
(somma, indicata in minuti, della durata dei singoli brani, mancando l’indicazione della durata complessiva)
1 DVD-Video (29 min 23 s)
(durata non dichiarata ma rilevata dall’apparecchiatura di lettura)
2 audiocassette
(nella pubblicazione non sono indicate né la durata complessiva né quelle dei singoli brani)

4.5.1.11. Estensione di pubblicazioni elettroniche

Per una pubblicazione elettronica si può indicare l’estensione (o dimensione) in byte o suoi multipli. Si riporta possibilmente il numero dichiarato, seguito dal simbolo standard appropriato. Quando si ritiene opportuno si possono riportare, in aggiunta o in alternativa, altre indicazioni di estensione (p.es. il numero di file o registrazioni).

1 testo elettronico (PDF) (VI, 235 p.; 1,56 MB)
1 immagine (BMP) (1,93 MB; 900 x 752 pixel)
1 carta (JPEG) (13 MB; 6516 x 9072 pixel)

4.5.1.12. Pubblicazioni costituite da materiali diversi

Pubblicazioni costituite da più unità di tipo diverso, di pari importanza o comunque da considerare sullo stesso piano (cfr. il par. 4.5.0.5 B), si descrivono elencandone le componenti tramite più designazioni unite al relativo numero di unità. Le componenti si elencano nell’ordine in cui sono presentate nella pubblicazione stessa, separandole con una virgola. Se la pubblicazione non le presenta in un determinato ordine si elencano secondo la loro importanza o, in caso di dubbio, secondo l’ordine alfabetico delle rispettive designazioni.

Ciascuna designazione specifica del materiale può essere seguita, tra parentesi tonde, da ulteriori precisazioni e dalla relativa estensione (par. 4.5.1.5), che si omettono se le unità sono descritte anche individualmente (cap. 5). Eventuali altre informazioni, se le unità non sono descritte individualmente, si possono aggiungere in nota (par. 4.7.5.3).

1 volume (47 p.), 1 cartella (180 carte)
(si riporta la designazione specifica del materiale, in questo caso, anche per il volume a stampa)
1 volume, 1 videocassetta
(le altre informazioni sulle due unità sono riportate nelle relative descrizioni)
oppure, se le unità non sono descritte individualmente
1 volume (255 p.), 1 videocassetta (VHS) (60 min)
In area 7: Videocassetta: b/n con sequenze color., sonoro
3 DVD-Video, 1 CD-ROM
ma
21 cofanetti (21 DVD-Video, 11 compact disc, 11 CD-ROM, 21 volumi)
(unità di un corso di lingue, così designate nella pubblicazione stessa, ciascuna delle quali include materiali di tipo diverso; le precisazioni sul contenuto dei cofanetti possono essere fornite in una nota, invece che nell’area, o, se le unità sono descritte individualmente, nelle relative descrizioni)