Guida antico/Appendici/Appendice C

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Appendice B – Formato
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Appendice C – Segnature

Formula collazione

La formula di collazione consiste nell’indicazione abbreviata di tutti i fascicoli, le carte singole e quelle eliminate o aggiunte, come si presentano nella copia ideale. Essa ha il doppio scopo di mostrare come il libro era fisicamente costituito (o avrebbe idealmente dovuto essere) e di offrire un sistema di citazione delle sue parti.

Le segnature possono essere costituite da sequenze alfabetiche (generalmente 23 lettere dell’alfabeto latino), numeriche o da altri segni. L’indicazione A-Z perciò fa riferimento a 23 fascicoli segnati in ordine alfabetico da A a Z, con l’esclusione di I o J, U o V, e W; in presenza di I e J, U e V (o W) si interrompe la sequenza: A-V W Y-Z.

Vanno distinte le lettere maiuscole dalle minuscole, ma non i caratteri tondi dai corsivi o gotici.

I segni non alfabetici (p.es. * § ¶ & †) usati come segnature sono riprodotti, quando possibile; i segni non riproducibili vengono citati con il termine corrispondente tra parentesi quadre (p.es. [fiore], [mano], [con], [rum]).


Numeri in esponente

Il numero in esponente rappresenta il totale delle carte coerenti in un fascicolo piegato regolarmente; il numero pertanto è sempre pari. L’esponente ha valore soltanto per la sequenza cui è apposto e deve essere ripetuto dopo ogni interruzione nella serie alfabetica o alla conclusione di tale serie. Ogni elemento che non fa parte di una sequenza più grande ha il proprio esponente. Quando si congiungono due o più serie alfabetiche usando la forma abbreviata della formula, l’esponente rimane valido per ogni elemento compreso fra le lettere estreme della sequenza unite da una lineetta.

Per esemplificare l’indicazione della segnatura di un libro supponiamo di avere un’edizione in quarto che comincia con un mezzo foglio piegato come un bifolio e segnato A, che continui con fascicoli regolari di un foglio intero segnati da B a Kk compreso, che finisca con un bifolio segnato Ll. La formula di collazione è:

A2 B-2K4 2L2


Citazione di singole parti del libro

Il sistema di citazione è basato sull’indicazione delle segnature. Fascicoli interi vengono citati come B4, L2, etc. mentre per una carta singola all’interno di un fascicolo un numero seguirà la lettera: le quattro carte del fascicolo B4 sono citate rispettivamente come B1, B2, B3, B4 (per le segnature numeriche il numero che segue l’indicazione del fascicolo si scriverà in basso: 21, 22. Coppie di carte coerenti si indicano B1.4, B2.3, 21.4, etc.). Singole pagine si indicano B1r, B2v, etc., dove r e v indicano rispettivamente il recto e il verso.


Segnature multiple e ripetute

Segnature doppie o multiple, Aa-Zz, AA-ZZ, AAA-ZZZ, etc., sono trascritte come 2A-2Z, 3A-3Z, etc.; se due o più alfabeti si seguono l’un l’altro in regolare sequenza, p.es. A-Z Aa-Zz, l’indicazione diviene A-2Z. Nelle segnature miste (Aa-Zz, aA-zZ) la distinzione maiuscola o minuscola è determinata dalla prima lettera (2A-2Z, 2a-2z).

Simboli non alfabetici in serie (raddoppiati, triplicati, etc.), *8, **8, ***8, sono trascritti come *-3*8.

Se una serie di segnature è ripetuta senza l’abituale raddoppio delle lettere o dei simboli, ad ogni ulteriore serie viene aggiunto un esponente a precedere le lettere o i simboli e una virgola separa le serie fra loro:

A-2Z4, 2A-M4, 3A-X4
A-H4 I-M8 N-R4, 2A-K4 L-S8 T-X4, 3A-M4


Segnature dedotte

Assai comuni sono i libri nei quali è segnata la maggior parte dei fascicoli, ma non tutti. Le segnature mancanti che possano essere dedotte vengono aggiunte in parentesi quadre:

[A]4 B-C4 [D]4 E-G4 [H]2


Assenza di segnatura

In assenza di segnatura i fascicoli vengono indicati con numeri arabi e la formula di collazione si racchiude in parentesi quadre:

[12 2-810 98]


Simboli π e χ

Carte o fascicoli non segnati per i quali non si può attribuire una segnatura dedotta vengono indicati usando il simbolo π per quelli che precedono la prima serie alfabetica (o numerica) principale e χ per quelli aggiunti all’interno o alla fine delle serie principali. Quindi si scrive:

π2 A-D4    non    π2 B-D4 (in questo caso la trascrizione corretta è: [A]2 B-D4)
π2 A-F4; π2 A-R4; [A]2 B-M4
A-C4 χ2 D-F4

I simboli sono moltiplicati per indicare ulteriori carte o fascicoli senza segnatura:

π2 2π1 A-G8 χ8 H-K8 2χ1 L8
Commento redazionale: χ8 e 2χ1 sono inseriti tra i fascicoli

Quando le inserzioni sono fatte all’interno dei fascicoli, la loro posizione e natura è indicata fra parentesi:

A-C4 D4 (D3+χ1)    non    A-D4 (D3+χ1)
A-C4 D4 (D3+χ1) E-G4 H4 (H1+χ1,2) I-M4 N4 (N3+χ1.2)
Commento redazionale: La prima interpolazione, che si trova dopo la terza carta di D4, è di una carta singola; la seconda è di due carte singole; la terza è di un bifolio

Le citazioni di carte interpolate si fanno nel modo seguente: D(χ1), N(χ2v), etc.

Quando una segnatura duplica un’altra π o χ vanno preposti come esponente: π per i fascicoli preliminari e χ per i fascicoli interni alle serie principali:

πA4 A-K4
π2 πA-B4, A-K4
A-D4 χD4 E-P4
A-C4 χD4 D-P4
Commento redazionale: In questo caso è raddoppiata la prima segnatura e non la seconda
A-C4 χC4 D-Z4 a-f4


Eliminazione e sostituzione

Carte che siano state intenzionalmente eliminate dai fascicoli vanno indicate tra parentesi preponendo alla loro segnatura il segno meno[1]:

A-C4 D4(-D3) E-F4 G4(-G1.4)
Commento redazionale: Eliminazione di una carta singola e di un bifolio

Carte eliminate dal fascicolo e poi sostituite vanno indicate tra parentesi, preponendo alla loro segnatura il segno simultaneo del più e del meno (±)[2]:

A-D4 E4(±E3) F-H4 I4(± I1,2) K4(± K2.3) L-M4 N4(±N4) O-Z4
Commento redazionale: Si ha l’eliminazione e la sostituzione di una carta singola, di due carte singole, di un bifolio, di un intero fascicolo

È da notare che, in tutti i casi nei quali vengono usate le parentesi tonde, la segnatura alla quale si riferisce l’indicazione in parentesi è separata dalla serie:

A-F4 G4(-G3) H-Z4    non    A-G4 (-G3) H-Z4


Errori nelle segnature

Evidenti errori (come una serie ABCEEF) vanno corretti nella indicazione delle segnature, segnalando l’errore con una apposita nota in parentesi tonde[3]:

A-F4 (F4 bianca, D4 erroneamente segnato E4)


Interpunzione

Non si usa alcuna interpunzione per dividere le serie non alfabetiche dalle serie principali, la serie maiuscola dalla minuscola e le serie multiple non consecutive.

Si utilizza la virgola per separare le serie maggiori, precedute dal numero in esponente, e per dividere la serie duplicata iniziale, preceduta dal π in esponente, dalla serie principale.

Si utilizza il punto e virgola per separare le segnature delle risorse in parti, nel caso non si preferisca trattarle con una catalogazione a più livelli.





La presente normativa si basa essenzialmente su Philip Gaskell, A new introduction to bibliography, Oxford, Clarendon Press, 1972, p. 328-332.

Gli esempi danno indicazioni per la maggioranza dei casi; problemi più complessi possono essere risolti con un’applicazione estensiva del metodo. Cfr. Fredson Bowers, Principles of Bibliographical Description, Princeton, Princeton University Press, 1949, capitoli 5-6 e Appendix I. A Digest of the Formulary, p. 457-462 e la traduzione italiana di Conor Fahy, Compendio del formulario, “La Bibliofilia”, 94 (1992), n.1, p. 103-110.

Note

  1. La mancanza di una o più carte in una copia il più delle volte è una caratteristica di quella copia e va riportata nella descrizione dell’esemplare.
  2. In presenza di casi particolarmente complessi si può tralasciare la segnalazione delle carte sostituite nella formula collazionale, limitandosi ad una nota generica del tipo: Numerose carte sostituite.
  3. In presenza di errori di segnatura relativi a singole carte se ne può tralasciare la segnalazione nella formula collazionale, a meno che non la si ritenga necessaria per chiarire la composizione dei fascicoli, p.es.: A-E4 F6 (F5 segnata G)    non    A-F4 G2.